Shiatsu News 67 - dicembre 2021

DALLE REGI ON I 63 Shiatsu news n. 67 - Dicembre 2021 provare la meravigliosa sensazione di scivolare sull’acqua e rimanerci a lungo, fino anche a otto ore. Al suo arrivo, l’atleta inizia la preparazione indossando la muta (mezza o intera) o solo il costume (per i più tenaci). Alcuni indossano anche il caschetto. In seguito, l’atleta prende l’attrezzatura del kite e la porta in acqua, in alcuni casi aiutando la persona nelle vicinanze nel fare la stessa operazione. Durante la preparazione saranno dunque trascorsi almeno 10 minuti, se non più: un tempo in cui si sta esposti al vento, che nel giorno della mia gita allo Stagnone di Marsala era molto forte! Durante questa fase, dunque, il vento è penetrato dappertutto all’interno del corpo dell’atleta! Almeno il 95 % degli atleti non fa alcun tipo di riscaldamento prima di entrare in acqua per iniziare la lunga routine di salti con il kite. Con il corpo freddo, dunque, gli atleti entrano in acqua esponendosi per un certo periodo di tempo al vento. Una volta entrati in acqua, iniziano ad andare avanti e indietro a fare dei salti, che danno la meravigliosa sensazione di volare. Fanno questi movimenti per molto tempo, cadendo qualche volta in acqua. Analizzando cosa accade in questo tempo possiamo dire che: l’atleta è rimasto esposto per molte ore al vento, che è penetrato negli spazi corporei non protetti dalla muta; è stato immerso o comunque esposto all’acqua, che penetra spinta anche dal vento; e ha assorbito umidità. Quando si torna a terra, infine, per richiudere l’attrezzatura e avvolgere i cavi che tengono il kite, si rimane fuori dall’acqua per un altro periodo di tempo. Ciò comporta che penetri ancora altro vento su un corpo bagnato e stanco (anche se felice). I fattori climatici coinvolti sono dunque: vento (freddo o caldo), acqua e umidità. Vento, Acqua e Umidità in Medicina Tradizionale Cinese sono fattori che possono diventare patogeni nel caso in cui sono in eccesso e/o penetrano in un corpo in cui l’energia difensiva o weiqi non è sufficientemente forte. Secondo la visione orientale, il nostro corpo è attraversato da canali energetici, di cui i principali sono 12: alcuni si trovano più all’esterno del corpo, altri invece più all’interno. I fattori patogeni entrano nel corpo attraverso la pelle o il naso e la bocca e, se non vengono espulsi, prima vanno al livello della pelle, poi attraversano i muscoli e infine arrivano agli organi. Il Vento esterno causa sintomi e segni che insorgono improvvisamente e cambiano rapidamente. Il Freddo contrae e causa dolore e perdita di liquidi chiari. L’Umidità, invece, invade gradualmente il corpo, causando deiezioni torbide e appiccicose. I due sintomi principali dell’invasione da parte dei fattori patogeni esterni sono la “febbre” e “l’avversione al freddo” i quali compaiono contemporaneamente. L’avversione al freddo avviene sia con il Vento-Freddo sia con il Vento-Calore. Ma molte altre sono le manifestazioni della presenza in eccesso di fattori patogeni esterni, di cui di seguito presento un breve elenco. Vento: avversione al freddo, febbre, gola secca, starnuti, rinorrea, otite, rigidità occipitale, limitazione motoria, contrazione muscolare a esordio improvviso, dolore migrante da un’articolazione all’altra. Freddo: rigidità, contrazione muscolare, brividi, dolori, dolore intenso alle articolazioni, dolore epigastrico e dolore all’addome. Umidità: senso di pesantezza agli arti, dolore muscolare sordo, pesantezza e rigonfiamento, rigonfiamento articolare. Va inoltre aggiunto che più il corpo si stressa durante le ore di sport, più l’energia ( Qi o Ki ), che attraversa i 12 canali energetici, si va indebolendo, dando così la possibilità ai fattori patogeni di penetrare nel corpo con molta facilità, poiché non trovano nessuno ostacolo che li rallenti o blocchi. E allora cosa bisogna fare per evitare che questo si verifichi? Per prima cosa è necessario un riscaldamento di almeno mezz’ora prima di entrare in acqua, molto importante per prevenire eventuali infortuni, oltre alla preparazione atletica di cui si parlava all’inizio dell’articolo. Inoltre, per evitare che l’energia si indebolisca, è buona norma fermarsi ogni ora per poter recuperare e rientrare così con più carica in acqua.

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