Shiatsu News 68 - aprile 2022

68 Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori Shiatsu news - Numero 68 - Aprile 2022 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale 70% - LOM/MI-4558 TRA CERTEZZE E INCERTEZZE LA TIGRE D’ACQUA QUANTUM SHIATSU XXXI CONVEGNO NAZIONALE FISIEO LO SHIATSU COME CURA FISICA QUANTISTICA E MERIDIANI MACROBIOTICA E SHIATSU I KOAN DELLE POESIE SCATTI D’AUTORE RICETTE PER LA PRIMAVERA DALLA SEGRETERIA RICORDANDO ATTILIO SOMENZI

Direttore Responsabile e di redazione: Fabrizio Bonanomi Redazione: Monica Borio Fabrizio Diem Matteo Olivari Segreteria: Fabrizio Diem Hanno contribuito: Renato Zaffina Sabina Mannucci Elisabetta Anselmi Fabio Zagato Maurizio Parini Maria Silvia Parolin Andreana Spinola Nadia Simonato Elisabetta Rigoni Velleda Coazzoli Graziano Fontana Elisabetta Balasini Marie Rascoussier Gabriella Poli Direttivo Comitato Scientifico Tecnico Monica Borio Marco Viretti Nicola Barsotti La redazione ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita di questo numero. redazione@shiatsunews.com www.shiatsunews.com Segreteria di redazione: segreteria@shiatsunews.com Pubblicità: inserzioni@shiatsunews.com Abbonamenti: abbonamenti@shiatsunews.com Edito dalla Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori P.zza San Cosimato, 30 - 00153 Roma tel. 06 44258487 - fax +39 178 2203735 - www.fisieo.it Progetto grafico e Impaginazione: La Redazione In copertina: Fiori primaverili Foto di PublicDomainPictures da Pixabay: pagina 35, 36, 46, 50, 51, 56, 57, 58 e 59 Immagini di copertina, pagina 23, 24, 25, 38, 48: www.freedesignfile.com Stampa: Rotolito Lombarda S.p.a. Via Sondrio, 3 20096 Seggiano di Pioltello (MI) Italy Aut. Trib. di Milano n. 113 del 24.02.2003 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale 70% - LOM/MI-4558 Shiatsu news - n. 68 - Aprile 2022 - Edizione web - www.shiatsunews.com Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori pag. 2 Tra certezze e incertezze, Renato Zaffina pag. 6 Ricordando Attilio Somenzi pag. 16 L’anno della Tigre d’Acqua, Marie Rascoussier pag. 20 Quantum Shiatsu, Gabriella Poli pag. 26 XXXI Convegno Nazionale FISieo, CTS e Direttivo pag. 34 Lo shiatsu come cura, Enrico Cazzaniga pag. 36 Shiatsu e assistenza geriatrica, Alba Manara pag. 38 Fisica quantistica e Meridiani, Marco Viretti pag. 42 Volontariato Normale, Giobbe Covatta pag. 44 Ventennale SIPNEI, Nicola Barsotti pag. 46 Macrobiotica e Shiatsu, Germana Fruttarolo pag. 48 Macrobiotica e dietetica cinese, Alessandra Borrelli pag. 50 Ribes nero, Flavio Cattaneo pag. 52 I nuovi Koan caso 25, Engaku Taino pag. 55 Scatti d’autore Primavera, Alessandro Rovelli pag. 56 Cotture per la primavera, Lena Tritto pag. 58 Bilancio terzo settore, Mirko Zilli pag. 60 Letture, la redazione pag. 62 Dalla Segreteria, Teresa Nigro N. 68 - APRILE 2022 Alessandra Borrelli Flavio Cattaneo Engaku Taino Alessandro Rovelli Lena Tritto Enrico Cazzaniga Alba Manara Savina Bonnin Renzo Chiampo Mirko Zilli Antoine Di Novi Fabrizio Diem Germana Fruttarolo Teresa Nigro

DAL PRES I DENTE 2 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 Carissime socie, arissimi soci, inizio con il ricordo di Attilio Somenzi. Avrete appreso nei mesi scorsi della sua scomparsa e abbiamo ricordato già la sua importante figura. È stato fondatore della FIS (Federazione Italiana Shiatsu) e poi della FISieo, in cui ha ricoperto importanti incarichi lasciandoci una eredità culturale da custodire e tenere sempre viva. Voglio iniziare questo mio contributo al giornale, ricordandolo ancora, ricordando la sua serenità, la sua gentilezza e il suo coraggio con cui ha sempre espresso le sue opinioni. Lo Shiatsu e la FISieo hanno perso un professionista ed un uomo di grande cultura. Esprimiamo ai familiari la nostra vicinanza per la grave perdita e avremo modo di ricordare Attilio Somenzi ed onorarlo come merita anche in questa edizione di Shiatsu News e nel prossimo Convegno di giugno. Molto di ciò che abbiamo proposto come Federazione in questi anni lo dobbiamo anche a lui e anche in questo difficile periodo ci è stato accanto aiutandoci a governare le certezze e le incertezze che hanno accompagnato le attività della nostra Federazione. Le incertezze potete immaginarle, le abbiamo vissute tutti, giornalmente nella nostra vita, ma sempre accompagnati da una certezza che era la necessità di gestire queste fasi con il rispetto di tutti. La Federazione lo ha fatto con l’aiuto di tutte e tutti voi, ascoltando e guidando in una direzione di unità, nonostante le ovvie diversità di pensiero, diversità che costituiscono la forza di una comunità. Le difficoltà che tutti noi abbiamo vissuto ci hanno spinto a riflessioni e ad atti su come la Federazione potesse incidere anche sulla politica riguardo il concetto di salute e la tutela della professione. Possiamo dire che la FISieo non è stata alla porta ad aspettare che qualcuno la facesse entrare, ma è diventata parte attiva di un processo di cambiamento, lento sicuramente ma dove non si è solo osservatori ma soprattutto protagonisti. La FISieo ha proposto e continua a proporre la ricerca e la visione sistemica della salute attraverso le pratiche salutogeniche e fondamentali sono le collaborazioni con Sipnei, Slow Medicine e Laboratorio Paracelso, e grazie alle loro pubblicazioni, LO SHIATSU TRA CERTEZZE E INCERTEZZE

