Shiatsu News 68 - aprile 2022

DAL COMMERC I AL I STA 59 del no profit e ne aggiunge alcune emerse negli ultimi anni (housing, agricoltura sociale, legalità, commercio equo ecc.). Gli Ets, con l’iscrizione al registro, sono tenuti al rispetto di vari obblighi riguardanti la democrazia interna, la trasparenza nei bilanci, i rapporti di lavoro e i relativi stipendi, l’assicurazione dei volontari, la destinazione degli eventuali utili. Ma possono accedere anche a una serie di esenzioni e vantaggi economici previsti dalla riforma. L’aspetto contabile è stato forse quello più colpito dalla Riforma del Terzo settore, in quanto è stata prevista per gli ETS una nuova forma di rendicontazione, maggiormente dettagliata e accompagnata da nuovi obblighi di pubblicazione che in realtà è tipica delle imprese. Anche le associazioni dunque sono obbligate a redigere il bilancio di esercizio formato dallo stato patrimoniale, dal rendiconto gestionale, con l’indicazione dei proventi e degli oneri, e dalla relazione di missione che illustra le poste di bilancio, l’andamento economico e gestionale dell’ente e le modalità di perseguimento delle finalità statutarie. Inoltre, una vera novità, è la possibilità di emettere i titoli di solidarietà, strumenti che consentono a tutti gli Ets (non commerciali e commerciali) di finanziare le proprie attività attraverso strumenti finanziari avanzati. Come funziona: un istituto di credito decide di emettere obbligazioni, altri titoli di debito o certificati di deposito per finanziare attività promosse da enti del Terzo settore. Le attività sono principalmente distinte tra immobilizzazioni e attivo circolante. Le principali tipicità riferibili a immobilizzazioni e circolante sono probabilmente da rinvenirsi nella classificazione dei crediti e delle quote associative. Gli aspetti di variazione davvero importanti però ricadono sul Rendiconto gestionale: il documento che ha l’obiettivo di rappresentare il risultato economico (positivo o negativo) di un determinato periodo e di illustrare, attraverso il confronto tra proventi/ricavi e costi/oneri di competenza dell’esercizio, come si sia pervenuti al risultato di sintesi. Nello specifico occorre tenere presente che gli enti non profit non orientano i propri comportamenti gestionali secondo le logiche del mercato capitalistico, ed anche quando ciò avvenisse, lo fanno strumentalmente rispetto ad altri fini. L’attività di rendicontazione, infatti, serve principale ad informare i soci riguardo l’adempimento della missione istituzionale, nonché le modalità attraverso le quali l’ente ha acquisito ed impiegato le risorse nello svolgimento delle attività. Qui per la prima volta viene data importanza anche alle donazioni in natura, come ad esempio le ore di lavoro non remunerate, ovvero a titolo di volontariato. Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 bilancio

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