consumati occasionalmente. Trattandosi di una tradizione alimentare che si colloca geograficamente in Giappone, è naturale che molti degli alimenti considerati cardine della dieta Mediterranea, manchino. La macrobiotica analizza l’interazione alimento-persona in ottica energetica, il cibo costruisce e modifica il corpo fisico interagendo anche con mente e spirito. Per esempio mentre per la MTC è yin la reazione di contrazione del corpo a contatto con il cibo freddo, la macrobiotica prende in considerazione il cibo freddo ingerito: dunque il freddo si impadronisce del corpo provocando il mal di testa. In questo senso il cibo viene considerato come “facente funzione” e quindi il suo “effetto” vale più della “natura”. Inoltre, mentre la macrobiotica prevede la preclusione di alcuni alimenti per raggiungere il beneficio depurativo, la MTC ha l’obiettivo di portare ad un riequilibrio alimentare senza nessuna omissione, né di tipo animale né di tipo vegetale (complici le strategie attuate in tempi di indisponibilità di cibo per tutti). “Per questo si usa dire che in Cina mangiano tutto ciò che ha quattro gambe tranne il tavolo e le sedie. Ma mangiano anche tutto quello che striscia, vola, saltella perché tutto ciò che è commestibile è fonte di energia ”. Nella medicina cinese gli alimenti yin sono solitamente quelli di origine vegetale, statici, le cui radici affondano in profondità nella terra. Al contrario gli alimenti di origine animale sono considerati yang ma anche le spezie piccanti dotate di una energia mobilizzante. Gli alimenti yin solitamente raffreddano come la soia e i suoi derivati, i cibi cotti a vapore, così come nei piatti estivi fatti di vegetali crudi e quindi rinfrescanti. I piatti yang hanno la caratteristica di riscaldare, sono cotti a fuoco vivo, saltati in padella o alla brace. Nella medicina cinese l’alimento viene definito in base a quattro parametri. La sua essenza (Jing) energia vitale e natura intrinseca dell’alimento collegata a sua volta all’età, in caso di animali, oppure alla crescita, maturazione e del luogo dove ciò avviene per i vegetali. Gli altri tre sono il sapore, l’energia propria del cibo (Qi) e poi la sua forma. Il sapore dirige il Jing dell’alimento verso un determinato organo. Sapori e odori sono infatti mediatori molto sottili dell’energia da cui si possono ottenere effetti statici - il sapore è responsabile della presa di forma degli organi- e dinamici, perché agisce sulla struttura energetica. Il sapore determina la disarmonia energetica di una persona in base alla sua predilezione o avversione per un determinato gusto. È sufficiente infatti accogliere un sapore avverso somministrato in minime quantità per stemperare l’eccessiva contrazione dell’energia d’organo. Ciò può avvenire anche in modo istintivo. Il sapore è in grado di comunicare degli impulsi agli organi e a tutto il sistema di regolazione del ciclo circadiano che attualmente, dal punto di vista occidentale, si pensa essere regolato da MACROBI OT I CA 49 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 una porzione del cervello (nucleo soprachiasmatico) che si trova nell’ipotalamo. Esso è in grado di ricevere informazioni dal cibo che si ingerisce andando a determinare il comportamento degli organi. “Dagli studi di alcuni ricercatori indiani è emerso che i ricettori del gusto siano disseminati su tutti gli organi. E, non si capisce come, i cinesi l’avessero già meravigliosamente intuito nel II a. C.”. Diventa anche un regolatore del ritmo dell’organismo che per una naturale forma di apprendimento conosce le sequenze da seguire per processare gli alimenti e trarne il massimo beneficio in termini di assorbimento. Acido, amaro e salato vengono considerati yin - il salato produce anche effetti yang- mentre il dolce ha tendenze leggermente più yang: rilassa, armonizza, tonifica e disperde. “Anche se in realtà il dolce è neutro, piuttosto che caratterizzato da questa doppia natura” puntualizza Borrelli. Terzo elemento è l’energia del cibo. Il Qi intrinseco si riferisce alla natura dell’alimento che può essere: • Neutra, che non va a modificare l’energia di chi la riceve e ha la capacità di rendere più fluido lo scorrimento del sangue; • Calda/tiepida hanno la capacità di compensare il freddo interno ma se assunti in eccesso possono danneggiare lo yin, in generale aiutano l’energia a circolare; • Fresca/fredda che hanno la capacità di moderare, disperdere, espellere il calore andando a bilanciare un eccesso di yang interno. Anche in questo caso l’eccesso potrebbe danneggiare lo yang, ma al tempo stesso può essere fatto a scopi disintossicanti. C’è poi l’energia estrinseca legata alle modalità di conservazione e di cottura (link altro articolo). É quindi possibile modificare il Qi estrinseco andando a modulare il suo modo di essere consumato. “La temperatura è altrettanto importante. Durante il mio soggiorno in Cina non ho potuto fare a meno di notare come ogni prodotto erboristico riportasse nelle note la temperatura e il tipo di liquido con il quale accompagnarlo”. Ultimo elemento è la forma, che include anche colore e consistenza. L’effetto del cibo può essere, secondo la MTC, modificato attraverso la scottatura rapida - anche se immerso per soli due secondi un liquido bollente- al fine di rendere biodisponibili per l’organismo i principi nutritivi in esso contenuti. “Infusioni in acqua, marinature, etc., le tecniche della cucina cinese, basate su secoli di sperimentazione, sono di ispirazione” , conclude Borrelli.
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