50 PI ANTE ED ERBE Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 Appuntamento con la rubrica di approfondimento su piante ed erbe a cura di Flavio Cattaneo, già presente nella terza puntata del TG FISieo. L’esperto shiatsuka ed erborista ci porta alla scoperta del Ribes Nigrum. Ogni erba medicinale ha il giusto momento per essere utilizzata. Per il Ribes nero è la primavera il momento in cui raggiunge il giusto grado di maturazione e contiene quindi il maggior numero di principi attivi. COME RICONOSCERE LA PIANTA DI RIBES NERO L’arbusto è alto fino a 2 metri, con fogliame deciduo e fusti ramosi. La corteccia è liscia, da chiara a rossastra nei fusti giovani, mentre diviene scura negli individui vecchi. Le foglie sono grandi, piane, picciolate, con 3/5 lobi, apice acuto e margine dentato. La pagina inferiore, ricoperta da un leggero tomento (peluria), è ricca di ghiandole giallastre dalle quali emana un caratteristico odore. I fiori appaiono in primavera, raccolti in racemi pendenti, sono pentameri, di colore verde-biancastro, poco appariscenti. I frutti sono bacche nere globose ricche di semi con all’apice le vestigia del fiore e compaiono in agosto-settembre. Si differenzia molto dal ribes rosso per il colore, l’aroma e sapore e destinazione dei frutti. Le foglie, le gemme e i frutti sono intensamente profumati per la presenza di ghiandole contenenti olii essenziali. Anche la pianta di ribes è una gemma derivato. Ossia, tutte quelle produzioni che partono da gemme o radicini oppure dalla linfa, come nel caso della betulla di cui si è già parlato. Si tratta insomma di quelle parti della pianta che hanno una potenzialità esasperata. Una energia in esplosione, una energia che può evolvere in tronco, fiori, foglie, frutti. “Quella della gemma è una energia massima - spiega Cattaneo - per la potenzialità di evoluzione”. QUANDO COME E PERCHÉ ASSUMERE IL RIBES NIGRUM Sono tante le applicazioni del ribes nero, a seconda delle stagioni e del luogo dove questa cresce: se al nord o al sud dello Stivale. Di solito, però, si inizia a vedere la maturazione intorno al mese di marzo. Mentre da maggio a luglio si possono usare le foglie e ad agosto si possono usare le bacche. Il gemmoderivato si differenzia delle tisane, in cui l’estrazione dei principi attivi è esclusivamente con acqua calda e dalle tinture madri, in cui l’estrazione dei principi attivi è con alcool. Nel gemmoderivato la complessità dei principi attivi viene trasferita usando acqua, alcol e glicerina. Per cui si riesce ad ottenere l’estrazione di una parte particolarmente tenue, sensibile, qual è la gemma. Proprio grazie a questi tre vettori si riesce ad estrarre la maggiore quantità possibile di tutti i principi attivi che possono variare dai 400 agli oltre 3000 in ciascuna pianta. Le gemme ricche di olio essenziale, flavonoidi e glicosidi agiscono come stimolanti delle ghiandole surrenali nella produzione di cortisolo, un cortisone endogeno che aiuta l’organismo a reagire alle infiammazioni. Questa attività genera una reazione molto importante, perché aumenta la produzione di steroidi surrenalici, normalmente secreti dalle nostre ghianRIBES NERO IL CORTISONE NATURALE CHE COMBATTE LE ALLERGIE di: Flavio Cattaneo
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