Shiatsu News 66 - giugno 2021
di Attilio Somenzi IL RICORDO DI MIMO BOATO Ho conosciuto e frequentato Mimo in alcuni momenti importanti della mia vita. Il primo nel ’76 o ’77, non ricordo bene, a Colbordolo (PU), ospiti di Yugi Yahiro per una settimana intensiva di Shiatsu e macrobiotica. La conoscenza era superficiale ma ricordo la creatività e la vivacità che lo distinguevano, qualità che poi ho rivisto negli anni successivi. La 6° dieta di Ohsawa che Yugi ci imponeva era argomento comune di riflessione ma anche di insofferenza. Poi il silenzio durato fino al 1989 quando ci rivedemmo nel gruppo che cercava di dare impulso alla neonata Fis. Un obiettivo della Fis era, a quel tempo, lo scambio di insegnanti tra le varie scuole. Invitai a Padova Mimo Boato e Mario Vatrini in occasioni diverse a tenere un seminario ai miei allievi. Furono esperienze molto istruttive e costruttive e, pur nelle differenze di vedute e impostazioni, risultava evidente la competenza di Mimo accompagnata da una sorta di “sciamanica” modalità di trattare i temi e i problemi. La cosa durò poco ma restò in me la sensazione che queste persone fossero molto ricche di esperienza e di passione e che avrei potuto avere con loro scambi molto utili e arricchenti. Poi, in anni successivi, nella seconda metà degli anni ’90, andai io ad assistere ad alcune sue lezioni a Treviso alle quali mi aveva invitato. Altra esperienza importante condita dal post lezione a base di acciughe sott’olio e vino di cui lui andava “matto”. Poi non lo vidi più ma resta in me un ricordo gradevole in cui si mescolava la sua innegabile competenza e creatività, e le acciughe. Lo considero un caposcuola e un maestro di vita per i suoi allievi e un collega la cui memoria sarà sempre viva nel mio cuore. A lui dico “arrivederci”. 56 Shiatsu n ews n. 66 - Giugno 2021
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