DAL PRES I DENTE 3 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 che vi invito a leggere sui loro siti, siamo stati aiutati e stimolati a riflessioni utili per noi professionisti per sostenere una visione ecologica e salutogenica attraverso la pratica dello shiatsu. Come Federazione abbiamo da tempo integrato il concetto di salutogenesi nel nostro vocabolario e lo abbiamo riconosciuto non più soltanto in senso teorico ma come obiettivo da promuovere attraverso la nostra professione anche attivando un processo attorno alla definizione della Scienza dello Shiatsu, cioè in cosa si caratterizza lo shiatsu come scienza, che evidentemente non è solo quella medica. Da anni con lo shiatsu promuoviamo la salute provando a contribuire e a promuovere un nuovo modo di elaborare operazioni, costruire modelli, inventare azioni salutogeniche. Per fare una buona prevenzione e promozione della Salute occorre una visione olistica e sistemica della stessa e dell’uomo, e la Scienza dello shiatsu sostiene queste qualità e le sue solide teorie di riferimento aiutano. Abbiamo sempre più attivato una collaborazione tra scienze e discipline a volte molto diverse tra di loro, sottolineando come la promozione del benessere è multidisciplinare e richiede che operatori diversi facciano riferimento a fonti e modelli diversi. Le situazioni che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo, hanno messo in evidenza le difficoltà ad adattarci a ciò che accade e fanno ancora di più capire come lo Shiatsu possa essere d’aiuto in queste situazioni di disagio per sviluppare le nostre capacità di resistenza attraverso una pratica salutogenica, sottolineando quindi l’utilità della nostra professione per sostenere questi processi evidenziando come lo shiatsu possa essere un elemento rilevante in queste fasi di trasformazione. Abbiamo anche avviato riflessioni su come lo shiatsu si è adattato alle domande e ai bisogni conseguenti alla pandemia predisponendo risposte adeguate e una capacità di intervento qualificata. Insistiamo sul concetto di salutogenesi , e quindi sulla rigenerazione delle energie salutari, perché è una pratica che può rappresentare un aiuto, una cura, ma non in senso medico, piuttosto “sia in senso rigenerativo delle risposte autonome dell’organismo e della persona nel suo insieme, sia in senso promozionale delle capacità, risorse che il soggetto, le sue reti, il suo ambiente possono sviluppare e mettere in gioco.” In questo senso essa rappresenta una pratica che ha un suo spazio, una sua autonomia che può essere presa in considerazione - senza confusione e senza sovrapposizione - anche dai rappresentati delle professioni sanitarie, ed ecco la Scienza dello shiatsu, nella sua autonomia ma anche interdipendenza, perché nessuna scienza è autosufficiente. La Federazione ha utilizzato i suoi organismi tra cui CST e Shiatsu News, per sostenere le sue competenze, le sue professionalità, dando conto in modo pubblico del suo saper fare e saper essere intrepretando la nostra tradizione in un nuovo cammino capace di rispettare le origini, ma anche rinnovare i suoi linguaggi e i suoi saperi. Possiamo dire che uno sviluppo dei processi di professionalizzazione ha assunto segni caratteristici in questa fase, con la proposta di percorsi formativi e della formazione continua fatti con serietà, adeguatezza e continuità. Abbiamo dimostrato saperci sintonizzare col quadro politico culturale proponendo attraverso il CoLAP, assieme alle altre associazioni di shiatsu iscritte al MISE (APOS e COS) l’inserimento della figure di Operatore e Insegnante shiatsu nel Portale della Pubblica Amministrazione e partecipando ad un tavolo di lavoro per un aggiornamento del codice ATECO, per rendere la professione più identitaria. Continuiamo ancora a lavorare con altre associazioni europee e con istituti di ricerca e di sviluppo qualificati, promuovendo esperienze collaborative col mondo delle professioni sanitarie. Ci siamo pertanto mossi prendendo in considerazione la necessità di costruire ponti con i nostri interlocutori, che siano soci o esterni, ascoltando e interpretando le domande che ci sono arrivate e ci arrivano, proponendo il nostro mondo in maniera comprensibile, evidenziando il nostro percorso orientato alla qualità del lavoro e alla capacità di rispondere alle richieste dei nostri riceventi o studenti.

Tutto questo, anche grazie alle attività avviate dal CST “verso una scienza dello shiatsu”, sottolineando la validità e l’efficacia delle nostre tecniche e la specificità e coerenza dei nostri punti di riferimento con la capacità di collocarsi in un “continuum di salute”, che sia adeguato e riconoscibile rispetto ad altre professioni o discipline con una capacità di tradurre le nostre specificità in termini culturalmente comprensibili ai nostri interlocutori. In definitiva, la fase che si sta aprendo richiede di lavorare sulle nostre risorse, con fiducia e aumentando gli scambi relazionali e culturali. È una opportunità che il mondo shiatsu può cogliere diventando agente di cambiamento e aprendo nuove strade al suo operare. Avremo modo di approfondire questi argomenti nel Convegno che si svolgerà in presenza a giugno a Montesilvano. Vi aspettiamo numerosi. A presto Renato Zaffina DAL PRES I DENTE 4 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022

5 HA I KU E POES I E Sab i na Mannucc i POESIA T I HO V I S TO IN A LTR I AMOR I F I OR IRE . L A TUA PR IMAVER A . SPOGL I A DEL SOGNO , GL I OS SUT I R AMI MOS TR AVANO NOD I , AMPUTA Z I ONI , S TORTURE , INCOMP IUT E Z ZE . CROC I F I S S A NEL C I ELO , UNA S AGOMA ES ANGUE DEL L A FERT I L E L INFA , S I S TAGL I AVA . L’A L L EGRO FRUSC I ARE DEL L E FOGL I E UN ’ ECO NEL L ACER ANT E C I GOL I O DE I R AMI . TU , INEBR I ATO DA L CANTO DEL L E S IRENE NON MI UD I V I . L A TUA PR IMAVER A , I L MI O INVERNO. Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022

ad Attilio Fra Terra e Cielo al par d’acquerello la tua fattezza sfuma. Nei silenzi l’eco del tuo chiaror nel dire! Sicché di te, fra noi, l’elisir permane. Gratitudine è l’adagio. I N R I CORDO D I ATT I L I O 6 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 Fabrizio Bonanomi

