DALLE REGI ON I 62 Shiatsu news n. 67 - Dicembre 2021 IL KITESURF E LO SHIATSU Qualche settimana fa, nei primi giorni di autunno, sono stato in uno dei posti della Sicilia più belli e più frequentati dai surfer di tutto il mondo, lo Stagnone di Marsala, dove ho conosciuto molti appassionati di Kitesurf, che sprigionavano energia da tutti i pori, esprimevano entusiasmo, si mostravano complici e molto affiatati. Vedere tanti kite colorati che si mescolavano tra loro tra il mare e il cielo, era uno spettacolo. In generale, come Operatore Shiatsu e preparatore atletico non posso fare a meno di guardare e analizzare con occhio “indiscreto” il comportamento degli atleti e, in questo contesto, ho notato in alcuni atleti diversi particolari che non andrebbero sottovalutati. Ma iniziamo spiegando cosa è il kitesurf… Il Kitesurf è lo sport acquatico dell’estate. Una tavola da surf, un aquilone e via a volare sull’acqua, accompagnati da tanta adrenalina! Il Kitesurf è un ibrido tra surf, windsurf, parapendio e wakeboard e si può praticare dopo aver frequentato un corso base di circa due giorni con istruttori professionisti. Un’attrezzatura da kitesurf completa comprende: il kite (aquilone o ala) completo di barra, linee e leash di sicurezza del kite; una tavola da kitesurf; un trapezio; l’attrezzatura di sicurezza (giubbotto protettivo e/o galleggiante, casco, taglialinee) e per ultimo, ma non meno importante, la muta o lycra, a seconda del clima e della temperatura. Il kitesurf si può praticare anche con venti deboli usando aquiloni di differenti misure. Il kitesurf è una disciplina sportiva e, in quanto tale, ha bisogno di una preparazione atletica anche fuori dall’acqua per evitare potenziali infortuni, soprattutto se si considera che l’attività coinvolge tutta la muscolatura degli arti inferiori e superiori, delle spalle e della colonna vertebrale. Quando si frequenta un corso e si inizia a planare sull’acqua si riesce a gestire questo impegno fisico in maniera relativamente facile. Il problema sorge quando la situazione in acqua richiede un impegno superiore e viene richiesta una capacità fisica notevole, che non appartiene certamente ad un sedentario. Quando è richiesto lo sforzo dell’atleta? Un caso è quello in cui, in caso di presenza di onda, si cade in acqua ed occorre recuperare l’ala e la tavola, spesso difficili da individuare a causa del punto critico di osservazione (al livello dell’acqua) e del moto ondoso. Questa operazione richiede un certo impegno muscolare, specie in condizioni di mare mosso. Un altro caso in cui è richiesto lo sforzo dell’atleta è quando, alla fine di un salto, voluto o meno, il corpo può subire violenti strattoni a carico della muscolatura. Si tratta di ordinaria amministrazione, per un kiter di livello medio o alto, ma cosa accade se il soggetto non ha una opportuna p r e p a r a z i o n e cardiovascolare (fiato) o muscol ar e (mus co l i forti, flessibili e resistenti)? Per rendere più sicura la pratica di uno sport, s p e c i e s e s i parla del Kitesurf, considerato a ragione uno sport estremo, occorre da una par t e r i spe ttare le regole di sicurezza imparate nel corso di base e, dall’altra, preparare in maniera specifica il corpo in modo da renderlo sia più efficiente (aumentando quindi il livello tecnico del praticante), sia maggiormente preparato per la prevenzione degli infortuni. Una preparazione specifica adatta allo sport praticato, infatti, costituisce una vera e propria assicurazione contro gli infortuni. Prevenire è sempre meglio che curare! Tornando alla mia visione da Operatore Shiatsu, è necessario, innanzitutto fare una premessa: lo Shiatsu che io pratico si basa sulla Medicina Tradizionale Cinese ed è dal punto di vista di questa disciplina millenaria applicata nello Shiatsu che desidero far partire la mia riflessione per arrivare a suggerire degli accorgimenti da fare, durante e dopo la pratica del kitesurf, che tengono conto dei principi dello Shiatsu basato sulla MTC. Uno dei tre pilastri su cui si basa la Medicina Tradizionale Cinese è “La Teoria dei Cinque Elementi”. I cinque elementi sono: il Legno, il Fuoco, la Terra, il Metallo e l’Acqua e ad ogni elemento corrisponde un fattore climatico, una stagione, un sapore, un organo, un viscere, ecc. In questo contesto farò riferimento al fattore climatico e alla stagione. All’elemento Legno corrisponde il Vento/Primavera, al Fuoco corrisponde il Calore/Estate, alla Terra corrisponde l’Umidità/ ogni cambio stagione, al Metallo corrisponde la Secchezza/ Autunno e all’Acqua corrisponde il Freddo/Inverno. Il kitesurf è una disciplina che si pratica tutto l’anno in acqua, quindi gli atleti non si fanno mancare nessuno dei cinque fattori climatici, ma soprattutto non manca mai il vento, senza il quale la vela non si muove. La maggior parte dei praticanti, dopo aver percorso tanti km in auto per arrivare sul posto scelto per “surfare” , ha giustamente la voglia immediata di entrare in acqua e di
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