Shiatsu News 67 - dicembre 2021

9 Shiatsu news n. 67 - Dicembre 2021 Francesca Pasta Attilio Somenzi Ascoltare a cuore aperto senza giudizio con comprensione. Sostenere è accoglienza e aiuto. E ancora, “non fare” è permettere l’espressione di sé. La capacità di utilizzare queste qualità da parte dell’operatore offre al ricevente il contatto con una nuova coscienza di sé, l’aumento della propria autostima, la scoperta del proprio valore che porta alla possibilità di migliorare le proprie relazioni con sé e con l’altro contattando nuove risorse di vita. Con queste qualità il ricevente può assumere un ruolo attivo, sentirsi valorizzato e diventare il protagonista della sua guarigione sia essa fisica o psichica o spirituale, cioè il “medico di se stesso”: salutogenesi? Concentrandosi e consapevolizzandosi sui fattori che contribuiscono al proprio benessere anziché sulla malattia. Voglio anche rilevare che l’operatore non deve, non dovrebbe rivestire il ruolo del maestro che sa, che dà, che guarisce in altre parole “mettersi in cattedra” (troppe volte molti di noi cascano in questa trappola), ma essere cosciente della possibilità che ha di crescere e di ricevere a sua volta dal cliente. Non valorizzerebbe né l’altro né se stesso. Nella tradizione orientale si dice che il vero maestro è colui che rende manifesta la bravura dell’allievo e non la sua, che mostra il talento dell’allievo e non la sua conoscenza. Nel Daodejing leggiamo infatti: “il saggio si pone ultimo e diviene primo; si tiene fuori ed è al centro”. Trovo queste parole di grande ispirazione e guida alla migliore relazione tra l’operatore e il ricevente. L’operatore, infatti, non crea dipendenza, non impone nulla ma permette di riconoscere e far emergere ciò che ciascuno ha già dentro di sé. Si affianca con umiltà a un percorso di cambiamento verso uno stato di “salute consapevole”, dove il ricevente diviene protagonista e maestro di sé stesso, della propria vita, della propria salute. In che modo, quindi, può assolvere a questo SHIATSU: L’ARTE DI VALORIZZARE L’ALTRO “ASCOLTARE E SOSTENERE: BASTANO QUESTI DUE VERBI PER DARE UN SENSO E PER DARE UNA RISPOSTA. vita vuole il nostro bene ed è fondamentalmente orientata a produrre ordine e indicare la Via”. Un pensiero saggio, maturo, visionario e coerente, quello di Masunaga, un pensiero in accordo con la filosofia perenne, con la psicologia transpersonale e con la fisica più moderna, un pensiero, oggi più che mai, attuale e capace di rispondere alla richiesta del crescente disagio esistenziale nella nostra moderna società. Di questo malessere si fa carico il corpo con i suoi disequilibri, la mente con le sue disarmonie e lo spirito con il vuoto esistenziale e la mancanza di senso. Nella separazione tra l’uomo e la vita che lo abita, sta la vera fonte delle innumerevoli, diversificate forme di sofferenza che, a tutti i livelli, l’uomo lamenta. Lo Shiatsu lavora per ripristinare l’unità trale diverse parti e sistemi di cui siamo fatti, unità con l’ambiente che ci ospita, unità con la vita, crea relazioni complici, amorevoli e intime, porta armonia sinergica con i semplici, essenziali, potenti intenti della vita con tutto ciò che vive. Valorizzare l’altro significa quindi, in estrema sintesi, offrire con umiltà un servizio all’alterità. Far nascere l’altro a sé stesso, alla capacità di prendersi cura di sé, di vivere con responsabilità, con coraggio e con gioia, con sacralità e con gratitudine la propria vita. Lo shiatsu diventa un’operazione maieutica che crea pazientemente, rispettosamente, silenziosamente, le condizioni affinché l’opera d’arte diventi visibile a sé stessa. delicato quanto importante ruolo? Valorizzare l’altro non può prescindere dalla comprensione e dall’esperienza del valore e delle risorse che sono in ciascuno di noi. In altre parole l’operatore può trasmettere un messaggio di riequilibrio solo essendone testimone, rendendolo, quindi, vivo e reale. CONTR I BUT I CONVEGNO

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