Carissime socie e carissimi soci, comunicarvi la notizia della scomparsa di Attilio Somenzi è stato un duro colpo. Come sapete è stato il Fondatore della Fis - federazione italiana shiatsu- e poi della Fisieo in cui ha ricoperto importanti incarichi e che potrei dire, parlando ancora al presente, che ricopre. Attilio si è spento serenamente così come con serenità e con garbo ha sempre espresso le sue opinioni: lo shiatsu e la Fisieo perdono il professionista e l’uomo di grande cultura che era. Ai suoi familiari abbiamo inteso esprimere non solo le nostre condoglianze per la grave perdita ma l’impegno a commemorarlo ed onorarlo come merita per gli infiniti spunti di riflessione offerti, che hanno contribuito alla crescita dello shiatsu e della federazione. Da rappresentante della Fisieo volevo riservare a questo aspetto la giusta importanza. Di come Attilio abbia messo la sua ricerca sullo shiatsu al servizio di una comunità: la Fis prima e la Fisieo dopo. Parafrasando Carofiglio, nel suo libro Della gentilezza e del coraggio, una ricerca che partiva dalla capacità di porsi buone domande, usando il dubbio come motore. Accettando la responsabilità di essere umano e cercando di costruire una nuova pratica della convivenza civile. Tutti siamo chiamati a costruire un mondo nuovo, quello che Pistoletto traccia in un segno e chiama Terzo Paradiso - oggetto del nostro Convegno 2018, fortemente voluto e promosso dallo stesso Attilio. Perché lo shiatsu è assunzione consapevole di responsabilità verso se stessi e verso l’altro e citando Somenzi: “Lo shiatsu favorisce dunque la trasformazione della propria vita e, ricontattando i valori individuali di collaborazione, relazione, solidarietà, sostegno, rispetto e contatto può influire sulla trasformazione di sé e della società.” La fortuna di aver conosciuto un uomo altruista, che anteponeva il noi all’io. Un uomo che, con coraggio e gentilezza, ha esercitato la virtù della sua intelligenza, che ne ha fatto un grande insegnante. Questo mio intervento non vuole e non può sintetizzare la sua vita ed il suo percorso professionale così come non riesce a racchiudere l’immensa stima e riconoscenza che nutro nei suoi confronti. Una riconoscenza che condivido con chi lo ha conosciuto e con i suoi allievi che non hanno mancato di esprimersi anche nei commenti delle nostre pagine social. Commenti che ammetto di leggere e rileggere e che mi riempiono il cuore di gratitudine. I N R I CORDO D I ATT I L I O 7 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 Gentilezza e coraggio Il ricordo di Renato Zaffina, Presidente Fisieo di Laura Elisa Rosato La puntata di gennaio di Update Fisieo è dedicata alla scomparsa di Attilio Somenzi. Ricordarlo ci permette di viaggiare nel tempo. Indietro, al 1989, anno di fondazione della realtà oggi conosciuta come FISIEO. Avanti, continuando ad aver cura dei semi che ci ha consegnato e che continueranno a contribuire alla crescita dello Shiatsu e della Federazione. Un viaggio di gratitudine con Renato Zaffina, Elisabetta Anselmi, Fabio Zagato, Maurizio Parini. Immagini di Fabrizio Diem

I N R I CORDO D I ATT I L I O Ricordando Attilio 8 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 Bello ed intenso il saluto ad Attilio. Mancherà a tante persone, alla sua bella famiglia, ai colleghi, agli allievi,agli amici, conoscenti. Ovviamente a me che ho condiviso con lui un pezzo di vita così lungo e importante. Si parlava di tutto: dalla macrobiotica al salame mantovano, dallo shiatsu alla politica, dal gossip alle automobili. Il tempo insieme non era mai abbastanza: tenevamo sempre qualche appuntamento per noi in agenda e non mancava mai una capatina in trattoria. Se avevo bisogno di un consiglio per la commissione esami o altro aveva sempre pronta una risposta sintetica ed esaustiva. Non solo sull’argomento in sé ma su come ci si deve comportare, che cosa era importante e cosa lasciare andare. Per quel che potevo anche lui poteva contare su di me. Una grande stima reciproca, la sua costituzione metallo gli donava la capacità di penetrare nelle situazioni e nelle persone, scovandone potenzialità nascoste. Uno scopritore di tesori oltre che un maestro. Amante della buona tavola, ricordava a memoria tutte le trattorie fra noi e le sedi d’esame che ci attendevano, di alcune ricordava persino il menu! Il 30 dicembre [2021], giorno della sua scomparsa, è anche quello in cui è mancato mio marito [2019]. Un libro che ho comprato a Pomaia, (Toscana), alla data del 30 dicembre riporta un passo de Il Bardo Thodol. - Il Libro Tibetano dei Morti : In questa fessura tra i due mondi, quello dei vivi e quello dei morti, tra la morte e la rinascita, dimora la possibilità di ottenere la suprema realizzazione. Secondo questo testo, proprio nel momento immediatamente successivo alla morte, l’individuo accede ai livelli più sottili della coscienza e la mente è in grado di conseguire la liberazione. È questo il mio più profondo auspicio per Attilio. Love&Prayers Un lungo tratto di vita insieme Il ricordo di Elisabetta Anselmi

I N R I CORDO D I ATT I L I O 9 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 Attilio è andato avanti, come si dice a volte in questi casi, non è più con noi. Lo conobbi ormai tantissimi anni fa, parliamo del 1977. A quei tempi praticavo già shiatsu da qualche anno con il Maestro Yuji Yahiro. Nella mia pratica da omeopata, organizzavo dei workshop a Padova, presso Villa Samara, in uno di questi mi fu presentato Attilio come insegnante di yoga. Dopo seppi che aveva un suo centro a Padova. Una persona peculiare, taciturna, scattante, rossa di capelli. Lui seguii questo workshop di tre giorni e poi non lo rividi per molto tempo. Ci riavvicinammo fra la fine degli anni 70 e l’inizio degli ‘80, nel frattempo lui aveva studiato con Yahiro e successivamente con Zancan. Questo decennio, alla fine del quale finalmente la FIS fu fondata, era stato testimone di una lunga serie di tentativi andati a monte, e l’intuizione e la caparbietà di Somenzi contribuirono non poco a dare il via. C’era stato e continuò ad esserci un grande lavoro di coordinamento e di collegamento con esponenti del professionismo Shiatsu provenienti da tutta Italia. Una collaborazione che si è protratta per anni. Insieme fondammo anche la F.N.S.S. (Federazione Nazionale Scuole di Shiatsu) di cui sono stato Presidente fino al 2011, anno in cui la FNSS e la FIS si sono fuse dando vita alla FISIEO. Il contributo culturale di Attilio non ha mai cessato di essere determinante, specialmente nella preparazione dei convegni. Se faccio il calcolo, sono quattro i decenni del nostro rapporto, Attilio manca. Lo Shiatsu in Italia sente la mancanza di chi, come lui, ha contribuito a scriverne la storia. Sono grato di questo percorso. Un pezzo di storia dello Shiatsu Il ricordo di Fabio Zagato

