I N R I CORDO D I ATT I L I O 12 Shiatsu news n. 68 - Aprile 2022 Ciao Attilio, l’ultimo giorno del 2021 ci hai sorpreso, andando via, all’improvviso… senza avvisarci. Non abbiamo potuto prepararci al mondo che, da ora in poi, sarà senza di te. Sono in Val Canali (Primiero), la montagna che ho conosciuto grazie a te. Le prime volte ci siamo venuti (Giuseppe e io) invitati da te. La casa in cui, da allora, veniamo ogni anno ce l’hai trovata tu. Grazie a te ho scoperto la bellezza, la vastità, la forza e il sostegno della montagna. Di questo ti sarò sempre grata. Su queste montagne che conoscevi a menadito ci hai portato, nel corso degli ultimi 20 anni, in tante passeggiate di cui conoscevi dislivello, tempo di percorrenza, altezza e, sempre anche, cosa offriva di buono la malga che raggiungevamo, da grande camminatore e grande goloso quale eri. Attilio, sei stato per me una presenza solida, amica, ironica fin dal 1990 quando ci siamo incontrati per la prima volta al monastero buddista di Pomaia al primo incontro di quella che ancora non era, ma sarebbe diventata la Federazione Italiana Shiatsu. Avevi appena fatto la tua relazione e io, ancora studentessa, ti venni a chiedere qualcosa rispetto ai meridiani, avevo subito riconosciuto in te un insegnante competente, preparato, serio, affidabile e che pur partendo dalla colonna vertebrale manteneva lo sguardo ampio e non perdeva la visione d’insieme, quella che include l’invisibile. Nel 1994, alla prima sessione nazionale di esami, uno dei primi passi di ufficializzazione della FIS, sei stato il mio compagno nello scambio di un trattamento, utilizzato per la valutazione. Ti sarò sempre grata anche per aver testimoniato in modo così semplice e limpido il valore e l’importanza de ‘la mente del principiante’ uno dei principi fondanti dello shiatsu che tu avevi connaturato nella vita di tutti i giorni. Al tuo funerale le tante testimonianze di amore, della tua grande e bellissima famiglia, hanno tutte ricordato la tua caratteristica di essere un ricercatore: ‘non credo, verifico’ . Alla tua età e con la tua esperienza potevi continuare a farlo solo perché mantenevi la mente Zen – del principiante. Di te, la parola che emerge in questi giorni è ‘vicino’ ora, sento che lo sarai ancora di più, in un modo più ampio. Ciao amico caro e collega stimato, che il viaggio ti sia lieve, a presto Oggi, a distanza di quasi tre mesi, mi sono resa conto che hai lasciato un grande vuoto. E che questo vuoto è ricco e vitale perchè è pieno dell’affetto che hai saputo costruire con me e con tutte le persone che hai incontrato. Grazie Attilio caro. Attilio Il ricordo di Andreana Spinola
RkJQdWJsaXNoZXIy ODk0MDk=