Shiatsu News 66 - giugno 2021

di Douglas Gattini & Roberta Pellegrini IL RICORDO DI L’ENERGIA DELLO SHIATSU CHE VIBRA COME GLI ARMONICI DELLA SCALA MUSICALE JESA ROMANI Jesa Romani ci lascia dopo un lungo periodo di confronto con il male, a volte incurabile, dell’ultimo secolo. Non vedente, concertista di pianoforte classico, una cultura storica straordinaria dei grandi della composizione musicale di tutti i tempi, sul palcoscenico viaggiava sulla tastiera con l’entusiasmo e la maestria di un piccolo Mozart, precisa ma allo stesso tempo gioiosa. Jesa approda allo Shiatsu a metà degli anni ’90 consigliata da altri nostri ex allievi non vedenti. La precisione negli studi manuali e teorici, la puntualità, il rispetto per gli altri, il saper aspettare e la forte voglia di imparare che si è trasformata in amore appassionato per la nostra arte, hanno caratterizzato il suo percorso di studi. La sua pratica come studente Shiatsu si è manifestata da subito “professionale”. Un tocco, il suo, che durante la costanza pressoria faceva risuonare un universo per noi sconosciuto, dove la vitalità emerge maieuticamente grazie alla sensibilità amorevole di chi percepisce in profondità l’energia della natura, quella che è difficile cogliere quando si è distratti dagli aspetti superficiali della vita quotidiana. Jesa Romani dopo gli studi di Shiatsu ha seguito costantemente gli aggiornamenti professionali della nostra Scuola ed è stata sempre presente durante gli eventi, divenendo nel tempo un prezioso e sensibile componente della nostra Commissione Esami. Ma Jesa ha partecipato anche con entusiasmo ai Convegni della FISieo che seguiva con la gioia di chi desidera conoscere il mondo dello Shiatsu nella sua globalità. È anche stata per un periodo Membro del Consiglio dei Probiviri della Federazione. Per la particolarissima attività di Insegnante-Formatore di Shiatsu, aver avuto come allieva Jesa Romani è stato davvero un privilegio e un’esperienza indimenticabile. Si dice che gli allievi imparino dai propri maestri e che questi, se sono dei veri maestri, imparino dai propri allievi. Nel caso di Jesa Romani questo concetto non si è limitato ad uno dono culturale o di pensiero filosofico - e sarebbe già stato tanto - ma, toccando conmano, l’imparare da un allievo ha voluto dire essere accompagnato in un mondo immerso nel silenzio del linguaggio non verbale e non visivo, dove vieni magicamente investito dalla percezione dell’energia al di fuori del tempo e dello spazio. Esattamente come quando ci si trova trasportati in un mondo trascendentale, ascoltando l’esecuzione di una memora- bile sinfonia di un grande compositore. 58 Shiatsu n ews n. 66 - Giugno 2021

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