I N R I CORDO D I ATT I L I O 10 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 Oggi siamo qua per ricordare una persona che ha contribuito in maniera corposa, concreta, sostanziosa non solo alla diffusione della nostra federazione ma proprio alla diffusione alla qualità dello shiatsu in Italia. Stiamo parlando di Attilio Somenzi. Ho conosciuto Attilio alla fine degli anni ‘80: era un periodo molto bello, di fermento. Lo shiatsu era presente da poco in Italia, stava crescendo e per crescere aveva bisogno di coesione. La coesione derivata dagli incontri di scambio e di pratica promossi da Attilio, tra operatori di diverse città e background. Andando a Padova con altri colleghi lo conobbi. Era la tipica incarnazione di ciò che differenzia l’apparire dall’esserci. Fisicamente una persona minuta, non si notava tanto, a vederlo camminare l’avresti detta una persona comune. Con il suo tono di voce fermo e pacato arrivava: la sua opinione era pesante. Conoscendolo intuii subito che avevo di fronte una bella persona, di peso, dotato di un sottile ma potente carisma. Questa è l’immagine che ho di lui, una persona che sapeva far accadere le cose senza apparire a tutti i costi. I suoi interventi sempre misurati, giustificati e coerenti. Sapeva leggere le persone e in più di un’occasione mi ha saputo indicare la persona giusta nel giusto ruolo. Negli anni in cui si andava formando la prima federazione, Attilio ha contribuito in maniera precisa a fare in modo che la maggior parte di noi operatori shiatsu fossimo riuniti sotto lo stesso cielo1. Amo usare questa espressione, presa in prestito dal film Hero, del regista Zhang Yimou. Il nostro rapporto ha avuto un andamento discontinuo, mutevole e alternato come lo yin/yang: nel 2010 c’è stato un altro grosso momento di riunione a Bologna. In ogni momento di confronto la presenza di Attilio ha rappresentato l’ago della bilancia e la sua era una presenza reale. La sua scuola è una delle più grandi e attive in Italia e quella che ha maggiormente contribuito alla diffusione dello shiatsu. La sua è una traccia importante e mi piace ricordarlo perché ha saputo esserci e soprattutto per come ha saputo esserci. 1 Con questa frase si traduce il complesso concetto cinese di tiānxià (天下), che indica sia il mondo civilizzato sia il mandato celeste dell’imperatore. La Cina storicamente era divisa in tanti piccoli stati in perenne lotta fra di loro finché, ad un preciso momento storico, uno stato prevalse sugli altri. Attraverso guerre e contese (come si è visto nel film Hero), lo stato Cinese fu riunificato e da quel momento divenne un impero, una unica realtà, chiamata Stato “Ciun” cioè Stato del “Centro”. Sotto lo stesso cielo Il ricordo di Maurizio Parini

Ho incontrato fuggevolmente Attilio nel 1990 a Padova. Poi poche altre volte finché, nel 1999, è diventato direttore dell’Istituto Culturale dell’allora Fis. Per quindici anni ci siamo trovati regolarmente – e piacevolmente - per ideare e organizzare iniziative che sono state espressione della cultura dello shiatsu e ne hanno promosso la crescita e la diffusione. A quelle più importanti e impegnative, i Convegni nazionali annuali, Attilio, ha data la sua impronta di persona curiosa e molto aperta a tutti gli sviluppi dello shiatsu, purché fondati. Alla sua sensibilità particolare verso la dimensione spirituale nell’esperienza shiatsu dobbiamo l’innovativa proposta di dedicare un ciclo di convegni a questa tematica, che si completò con un soggiorno organizzato per i soci a Plum Village, il monastero fondato in Francia da Thich Nhat Hanh. Come membro dell’IC ho sempre apprezzato molto il suo essere quello che chiamo un leader affettivo, capace di motivare i collaboratori e di valorizzarli, di saper delegare e però anche tener unito il gruppo. Come praticante shiatsu gli sono grata per la sua attitudine etica nei confronti dello Shiatsu, che rappresentava per lui un convinto impegno di vita. Gli ho voluto bene. Ed ecco che improvvisamente non c’è più, una morte repentina irrompe attraverso una telefonata. Pian piano ho realizzato che non lo potrò più vedere, non ci potrò più parlare. Ho pensato che il suo modo di morire è stato molto in sintonia con il suo carattere e il suo modo di fare: conciso, dritto al punto. Questo pensiero mi riconcilia un po’, ma solo un po’, con il forte sentimento di mancanza. Così vorrei qui far risuonare ancora una volta la sua voce attraverso lo stralcio di un’intervista che gli feci tempo fa, parte di un libro di prossima pubblicazione. “Cosa è stato lo shiatsu per me? C’è voluto un trauma personale nel 1975. Ho capito che dovevo cambiare vita e ‘casualmente’ ho incontrato lo shiatsu in quel seminario di Yuji Yahiro. Mi ci sono buttato dentro perché sentivo che era la mia storia, era quello che stavo cercando e mi apparteneva. Mi apparteneva perché, a differenza dei miei compagni di corso, avevo come un’attitudine spontanea a entrare immediatamente nella tecnica e nella teoria che dunque diventavano mie molto rapidamente. Poi c’è un altro punto. Avevo abbandonato la religione: mi rendevo conto che parole come anima e spirito mi erano state inculcate ed erano diventate per me parole del tutto vuote. Iniziando con lo shiatsu, nel giro di poco tempo si è verificata una messa in movimento, ci sono stati un riconoscimento di cosa fosse l’energia e una capacità di sentire del tutto nuova, più pulita e più chiara. Ho capito che effettivamente c’è una parte nostra, chiamiamola anima o spirito o anche solo consapevolezza, che esiste al di là di quello che dicono i preti o la mamma. Ne avevo quotidianamente le prove in me stesso e nei confronti degli altri. Era come se avvenisse una pulizia e si mettesse in moto un’energia che mi rendeva e mi rende consapevole di essere in rapporto con qualcosa di più grande: gli altri, l’ambiente e l’Universo. Quindi lo shiatsu non è solo tecnica e teoria, kata. È ben altro. È pulizia, ambiente, capacità di alimentarsi correttamente, spiritualità, è unione con gli altri e l’Universo. A quel punto ero io con la mia stessa esperienza a scoprire che queste cose potevano esistere! Non è un caso che quando presentavo lo shiatsu dicessi: “è una strada senza ritorno, non puoi far finta che quello che hai scoperto non ci sia. Se torni indietro sono cavoli tuoi”. Anche per questo dico che, quando uno fa troppe cose nel trattamento, vuol dire che non crede nello shiatsu e non ha capito fino in fondo che cosa è. Perché lo shiatsu per me è vita corretta, meditazione, consapevolezza: in una parola è Vita.” Caro Attilio Il ricordo di Maria Silvia Parolin I N R I CORDO D I ATT I L I O 11 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022

