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n. 58 - Dicembre 2017
shiatsu e. . .
Ohashi
Wataru
San
Incontri a TORINO
Torino, 17 novembre 2017
Abbiamo incontrato il Maestro Wataru Ohashi in occa-
sione di uno dei seminari che ha tenuto durante il suo
recente tour europeo.
D:
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L’Italia è una grande nazione. La relazione è molto pro-
fonda, e di lunga durata, e qui ho avuto molti allievi.
La bellezza dell’Italia è che ha un futuro. Alcune nazioni
non hanno futuro, ma vedo per l’Italia un ottimo futu-
ro. Ciò mi stimola e mi dà speranza.
D:
Come le sembra lo Shiatsu italiano in rapporto a
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Vorrei che i praticanti Shiatsu italiani perseverassero
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sono impazienti e dopo soli due o tre anni si arrendo-
no. Gli italiani sono facili all’entusiasmo, ma rischia-
no altrettanto facilmente di perderlo. Alcuni cambiano
idea ed orientamento troppo facilmente perchè sono
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OR SUHFHGHQWH DϑHUUDQR TXDOFKH FRQFHWWR PD SRL OR
dimenticano, vedono che non riescono bene in una
certa materia, allora la abbandonano e si dedicano ad
un’altra. Io ho praticato lo Shiatsu per 45 anni e que-
sto è il mio messaggio per gli italiani: siate pazienti,
continuate, in modo da poter maturare e raccogliere
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vi porterà. Un altro suggerimento che do agli italiani
è: siate più aperti. Ad esempio studiate da diversi in-
segnanti. Sfortunatamente, alcuni insegnanti tendono
ad appropriarsi degli studenti per sempre e non per-
mettono loro di andare a studiare presso un altro ma-
estro o un’altra scuola senza il loro permesso. Questo
atteggiamento, che porta alla divisione, lo vedo tenere
più spesso in Italia che in altre nazioni. Per esempio,
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gio i miei studenti ad andare a studiare presso altre
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disciplina dello Shiatsu.
D:
Cosa consiglia a chi vuole intraprendere la profes-
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La cosa più importante è avere la propria identità, sen-
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tal modo non si ha un futuro.
Bisogna fare del proprio nome un marchio, un brand.
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