Shiatsu News 68 - aprile 2022

La nostra Scuola ricorda con affetto Attilio, mantovano di nascita come la nostra scuola. Attilio ha visto nascere e crescere la nostra scuola di shiatsu, a partire dalla fine degli anni 90, quando ancora, nella nostra piccola città, parlare di shiatsu, filosofia macrobiotica, yin e yang sembrava un’utopia, ma ci abbiamo creduto e Attilio ha creduto in noi. Grazie Attilio! Velleda Coazzoli Responsabile e Insegnante Sede di Mantova Pensando ad Attilio non posso che rivolgere una profonda e sincera gratitudine verso quello che mi ha trasmesso. Vivere consapevolmente con lui il piacere di sperimentare e scoprire lo shiatsu e comprendere che altro non è che vivere la vita, in tutte le sue sfaccettature. Ricordo la sua attenzione alla “gratitudine verso l’Universo”. Essere grati all’Universo per la sua attenzione e presenza, porta ad una consapevolezza verso l’amore universale”. Graziano Fontana Insegnante Sede di Mantova Ricordando Attilio, ripenso con affetto e nostalgia alle sue lezioni e ai messaggi che con tanto ardore ci trasmetteva e su cui insisteva particolarmente. Mi rendo conto che le sue parole e i suoi insegnamenti hanno permeato il mio lungo percorso nello shiatsu, non sempre facile, non sempre lineare, anzi costellato di dubbi e fallimenti. Il principio del NON CREDO era una visione molto cara ad Attilio e non semplice per noi allievi da comprendere a fondo, in tutta la sua illuminante grandezza, soprattutto nei primi anni del nostro percorso didattico. Il NON CREDO è il non autocelebrarsi dietro apparenti sicurezze come traguardi professionali, cattedre altisonanti, pensieri che sono più rielaborazioni nostre che un fluire creativo e ricettivo della nostra mente. Il sapere che sia pratico, teorico o latente impedisce l’emergere di una conoscenza autentica, sgombra del nostro ego, della nostra memoria, dei nostri desideri. Alla visione del NON CREDO aggiungerei anche l’altra visione del NON FARE, da realizzare soprattutto all’interno della relazione operatore-ricevente. Il nostro sguardo, il nostro tocco, il nostro respiro e il nostro cuore devono essere svuotati da pregiudizi, preconcetti, prefigurazioni e quindi da questo “vuoto” rendere possibile un’autentica apertura all’altro, una relazione che faciliti nel ricevente l’incontro con la propria essenza vitale, le proprie risorse a cui attingere per mantenere il benessere o affrontare la malattia. “Il regalo più prezioso che possiamo fare a qualcuno è la nostra attenzione” (Thích Nhâ’ t Ha. nh, monaco buddista) e, io aggiungerei, quanto più l’attenzione è autentica tanto più ci fa presenti nella relazione con l’altro, nel qui ed ora. Da perenne allieva mi sento oggi un poco orfana, insicura e inadeguata ma poi rivedo il sorriso di Attilio, a volte rassicurante, a volte ironico, a volte enigmatico ed è come se ancora una volta lo sentissi esortarmi e spronarmi a non farmi troppi problemi, ma lasciare fluire tutte le parole, non ascoltare le mie rimuginazioni cerebrali, il mio essere legata ai giudizi degli altri e alle loro aspettative … mi direbbe “Vivi, vai e non avere paura, stai in ascolto, nel silenzio troverai le risposte”. Elisabetta Balasini Assistente Sede di Mantova Ricordando Attilio... Scuola Internazionale di Shiatsu Italia Sede Di Mantova I N R I CORDO D I ATT I L I O 14 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022

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