I N R I CORDO D I ATT I L I O 12 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 Ciao Attilio, l’ultimo giorno del 2021 ci hai sorpreso, andando via, all’improvviso… senza avvisarci. Non abbiamo potuto prepararci al mondo che, da ora in poi, sarà senza di te. Sono in Val Canali (Primiero), la montagna che ho conosciuto grazie a te. Le prime volte ci siamo venuti (Giuseppe e io) invitati da te. La casa in cui, da allora, veniamo ogni anno ce l’hai trovata tu. Grazie a te ho scoperto la bellezza, la vastità, la forza e il sostegno della montagna. Di questo ti sarò sempre grata. Su queste montagne che conoscevi a menadito ci hai portato, nel corso degli ultimi 20 anni, in tante passeggiate di cui conoscevi dislivello, tempo di percorrenza, altezza e, sempre anche, cosa offriva di buono la malga che raggiungevamo, da grande camminatore e grande goloso quale eri. Attilio, sei stato per me una presenza solida, amica, ironica fin dal 1990 quando ci siamo incontrati per la prima volta al monastero buddista di Pomaia al primo incontro di quella che ancora non era, ma sarebbe diventata la Federazione Italiana Shiatsu. Avevi appena fatto la tua relazione e io, ancora studentessa, ti venni a chiedere qualcosa rispetto ai meridiani, avevo subito riconosciuto in te un insegnante competente, preparato, serio, affidabile e che pur partendo dalla colonna vertebrale manteneva lo sguardo ampio e non perdeva la visione d’insieme, quella che include l’invisibile. Nel 1994, alla prima sessione nazionale di esami, uno dei primi passi di ufficializzazione della FIS, sei stato il mio compagno nello scambio di un trattamento, utilizzato per la valutazione. Ti sarò sempre grata anche per aver testimoniato in modo così semplice e limpido il valore e l’importanza de ‘la mente del principiante’ uno dei principi fondanti dello shiatsu che tu avevi connaturato nella vita di tutti i giorni. Al tuo funerale le tante testimonianze di amore, della tua grande e bellissima famiglia, hanno tutte ricordato la tua caratteristica di essere un ricercatore: ‘non credo, verifico’ . Alla tua età e con la tua esperienza potevi continuare a farlo solo perché mantenevi la mente Zen – del principiante. Di te, la parola che emerge in questi giorni è ‘vicino’ ora, sento che lo sarai ancora di più, in un modo più ampio. Ciao amico caro e collega stimato, che il viaggio ti sia lieve, a presto Oggi, a distanza di quasi tre mesi, mi sono resa conto che hai lasciato un grande vuoto. E che questo vuoto è ricco e vitale perchè è pieno dell’affetto che hai saputo costruire con me e con tutte le persone che hai incontrato. Grazie Attilio caro. Attilio Il ricordo di Andreana Spinola

Grazie Attilio per tutti gli spunti di vita e di crescita personale e professionale che mi hai dato. Ricordo con piacere la prima occasione di incontro nel lontano 1988 quando ho avuto modo di conoscere con te la pratica di auto-trattamento. Di primo acchito, mi sono trovata incuriosita e allo stesso tempo infastidita dal tuo modo di condurre la lezione, e di porti nei confronti dei partecipanti, e a ottobre dello stesso anno mi sono iscritta alla formazione di base e da li, per una bella fetta di anni, ho avuto modo di conoscerti e apprezzati. Questo incontro è stato di certo molto significativo per le mie scelte di vita. Tutto il tuo lavoro e impegno nel modo dello Shiatsu sarà sempre vivo e presente tra di noi, un seme che hai distribuito generosamente attorno a te, sono certa che tutti noi che abbiamo avuto la fortuna conoscerti faremo quanto in nostro poter per nutrire e mantenere vivo e vegeto. Chi, come noi, ha fatto parte della Scuola Internazionale di Shiatsu-Italia® non può non ricordare con emozione Attilio che è stato, nel corso degli anni, un maestro, un punto di riferimento, un amico. I suoi occhi, vivaci e sorridenti, lasciavano trasparire il suo bambino interiore, curioso e appassionato, sempre pronto ad indagare il mondo e lasciarsene stupire. Proprio come lui ci ha insegnato deve fare un bravo shiatsuka. La sua grande ironia, il gusto per la battuta, il suo modo diretto, le energie e il tempo dedicate alla scuola, lo hanno reso un insegnante ed un collega speciali. Attilio rappresentava appieno quei principi dello shiatsu a cui aveva dedicato la vita e che amava trasmettere ai suoi allievi. Ne faremo tesoro. Percorsi di Bamboo, Vicenza Un saluto per una persona speciale... Il ricordo di Nadia Simonato Ricordando Attilio... Il ricordo di Elisabetta Rigoni La foto è del 2019 convegno di Montesilvano I N R I CORDO D I ATT I L I O 13 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022

La nostra Scuola ricorda con affetto Attilio, mantovano di nascita come la nostra scuola. Attilio ha visto nascere e crescere la nostra scuola di shiatsu, a partire dalla fine degli anni 90, quando ancora, nella nostra piccola città, parlare di shiatsu, filosofia macrobiotica, yin e yang sembrava un’utopia, ma ci abbiamo creduto e Attilio ha creduto in noi. Grazie Attilio! Velleda Coazzoli Responsabile e Insegnante Sede di Mantova Pensando ad Attilio non posso che rivolgere una profonda e sincera gratitudine verso quello che mi ha trasmesso. Vivere consapevolmente con lui il piacere di sperimentare e scoprire lo shiatsu e comprendere che altro non è che vivere la vita, in tutte le sue sfaccettature. Ricordo la sua attenzione alla “gratitudine verso l’Universo”. Essere grati all’Universo per la sua attenzione e presenza, porta ad una consapevolezza verso l’amore universale”. Graziano Fontana Insegnante Sede di Mantova Ricordando Attilio, ripenso con affetto e nostalgia alle sue lezioni e ai messaggi che con tanto ardore ci trasmetteva e su cui insisteva particolarmente. Mi rendo conto che le sue parole e i suoi insegnamenti hanno permeato il mio lungo percorso nello shiatsu, non sempre facile, non sempre lineare, anzi costellato di dubbi e fallimenti. Il principio del NON CREDO era una visione molto cara ad Attilio e non semplice per noi allievi da comprendere a fondo, in tutta la sua illuminante grandezza, soprattutto nei primi anni del nostro percorso didattico. Il NON CREDO è il non autocelebrarsi dietro apparenti sicurezze come traguardi professionali, cattedre altisonanti, pensieri che sono più rielaborazioni nostre che un fluire creativo e ricettivo della nostra mente. Il sapere che sia pratico, teorico o latente impedisce l’emergere di una conoscenza autentica, sgombra del nostro ego, della nostra memoria, dei nostri desideri. Alla visione del NON CREDO aggiungerei anche l’altra visione del NON FARE, da realizzare soprattutto all’interno della relazione operatore-ricevente. Il nostro sguardo, il nostro tocco, il nostro respiro e il nostro cuore devono essere svuotati da pregiudizi, preconcetti, prefigurazioni e quindi da questo “vuoto” rendere possibile un’autentica apertura all’altro, una relazione che faciliti nel ricevente l’incontro con la propria essenza vitale, le proprie risorse a cui attingere per mantenere il benessere o affrontare la malattia. “Il regalo più prezioso che possiamo fare a qualcuno è la nostra attenzione” (Thích Nhâ’ t Ha. nh, monaco buddista) e, io aggiungerei, quanto più l’attenzione è autentica tanto più ci fa presenti nella relazione con l’altro, nel qui ed ora. Da perenne allieva mi sento oggi un poco orfana, insicura e inadeguata ma poi rivedo il sorriso di Attilio, a volte rassicurante, a volte ironico, a volte enigmatico ed è come se ancora una volta lo sentissi esortarmi e spronarmi a non farmi troppi problemi, ma lasciare fluire tutte le parole, non ascoltare le mie rimuginazioni cerebrali, il mio essere legata ai giudizi degli altri e alle loro aspettative … mi direbbe “Vivi, vai e non avere paura, stai in ascolto, nel silenzio troverai le risposte”. Elisabetta Balasini Assistente Sede di Mantova Ricordando Attilio... Scuola Internazionale di Shiatsu Italia Sede Di Mantova I N R I CORDO D I ATT I L I O 14 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022

