Shiatsu News 64 - aprile 2020
DAL PRES I DENTE 4 Shiatsu news n. 64 - Aprile 2020 C arissime socie, arissimi soci, nei giorni scorsi le comunicazioni che si sono succedute erano dettate dalla necessità di prendere delle decisioni veloci e condividere le disposizioni dei decreti. In maniera rapida, senza certezze, con la consapevolezza che qualsiasi provvedimento preso sarebbe stato opinabile. Prima la difficile scelta del rinvio del Convegno, in una fase ancora non chiara su quale potesse essere l’evoluzione del COVID 19, ma abbiamo preferito da subito e per senso di responsabilità, tutelare i soci e i relatori, tutti stranieri, e salvaguardare lo svolgimento di un Convegno che è sempre stato caratterizzato dalla serenità di momenti che non avremmo potuto garantire. La necessità di darvi informazioni, aiutarvi a decidere cosa dover fare o non fare, chiudere gli studi, lasciarli aperti, continuare le lezioni, sospenderle, con decreti che non ci davano delle indicazioni precise, e non poteva essere diversamente. Ha prevalso in queste comunicazioni l’aspetto formale che comunque aveva il compito di responsabilizzarci tutti e non aspettare che qualcuno decidesse per noi e subito dopo il consigliare il da farsi. Ma sentivo mancava qualcosa, qualcosa di diverso che appartiene a noi professionisti dello shiatsu. Ma c’è un tempo per ogni cosa, e quello era il tempo della informazione fredda. Ora è il tempo di accompagnarla anche con il calore del cuore. C’era però una consapevolezza, ed era quella che non si era soli in queste scelte, il direttivo, la segreteria hanno supportato e sostenuto queste decisioni... e poi VOI , sì VOI , con le vostre mail, telefonate , messaggi con diverse modalità. Suggerimenti, critiche, timori, sollecitazioni, pressioni, paure, incoraggiamenti, e quanto altro. Eravamo e siamo tanti, diversi, ma tutti innamorati del nostro lavoro e della sua ricchezza di valori e di principi: lo SHIATSU. E allora mi sono sentito in una COMUNITÀ, perché è ciò che siamo. Sto parlando ora abbandonando quel linguaggio “burocratico” che era doveroso in quei momenti, e voglio comunicare con voi con una modalità diversa, più vicina al nostro mondo. Proprio ora che non possiamo prenderci cura dei nostri riceventi, fare lezione con i nostri allievi, sentirci vicini è ancora più importante. Il silenzio dei nostri studi e delle nostre aule, è un silenzio assordante...non mi piace, eppure noi del silenzio ne facciamo un’arte e rivoglio quel silenzio, quel silenzio che nella stanza del trattamento rende il nostro lavoro unico. E allora cosa possiamo fare ora, in attesa di un domani, spero vicino, in cui riprenderemo le nostre attività. Intanto ci abbracciamo virtualmente con tutti i meridiani, così come mi ha scritto Francesco, un mio ricevente. Arricchiamo questi momenti con la “bellezza” del nostro shiatsu, lanciamo un contagio diverso... contagiamo gli altri con la “bellezza” . Stiamo vicini ai nostri riceventi, ai nostri allievi con iniziative che possano diffondere il nostro shiatsu e la filosofia che lo sostiene, con racconti, video, immagini, commenti. Io inizio con ” La grande onda di Kanagawa” di Hokusai. In questi giorni questa immagine mi è tornata spesso in mente. Eravamo in un mare in tempesta e la nave FISieo incontrava IO RESTO A CASA NON STO FERMO E PRESTO RIPARTO
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