Shiatsu News 66 - giugno 2021

I L TEMPO : QU I E ORA 29 che traccia confini e percorre, anche con fatica, lunghe distanze, che scandisce gli anni, i mesi, i giorni, i minuti e i secondi con una precisione sempre più maniacale. Tempo e spazio sono anche la nostra ossessione, con la costante impressione di non riuscire mai a fare tutto quello che dovremmo o di non riuscire ad andare dove vorremmo e con una spada di Damocle sempre pronta ad abbattersi su di noi. Inesorabile, prima o poi, infatti, la rappresentazione finisce e cala il sipario. Il tempo a nostra disposizione finisce. Benché questa sia la concezione a noi più familiare della nostra vita, in gara col trascorrere del tempo, non è l’unico modo di affrontare l’argomento. Non è solo la filosofia orientale a farsi portavoce di una visione alternativa, che considera lo “spazio-tempo” come costruzioni della mente ma esiste anche una voce laica e scientifica che inizia a mettere in dubbio le basi stesse del nostro rapporto con la realtà e viene dalla fisica moderna. A partire dalla teoria della relatività di Einstein, tempo e spazio non sono più considerati fattori assoluti, ma relativi, relativi al rapporto tra osservatore e osservato e alla loro velocità reciproca. Nella vita quotidiana abbiamo l’impressione di osservare gli avvenimenti nello stesso istante in cui avvengono, questo perché la velocità della luce, sulle piccole distanze, dà un’impressione di immediatezza; ma quando ci confrontiamo con altri corpi nello spazio dobbiamo prendere in considerazione il fatto che la luce delle stelle più vicine ci arriva con un ritardo di centinaia o migliaia di anni. Un esempio classico, che permette di comprendere questo diverso rapporto con il tempo, è il paradosso dei gemelli. Se un astronauta viaggiasse alla velocità della luce nello spazio per vent’anni mentre suo fratello gemello rimanesse sulla terra, al suo ritorno il primo sarebbe più giovane del secondo, perché il tempo, alla velocità della luce, sarebbe passato più lentamente per l’astronauta che per il terrestre. C’è una grande somiglianza tra le conclusioni dei fisici moderni e dei mistici. Entrambi affermano, in modo diverso, che spazio e tempo non sono assoluti ma relativi, anche relativi allo stato di coscienza in cui ci si trova. La meditazione, per esempio, permette di accedere a una dimensione in cui spazio e tempo non esistono, quasi fosse quel mitico iperspazio, ipotizzato attraverso rocamboleschi calcoli matematici, in cui si viaggia alla velocità della luce, stravolgendo tutte le leggi della fisica che vigono, invece, nello stato di coscienza ordinario, sul piano materiale. Questo vorrebbe dire che noi viviamo contemporaneamente in almeno due dimensioni, una governata dalle leggi della fisica classica e una in cui spazio e tempo non esistono più, esiste solo l’immenso presente. Quindi, se da un certo punto di vista è importante affannarsi per prendere il treno, per comprare il pane prima che chiudano i negozi, per prepararsi all’esame e presentarsi alla data prefissata, da un altro punto di vista il tempo non è determinante per il raggiungimento di propositi di tipo immateriale, per realizzazioni di tipo noetico – riguardante la sfera dei valori e dei principi universali – e c’è un unico tempo adatto a questo tipo di conquista: l’istante presente. Spesso, nella disquisizioni filosofiche sentiamo dire che il “tempo è solo un’illusione”. Questa è un’affermazione un po’ eccessiva per le nostre menti limitate dalla condizione umana: concetti come “eterno”, “infinito”, sono concetti che non prevedono limiti. La nostra mente, che limiti ne ha, non riesce a comprendere veramente di cosa si tratti. Il tempo diventa un’apparente realtà solo prendendo consapevolezza del “prima” e del “dopo”, cioè di una coppia di opposti. Il Nulla, l’Infinito, l’Energia Infinita, Dio, se preferite chiamarlo così, esistono solo al di fuori della dualità, in un eterno presente. L’Eterno Presente, dunque, è implicito nel concetto del Nulla primordiale, è una sua caratteristica, che noi non possiamo né comprendere, né intuire; ma, tutte le possibilità di esistenza, tutti gli accadimenti, tutti i “mondi”, che possiamo percepire, Shiatsu n ews n. 66 - Giugno 2021 Kronòs e Kairòs

RkJQdWJsaXNoZXIy ODk0MDk=