I N R I CORDO D I ATT I L I O 15 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022

16 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 I L S IMBOLO DELLA T I GRE D ’ACQUA IL SIMBOLO DELLA TIGRE D’ACQUA 2022 A COSA SERVE UN SIMBOLO? Un wiki dizionario ci dice che “sono due metà che s’incontrano (dal greco σuν «insieme» e βaλλω «mettere»), secondo l’usanza per cui due individui, due famiglie o anche due città, spezzavano una tessera, di solito di terracotta o un anello, e ne conservavano ognuno una delle due parti a conclusione di un accordo o di un’alleanza; il perfetto combaciare delle due parti della tessera provava l’esistenza dell’accordo.” COSA METTE INSIEME IL SIMBOLO DELLA TIGRE D’ACQUA E COME POTREMMO SPERARE DI ACCORDARCI CON ESSA? Per accordarsi, è necessario ricordare. Tradizionalmente, la Tigre è simbolo di eleganza, nobiltà, flessibilità, coraggio, precisione… per quelle qualità, le arti marziali l’hanno accolta come riferimento. La Tigre rappresenta qualsiasi felino di grande dimensione; nel simbolo sono tutti accordati: leopardo, lince, leone; in esso il suo corpo è unico: occhi, fegato, unghie. ’ ’ di: Marie Rascoussier

17 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 I L S IMBOLO DELLA T I GRE D ’ACQUA Più che un corpo però la Tigre è un movimento, la cui caratteristica è il balzo; la sua perfezione è associata alla salute delle sue articolazioni. La Tigre si articola: parla tramite i tendini del suo corpo. Si tratta di un essere la cui immensa intelligenza è dovuta al suo istinto; sa cosa deve fare grazie alla sua grande sensibilità tutta primaverile: corrisponde infatti al primo mese dell’anno cinese (4 febbraio/4 marzo), il mese del risveglio del corpo e dell’organo fegato. Come si può osservare il balzo della linfa dall’interno del seme della pianta verso il sole, si potrebbe definire la Tigre una risposta animale allo stimolo della luce; tramite il verde primitivo scaturiranno le infinite gradazioni dei colori estivi. Il risveglio primaverile della Tigre si manifesta nei suoi occhi, porte del fegato, e nella sua attenzione assoluta; le sue unghie raffigurano la potenza della crescita di questa energia e suoi tendini stessi sono artigli. La tigre è una nel suo sguardo, nel suo balzo, nei suoi artigli eppure… esistono cinque anni diversi per lei, a seconda dell’elemento del suo nutrimento. La Tigre nata nell’anno dell’Acqua è una Tigre paradossale; si nutre dell’energia dell’inverno e sta in agguato, è una Tigre che aspetta PRIMA del balzo; è una Tigre che cura le energie delle sue zampe posteriori e dei suoi reni, una Tigre ancorata, ancora immobile nel suo inverno, forse addirittura più attenta delle sue sorelle degli altri quattro elementi. Questa Tigre sa ascoltare e riconoscere il ritmo dei cimbali cosmici che ci riavvicinano all’etimologia del “simbolo”. COSA POSSIAMO IMPARARE DA LEI? L’attenta preparazione. Partendo dalla custodia della lenta energia dei reni. Pulizia del fegato e degli occhi insieme alla conoscenza che nasce dall’osservazione delle piante. Cura dello spazio dei tendini per inventare un movimento ideale. Ascoltare il pensiero del corpo tramite lo stimolo della luce. Osservare prima di agire. HOKUSAI, tigre e la luna HOKUSAI, tigre e la luna

zione di questa rivista, ci annuncia il 2024. Essendo il Drago l’unico animale immaginario dello zodiaco cinese con infiniti poteri di trasformazione, la tradizione definisce quello associato all’elemento Legno il “visionario dell’alba”. Si tratta di un invito ad elaborare ognuno la propria. Ricordiamo che nel 2022, il segno del Drago è quello meno sottoposto all’influsso attivo della Tigre; per lui sarà un anno di meditazione. “T’ong Jen: 13. La comunanza fra uomini”, esagramma risolutivo della Tigre d’Acqua, ci propone una buona indicazione sul percorso da intraprendere, all’ascolto del suo simbolo. Da un più ampio punto di vista ecologico o di ecomedicina, la sua acqua ci ricorda di portare attenzione alle nostre riserve idriche, di proteggerle, di seguire i loro cicli naturali di spostamenti e purificazione, di non sprecarle se vogliamo avviare un cambiamento climatico positivo. Oceani, fiumi e nuvole siano lo specchio del nostro agire. Ogni fontana una rivelazione. Con uno sguardo a quello che verrà. Con migliori propositi da inizializzare con intuito fulmineo. Si racconta che un attributo di questa Tigre sia uno Specchio di Bronzo che la trasforma nell’astrologa dello zodiaco cinese; in esso il suo occhio chiaroveggente diventa un balzo nei futuri. La Tigre d’acqua spicca un salto lungo fino al 2024 – il 2023 sotto la Lepre d’Acqua avrà energie simili anche se più diplomatiche – anno del Drago di Legno: con atterraggio riuscito per chi si sarà preparato insieme a lei. Il 2022 è iniziato nel mese della Tigre d’Acqua; dal 4 febbraio al 4 marzo, due erano i felini in… presenza (Anno e mese), qualcuno avrà avvertito quest’influsso irruente trattenuto; dal 5 marzo al 4 aprile, il mese della Lepre d’Acqua, e dell’elaborazione di questo articolo, ci lascia presagire quello che potrebbe essere il 2023, un anno di attenzione alle parole, al loro valore diplomatico, in quanto veicoli di luce; il mese del Drago di Legno, dal 5 aprile al 4 maggio, periodo di pubblica18 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 I L S IMBOLO DELLA T I GRE D ’ACQUA HIKUSAI, Tigre nella neve

19 HA I KU E POES I E HAIKU ODOR D I MI EL E : L A PR IMUL A ODOROS A NEL FAUS TO SBOCC I O. . . COME PUÒ , L E I , AVERE MEMOR I A DEL L’ INVERNO ? Sab i na Mannucc i Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022

