Shiatsu News 64 - aprile 2020

DALLE REGI ON I 49 Shiatsu news n. 64 - Aprile 2020 I vari relatori, insegnanti e operatori a chiusura dei lavori erano tutti pienamente soddisfatti. La popolazione di Man- ta ha risposto positivamente, con collaborazioni e conven- zioni .” E. Gonella . Le giornate in occasione della Settimana dello Shiatsu vo- gliono come sempre essere palcoscenico per far compren- dere lo shiatsu ad un pubblico sempre più ampio, ma anche per creare un tessuto a livello sociale e di collaborazione con le realtà di salute, sportive e di benessere dei vari ter- ritori. Sds 2019 - r.r. Piemonte - Valle D’Aosta SHIATSU E… I FIORI DI BACH Sabato 8 giugno 2019, nell’ambito della collaborazione e scambio tra attività bionaturali al servizio della persona, sono stato invitato a presentare ai soci FISieo della Cala- bria, il seminario informativo: “I 38 Fiori di Bach, cosa sono, come si usano, perché assumerli” . Poter illustrare il pensiero e la filosofia di Bach, le pro- prietà e le caratteristiche dei Fiori e le loro affinità con i principi della Medicina Tradizionale Cinese ad un pubblico così competente e motivato, è stata un’esperienza molto coinvolgente e stimolante e mi ha dato molto: vedere nello sguardo dei presenti curiosità, interesse, sorpresa, talvolta incredulità, riconoscersi nella tipologia di un Fiore, sentirsi chiedere: “quando ci fai un corso sui Fiori di Bach”, sono emozioni profonde che mi lasciano senza parole e mi arric- chiscono nello scambio. Per me è sempre un grande piacere, e nel contempo ne sento la responsabilità, poter divulgare questa metodica di guarigione che Bach stesso definisce dono del cielo poiché non sono stati creati in laboratorio, ma lui li ha scoperti uno ad uno soffrendo sulla sua persona gli stati d’animo ed i sintomi emotivi e fisici corrispondenti a ciascun Fiore e poi dovendo percorrere chilometri e chilometri nella cam- pagna inglese per trovare quel fiore spontaneo che di volta in volta avrebbe alleviato i suoi dolori. Questo grazie alla sua estrema sensibilità e intuizione che gli permettevano di riconoscere le proprietà di ogni singolo fiore o foglia o gemma semplicemente portandoli alle labbra. Edward Bach (nato a Moseley il 24 settembre 1886 e morto a Didcot 27 novembre 1936, Gran Bretagna) è stato medico, batteriologo e omeopata (scoprì i Nosodi di Bach-Paterson, vaccini omeopatici tratti da batteri fecali per curare malattie croniche, in uso ancora oggi) e dal 1928 abbandonò il suo avviato studio nella City di Londra per tra- sferirsi nelle campagne del Galles alla ricerca dei rimedi floreali. In quel periodo, deriso dal mondo accademico per le sue idee, si cancellò dall’ordine dei medici e si definì er- borista. Il centro del suo pensiero e grande innovazione è stato, da una parte, ritenere che la malattia ha un’origine non mate- riale, risultato di un conflitto tra Spirito e Mente, che non può essere sradicata senza uno sforzo spirituale e men- tale, che se correttamente e consapevolmente fatto può guarire e anche prevenire la malattia, rimuovendone le vere cause profonde. La malattia è di per sé benefica ed ha come fine riportare la personalità alla divina volontà dello Spirito: ogni anima si incarna al fine specifico di acquisire esperienza e saggezza, quindi di perfezionare la propria personalità seguendo un percorso ideale tracciato dall’ani- ma. Detto in altro modo, la malattia serve per comprendere che non stiamo facendo la cosa giusta per noi. D’altra parte considerare al fine della cura (anche con i ri- medi floreali, ndr) la persona e non la malattia: “ … noi tutti sappiamo che la stessa malattia può colpirci in modo del tutto differente: se Tommy ha il morbillo egli può essere irritabile – Sissy può essere calma e sonnolenta – Johnny vuole essere coccolato – il piccolo Peter può essere tutto nervi e paura – Bobby vuole essere lasciato solo, e così via. Dunque se la malattia ha tali effetti diversi, è certo che non è di nessuna utilità curare la sola malattia: è meglio curare Tommy, Sissy, Johnny, Peter e Bobby e fare in modo che ciascuno stia meglio, e dire addio al morbillo. Ciò che è importante notare, è che non è il morbillo a darci le indica- zioni della cura, ma è il modo con cui il singolo bambino si è ammalato: e lo stato d’animo del singolo è la guida più sen- sibile per sapere ciò di cui il paziente particolare ha biso- gno. E proprio perché gli stati d’animo ci guidano alla cura della malattia che anch’essi possono informarci in anticipo di un disturbo che si sta avvicinando e renderci in grado di fermare l’attacco ” . Concezione ancora non accolta dal mondo accademico, che continua a considerare e studia- re la malattia e combatterla con un protocollo universale, senza considerare le particolarità e unicità di ogni persona. Bach ha sempre cercato un metodo di guarigione semplice ed efficace e, dopo aver esplorato i campi della medicina convenzionale, batteriologia e omeopatia, come vedremo insieme più avanti, si è rivolto ai “rimedi ottenuti da stupen- Seminario informativo Calabria

RkJQdWJsaXNoZXIy ODk0MDk=