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n. 58 - Dicembre 2017

erbe spontanee

Erbe spontanee

il TARASSACO

di Giovanni Guarini

f il rouge

Il tarassaco

Pu Gong Ying

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un portento da usare con cautela

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I

l tarassaco è forse l’erba selvatica più conosciuta, la regina delle tisane

detox

ritenuta cura-

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MTC il motivo è molto chiaro.

Comunissima specialmente in autunno e in-

verno, il tarassaco è una pianta imparentata

con la lattuga ma anche con il carciofo, il

FDUGR H LO JLUDVROH *HQHUD WDQWL SLFFROL ¿R-

UHOOLQL JLDOOL FKH LQVLHPH IRUPDQR XQ ¿RUH

a pallina, quando i petali seccano i semi si

staccano e volano con il vento.

È un ottimo alimento visto il suo alto con-

tenuto di

vitamina A

, 100 grammi ne con-

tengono circa 10.000 IU, il doppio della ra-

zione giornaliera raccomandata. In minor

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varie vitamine del gruppo B, oltre che alcuni

minerali

preziosi. Si usano sia le foglie che

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selvatica, sua parente stretta, per creare

la base semplice della migliore misticanza

che si possa mangiare d’inverno. È buono

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giornate di sole caldo inizia a diventare più

coriaceo e amaro, qualità che forse lo rende

più indicato per tisane e decotti curativi.

Nel passato in Occidente lo abbiamo usato

per trattare sindromi del fegato, della ve-

scicola biliare, dei reni e delle articolazioni.

Le foglie sono state usate per curare stispi,

indigestioni e ritenzione idrica. È un potente

diuretico e forse anche per questo è salito agli onori della cronaca per il suo potere depurativo.

Secondo Maria Treben gli steli freschi portano rapido sollievo contro l’epatite cronica (dolore acu-

WR H SXQJHQWH ¿Q VRWWR OD VFDSROD GHVWUD EDVWD LQJHULUQH DO JLRUQR

³*LRYDQR DOWUHVu FRQWUR LO GLDEHWH 6DUHEEH RSSRUWXQR FKH L GLDEHWLFL QH PDQJLDVVHUR ¿QR

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Lo stelo, in un primo momento ha un sapore amarognolo, è croccante e succoso e si presenta

DO SDODWR FRPH XQD IRJOLD GL LQGLYLD 3HUVRQH VHPSUH PDODWLFFH FKH VL VHQWRQR ¿DFFKH H VYRJOLD-

te, dovrebbero fare quindici giorni di cura a base di freschi steli di Tarassaco. Saranno sorpresi

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