QUANTUM SH I ATSU 20 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 Che cosa siamo? Spiriti. Esseri di luce in una forma fisica umana … esseri complessi che vivono in una realtà di possibilità infinite, che risuona molto al di là del corpo fisico. Questa versione espansa dell’essere umano è il corpo energetico ed è attraverso il corpo energetico che noi scopriamo quale è veramente il nostro potenziale umano. Questo articolo include una serie di citazioni (in corsivo nel testo) prese dal DVD di Pauline Sasaki “The Human Potential” e da vari suoi scritti. Per alcuni argomenti, infatti, non ho trovato parole migliori delle sue e credo inoltre che citandola, le sue conoscenze, la sua saggezza e i suoi insegnamenti potranno risuonare nel cuore di coloro che leggeranno questo articolo. PAULINE SASAKI Pauline Sasaki ci ha lasciati prematuramente l’8 Settembre 2010, ricongiungendosi così a quell’Universo Spirituale con il quale è stata sempre in profondo contatto durante tutta la sua vita. Pauline è stata una persona assolutamente speciale, una grande insegnante, capace di trasmettere il suo sapere e di condividere le sue esperienze con grande generosità e grande passione, aprendo orizzonti sempre nuovi, sostenendo i propri allievi, valorizzando le loro capacità, i loro talenti e rinforzando la loro fiducia in se stessi e nello Shiatsu. Il suo sorriso, la sua brillante intelligenza, la sua passione per il proprio lavoro, il suo sguardo penetrante che vedeva “oltre” il tempo e lo spazio, le sue mani, il suo tocco ed il suo grande cuore resteranno sempre nel cuore di coloro che hanno studiato e lavorato con lei. Quantum shiatsu SEGUENDO IL SENTIERO DI PAULINE SASAKI DI GABRIELLA POLI

QUANTUM SH I ATSU 21 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 CHE COSA È IL QUANTUM SHIATSU “ Il Quantum Shiatsu è uno stile di lavoro sul corpo che riconosce le differenti manifestazioni dell ’ energia nel corpo umano. Uno Shiatsu che va oltre le 3 dimensioni del mondo materiale per aprirsi alla multidimensionalità dell ’ essere umano. ” “ Molti stili di Shiatsu basano la loro teoria e pratica solamente sugli antichi principi che ci vengono dalla medicina cinese e da quella ayurvedica. Il Quantum Shiatsu va un passo oltre e incorpora concetti della Fisica Quantistica i quali illustrano come il corpo fisico funzioni come un campo di vibrazioni energetiche in contrazione ed in espansione. Quando accediamo a questo aspetto del nostro corpo fisico, ci apriamo a tutto lo spettro energetico a disposizione dell ’ Essere Umano”. ” Aprirci ed avere a disposizione tutto il nostro spettro energetico significa essere totalmente presenti nella nostra realtà fisica, nella manifestazione prevalentemente contratta della nostra energia e, allo stesso tempo, essere totalmente in contatto con la nostra realtà spirituale, con la manifestazione prevalentemente espansa della nostra energia. PERCHÉ QUANTUM SHIATSU La scelta di Pauline del termine Quantum Shiatsu viene dal libro “Quantum Healing” di Deepak Chopra e dalla definizione che l ’Oxford Dictionary dà della parola “Quantum”. Deepak Chopra descrive l’evento quantico come quello che permette “alla natura di diventare abbastanza flessibile da permettere la trasformazione inesplicabile da non-materia a materia, di tempo in spazio, della massa in energia”. L’Oxford Dictionary definisce il termine Quantum come “una crescita improvvisa o un andare avanti”. “ Il mio sviluppo nello Shiatsu è stato una “crescita o un progresso improvviso” nella mia comprensione di come io percepisco la forma umana e di come ci lavoro con lo Shiatsu. ” “ Anche se la mia conoscenza della Fisica Quantistica non è così profonda, le informazioni che ho raccolto ed estrapolato da questa scienza sembrano dare una spiegazione alle molte esperienze che ho avuto nel processo di guarigione utilizzando lo Shiatsu. ” SASAKI

LA CURA RISPETTO ALLA GUARIGIONE “ L’ energia si esprime attraverso un ciclo infinito di contrazione ed espansione. ” “ Nella fase di contrazione, l ’ energia tende a manifestarsi diventando più strutturata e concreta. Quando una forma energetica è nella fase di contrazione, la velocità delle vibrazioni si riduce e tende a separarsi nelle sue parti. ” “ La fase di espansione è caratterizzata da una vibrazione veloce. Questo fa sì che l ’ energia si liberi diventando meno concreta e strutturata. Durante questa fase, l ’ energia si organizza in modo che le diverse parti si leghino insieme. Questo processo di unificazione crea una forma energetica chiaramente delimitata e contenuta ma non separata nelle sue parti. ” Quando consideriamo il corpo in termini di parti, la nostra tendenza è quella di focalizzare la nostra attenzione su quella parte che non è in armonia con il resto del corpo e la nostra tendenza sarà di “aggiustarla”. Possiamo definire questo come un “approccio curativo” perché il nostro obiettivo è quello di correggere, di curare ciò che non funziona nel corpo. Un approccio che può essere molto efficace ma che ignora “la tendenza naturale del corpo di trovare nei suoi aspetti energetici sani il modo di correggere il corpo nella sua totalità. In breve perdiamo di vista quell’aspetto vitale del corpo che è capace di guarire se stesso”. È nella fase espansiva dell’energia che noi possiamo entrare in contatto ed interagire con l’energia sana del corpo energetico. Nel Quantum Shiatsu, quindi, non ci focalizziamo su ciò che “non funziona”, ma ci colleghiamo con l’energia antipatogena, che, come già detto, è predominante nella fase espansiva dell’energia. Lavoriamo con la forza dei nostri riceventi, con il loro potere di autoguarigione; li incoraggiamo ad usare le loro potenzialità, a ricordare quali sono i loro diritti per nascita; cerchiamo di ricordare loro la loro perfezione, la loro matrice divina. In ultima analisi li sosteniamo a ricollegarsi con “chi sono realmente”. Quando lavoriamo con i sintomi o con i disagi dei nostri riceventi, li contattiamo come se fossero il tassello mancante di un puzzle: per poter determinare dove mettere il tassello, abbiamo bisogno di conoscere tutto il puzzle. Lavorare con il tutto diventa indispensabile per poter lavorare con una parte. IL CORPO ENERGETICO “ Il corpo energetico ha vari livelli che vibrano a velocità diverse. ” Pauline definiva lo strato più lento e denso il Corpo Materiale. Il corpo Materiale comprende il corpo fisico, la nostra anatomia e fisiologia, e il Corpo di Luce, i nostri meridiani e i chakra. “ Il Corpo Materiale rappresenta il mondo delle tre dimensioni che opera nel tempo e nello spazio. Funziona con l ’ energia in modo quantitativo e direzionale. Il Corpo Materiale è il nucleo del corpo energetico perché radica ed ancora l ’ energia della forma umana. ” Pauline ha chiamato il livello successivo del corpo energetico: il Corpo Personale “ Il Corpo Personale è un’ estensione del Corpo di Luce che non è limitato dai confini del Corpo Materiale. ” Quando il Corpo Materiale e il Corpo Personale vibrano alla stessa velocità di espansione, si unificano e funzionano come un’unica unità che Pauline ha chiamato Corpo Eterico. Il Corpo Eterico agisce come un mezzo di traduzione in cui le vibrazioni cosmiche e l’energia delle dimensioni superiori vengono convertite in un formato 3D che il corpo fisico può QUANTUM SH I ATSU 22 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022

