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n. 58 - Dicembre 2017

1HOOD ¿VLFD TXDQWLVWLFD ROWUH DOOD UDSSUHVHQWD]LRQH GHOOD PDWHULD H GHOO¶HQHUJLD FRPH

un insieme di quanti, c’è anche un’altra rappresentazione dove la fase assume un valore

preciso; questa rappresentazione che si focalizza sulle caratteristiche di tipo ondulatorio

del sistema non può essere assunta simultaneamente alla rappresentazione corpuscolare.

Nella rappresentazione della fase le caratteristiche quantiche più profonde appaiono

TXDQGR LO VLVWHPD GLYHQWD FDSDFH GL RVFLOODUH FRQ XQD IDVH EHQ GH¿QLWD FLRq TXDQGR LO QX-

PHUR GHL VXRL FRPSRQHQWL GLYLHQH LQGH¿QLWR FRVu FKH HVVR q XQ VLVWHPD DSHUWR H FDSDFH

GL DFFRSSLDUH OH VXH ÀXWWXD]LRQL FRQ OH ÀXWWXD]LRQL GHO VXR LQWRUQR ,Q TXHVWR VHQVR XQ

sistema coerente, come un sistema biologico, è capace di sentire l’ambiente attraverso il

potenziale elettromagnetico creato dalle sue dinamiche di fase.

In conclusione, un sistema coerente coinvolge due tipi di interazioni:

1)

8QD LQWHUD]LRQH VLPLOH D TXHOOD FRQVLGHUDWD GDOOD ¿VLFD FODVVLFD GRYH JOL RJJHWWL LQWH-

ragiscono tramite lo scambio di energia. Questi scambi sono connessi con l’apparire di for-

ze. Siccome l’energia non può viaggiare più veloce della luce, questa interazione obbedisce

al principio di causalità.

2)

8QD LQWHUD]LRQH GRYH VRUJH XQD IDVH FRPXQH WUD RJJHWWL GLϑHUHQWL D FDXVD GHO ORUR

DFFRSSLDPHQWR DOOH ÀXWWXD]LRQL TXDQWLFKH H TXLQGL D XQ SRWHQ]LDOH HOHWWURPDJQHWLFR ,Q

questo caso non ha luogo nessuna propagazione di materia e/o energia, e i componenti

del sistema parlano tra di loro attraverso le modulazioni del campo di fase che viaggia alla

velocità di fase, la quale non ha un limite superiore e può essere maggiore della velocità

della luce

1

.

,O ¿VLFR (PLOLR 'HO *LXGLFH VLQWHWL]]D EHQH OH LPSOLFD]LRQL FKH TXHVWH QXRYH FRQRVFHQ]H

hanno quando vengono applicate agli organismi viventi. “All’interno dei sistemi quantistici le

correlazioni viaggiano appunto con la velocità di fase, esse cioè possono essere istantanee

e la loro dinamica essere perciò sincronica. Invece le relazioni tra diversi sistemi quantistici,

essendo mediate dallo scambio di energia, seguono una dinamica diacronica e obbediscono

al principio di causalità. L’esistenza di queste due dinamiche era già emersa nel dialogo tra

LO ¿VLFR :ROIJDQJ 3DXOL H OR SVLFDQDOLVWD &DUO *XVWDY -XQJ

/¶HVLVWHQ]D GL FRUUHOD]LRQL GL IDVH FKLDPDWD QHO JHUJR GHL ¿VLFL HQWDQJOHPHQW GLVWUXJJH

OD SRVVLELOLWj GL DYHUH FRUSL LVRODWL FDSRVDOGR GHOOD ¿VLFD FODVVLFD 3URSULR TXHVWR ULVXOWDWR

aveva turbato Albert Einstein, che fu il primo a rendersi conto di questa possibilità, a tal

SXQWR GD FRQYLQFHUOR FKH OD ¿VLFD TXDQWLVWLFD QRQ SRWHVVH HVVHUH OR VWUXPHQWR FRQFHWWXDOH

JLXVWR SHU FRPSUHQGHUH OD UHDOWj ¿VLFD 4XHVWR VWHVVR PRWLYR LQYHFH DWWLUz DOOD ¿VLFD TXDQWL-

stica la simpatia di chi, come appunto Jung, era convinto della sostanziale interconnessione

di tutte le parti dell’universo e del fatto che alla base di questa interconnessione vi fosse un

ritmo di oscillazione, una musica dell’universo, una reciproca risonanza di tutte le sue parti.

L’unità dell’universo, la sua oneness, il suo essere uno, non riposa perciò centralmente

sul concetto di forza, mediata da un’energia, ma sulla condivisione di una fase. L’universo

FLRq QRQ q WHQXWR LQVLHPH GDOOD IRU]D PD GD XQ¶LQÀXHQ]D VRWWLOH DYYHUWLELOH QHO VLOHQ]LR H FKH

trova la sua massima espressione nel vuoto quantistico. A livello degli esseri viventi questa

dinamica di fase potrebbe corrispondere, seguendo l’intuizione di Jung o anche di Wilhelm

Reich e di altri, con il sistema emotivo, che d’altra parte è all’origine dell’espressione arti-

stica

2

”.

shiatsu e. . .