Shiatsu News 69 - dicembre 2022

SH I ATSU E… 31 Shiatsu news n. 69 - Dicembre 2022 ha provato molto ed è solo grazie a questa pratica se ho potuto raggiungere un buon equilibrio mentale ed anche bei risultati dal punto di vista fisico”. MEDITAZIONE E SHIATSU Il libro consigliato dall’insegnante shiatsu e yoga, è Autobiografia di uno Yogi di Paramahansa Yogananda, fondatore della Self-Realization Fellowship e principale attore dell’introduzione del Kriyā Yoga in Occidente. “Non c’è niente di più facile che fondere shiatsu e meditazione” spiega Valerio che invita a sperimentare la cosa facendo fare agli allievi una seduta iniziando con un kata di yoga, seguito da una seduta di meditazione, poi da una di shiatsu per poi tornare a meditare. “Noterete che la qualità del lavoro sarà completamente diversa e molto più profonda”. Luciano Valerio consiglia anche bagni sonori con campane tibetane o voci armonizzate, entrambi strumenti molto potenti per entrare in contatto con noi stessi ma anche per rilassare, calmare e mettere le persone nella migliore condizione per poter ricevere un buon trattamento. “D’altronde è stato studiato e riprodotto il “suono” della colossale esplosione da cui ha avuto origine il nostro Universo - A me piace chiamarlo ‘Big Sound’. È il suono più grande e potente che conosciamo, è il canto sacro della OHM”. COME FARE LA PRATICA BASE DI MEDITAZIONE Distesi nella posizione di Shavasana, prendiamo coscienza del nostro corpo: con gli occhi chiusi concentriamoci sulla respirazione per poi spostare gradualmente l’attenzione da una regione all’altra del corpo. Potrebbe essere utile cominciare dal basso verso l’alto: dai piedi al braccio destro per poi passare a quelli a sinistra. A questo punto il corpo dovrebbe essere completamente rilassato e sostenuto dal pavimento. Da questa posizione iniziamo a fare tre respiri lunghi e profondi con il diaframma. Per ogni respiro ripetiamo mentalmente a noi stessi: “rilassati”. Ad occhi socchiusi iniziamo ad immaginare il corpo che, sempre più leggero, riesce persino a sollevarsi dal terreno che lo sostiene. Ora è possibile portare la propria coscienza fuori dal corpo immaginando di poterlo vedere dall’alto come in uno specchio. Lo osserveremo con calma e noteremo che non ci sono più muscoli tesi. Poi, lentamente, torniamo giù pian piano fino a riprendere contatto con il pavimento; successivamente riprendiamo contatto con il corpo muovendo lentamente prima le mani, poi i piedi e così tutto il resto. Consideriamolo un risveglio e strofiniamoci il viso come faremmo al mattino e apriamo gli occhi.

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