comprendere e utilizzare. È un punto di accesso alla multidimensionalità. È anche conosciuto come il “Corpo Emotivo” in quanto è la banca dove vengono memorizzati tutti i nostri sistemi di credenze, le nostre emozioni e sensazioni. È a livello del Corpo Eterico che possiamo trovare e contattare “le ferite” collegate ad eventi passati, condizionamenti, sistemi di credenze, traumi, ecc. ecc. derivanti da eventi del passato ma che ancora influenzano il momento presente. Il livello successivo del corpo energetico, prevalentemente più espanso, è quello che Pauline ha definito come il Corpo Astrale. “ Il Corpo Astrale è un campo organizzato di energia tenuto insieme da una struttura a griglia. Ciò fa si che l ’ energia vibri liberamente e rinforzi la sua natura espansiva. ” L’energia del Corpo Astrale si estende lontano dal Corpo Eterico verso l’Universo ed è a questo punto che i nostri riceventi possono entrare in contatto con quello che Pauline definiva la vibrazione divina. “ Il Corpo Astrale è quella parte di noi che ci connette con la Sorgente Divina. ” SUL FUTON Il Quantum Shiatsu ci offre una serie di strumenti diversi che ci permettono la versatilità necessaria per poter contattare ogni ricevente nella unicità della sua struttura energetica. Tecniche di lavoro sul corpo Quando lavoriamo sul corpo utilizziamo un tocco che comprende sia la fase contratta che la fase espansa dell’energia. Questo ci permette di contattare ed interagire con tutti i livelli del sistema energetico dei nostri riceventi--fisico, emotivo, mentale e spirituale--e ci permette di essere presenti e di usare tutto il nostro spettro vibrazionale. Per raggiungere questo obbiettivo, utilizziamo l’allineamento del corpo (fase di espansione) e la profondità della pressione (fase di contrazione); in altre parole quando ci appoggiamo siamo allineati tra Cielo e Terra, espansi nello spazio intorno a noi, le mani totalmente rilassate (fase di espansione) e, allo stesso tempo, usiamo tutto il peso del corpo per esercitare una pressione profonda sul corpo del ricevente (fase di contrazione). Lavoriamo alternando le mani allo scopo di poter adattare il nostro ritmo alla velocità delle vibrazioni del nostro ricevente. Non usiamo quindi la mano madre “tradizionale”, perché tutte e due le mani assumono questo ruolo alternativamente. Quello che è specialmente importante, tuttavia, è che usando un ritmo veloce non perdiamo la profondità della pressione perché, di nuovo, contrazione ed espansione devono essere ambedue presenti nel nostro tocco. Lavoriamo i meridiani come “luce”, come una vibrazione che risuona in tutto il corpo fisico e in tutto il campo energetico. Quando utilizziamo le tecniche di lavoro sul corpo, osserviamo e monitoriamo non solo quello che succede nel corpo fisico, ma anche i movimenti e i cambiamenti energetici che avvengono nel campo energetico intorno al corpo. E naturalmente ci prendiamo buona cura di qualsiasi sintomo fisico, entrando in contatto, come già detto, con l’energia sana del ricevente, con le sue potenzialità, con la sua capacità di auto-guarigione e non con ciò che non funziona. Quantum shiatsu QUANTUM SH I ATSU 23 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022

Tecniche di lavoro fuori dal corpo Utilizziamo le tecniche fuori dal corpo: - Quando vogliamo lavorare in modo mirato sul campo energetico del ricevente, quando vogliamo interagire con i suoi corpi energetici. Essendo i corpi energetici una manifestazione, una espressione dell’energia, essi hanno uno “spessore” e sono altrettanto reali e presenti quanto il corpo fisico e, quindi, abbiamo bisogno di tecniche specifiche e chiare per lavorarli. - Quando lavoriamo con i chakra. Un chakra, come sappiamo tutti, è un centro per ricevere, elaborare e trasmettere l’energia cosmica attraverso la forma umana. Nel lavoro con i chakra, Pauline si focalizzava in modo particolare sui diritti ad essi collegati: Chakra 1: il diritto di essere e il diritto di avere Chakra 2: il diritto di sentire Chakra 3: il diritto di agire e il diritto di reagire Chakra 4: il diritto di amare e il diritto di essere amato Chakra 5: il diritto di parlare e il diritto di essere ascoltato Chakra 6: il diritto di vedere e il diritto di essere visto Chakra 7: il diritto di conoscere e il diritto di essere conosciuto. - Quando usiamo i simboli della Geometria Sacra Nell’ultimo anno della sua vita, quando era già sempre più in contatto con il mondo dell’energia, Pauline ha introdotto l’uso dei simboli della Geometria Sacra nel suo Quantum Shiatsu. La Geometria Sacra è l’impronta della Creazione e la genesi di ogni forma. È una scienza antica che esplora e spiega i modelli energetici che creano e unificano tutte le cose e che rivela in modo preciso come l’energia della Creazione si organizza. A qualsiasi livello, ogni modello di crescita naturale o movimento si conforma inevitabilmente a una o più forme geometriche. Tutte le forme di vita, così come le conosciamo, emergono da codici geometrici senza tempo: le molecole del nostro DNA, la cornea del nostro occhio, i cristalli di neve, le pigne, i petali di fiori, i cristalli di diamante, la ramificazione degli alberi, una conchiglia nautilus, la galassia all’interno della quale ruotiamo, ecc. ecc. - Quando attiviamo i filamenti virtuali di DNA: Le tecniche di attivazione del DNA si basano sulla teoria che, oltre ai due filamenti riconosciuti dalla scienza tradizionale, esistono 10 filamenti virtuali del DNA che sono latenti nella maggior parte delle persone. “ Alcuni scienziati, maestri spirituali e terapeuti esperti, hanno ipotizzato l ’ esistenza di un livello più alto di consapevolezza latente del nostro DNA. Questa consapevolezza contiene informazioni della così detta “Matrice Divina”. Questa Matrice simbolizza l ’ intelligenza Divina che ci guida verso la perfezione fisica e spirituale. Stimolare tale intelligenza divina è alla base dell ’ attivazione del DNA”. ” - Mindset Nel Quantum Shiatsu non utilizziamo molte tecniche differenti in quanto l’importante non è quale tecnica usiamo ma come la usiamo. E in questo contesto il “mindset” è uno strumento molto potente e versatile. “ Il “mindset” è un ordine, un comando del pensiero che risuona a un alto livello vibrazionale, un comando del pensiero che adatta una tecnica ad una particolare condizione o risposta. Il “mindset” crea una realtà virtuale che si trasforma in una realtà fisica. ” QUANTUM SH I ATSU 24 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022

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