Shiatsu News 62 - marzo aprile 2019
ERBE SPONTANEE ERBE SPONTANEE PIANTAGGINE CHE QIAN ZI di Giovanni Guarini- Germana Scafetta U n nome vago, che richiama genericamente ad una pianta, ad un erba, anonima, piantaggine, umile come la “pianta del piede” alla quale per somiglianza deve il nome. Eppure poche piante hanno un potere taumaturgico equiparabile a quello della Plantago Major o della Plantago Lanceolata. Lanceolata perché, specie nelle varietà selvati- che che si trovano in Italia, la punta della foglia assomiglia ad una lancia. Questa nobile pianta ha goduto di grossa considerazione in tutti i continenti, non solo in quello euroasiatico da cui origina. Ancora oggi è usata tantissimo nelle tradizioni erboristiche sud-americane, pur essendo questa un’erba introdotta dai coloni europei. La pianta era chiamata da- gli Indiani d’America “orma di uomo bianco” perché la sua diffusione accompagnava l’avanzata dell’uomo bianco in America del nord. La piantaggine è eccellente sia per usi topici che per usi interni, se ne adoperano tutte le parti, le foglie, gli steli, i fiori, i semi e le radici, è un ottimo alimento e una medicina ad ampio raggio d’azione. In Occidente è stata usata per le irritazioni della pelle, le punture velenose, la tosse, la diarrea e come antiemorra- gico. Quest’ultima proprietà è una delle più eclatanti, infatti basta applicare una foglia stropicciata su una ferita san- guinante per notare dopo pochi minuti che il sanguinamen- to si è arrestato e che la pelle ha già iniziato il suo processo di guarigione. Oggi sappiamo che questa caratteristica è dovuta al potere degli iridoidi contenuti sotto forma di gli- cosidi, i quali, oltre ad avere un potere antinfiammatorio simile ai FANS, sono antagonisti delle prostaglandine che, oltre ad essere coinvolte nei processi infiammatori, sono dei vasodilatatori e quindi, favoriscono il sanguinamento. Il contenuto di allantoina dal canto suo stimola la guarigione delle ferite accelerando la rigenerazione cellulare. È una pianta che stimola la disintossicazione del fegato, aiuta ad eliminare gli acidi urici e per questo, oltre che tro- vare impiego nei casi di disturbi urinari, porta sollievo a chi soffre di gotta, dovuta appunto alle cristallizzazioni di acidi urici che si accumulano nelle articolazioni e che come, aghi taglienti, provocano dolore cronico. La presenza di tannini e mucillagini la rende utile in caso di emorroidi e perdite vaginali, ma anche per calmare il tratto digerente in generale. In laboratorio sono stati osservati potenti effetti antibatterici dovuti al suo glicoside aucu- bina, per esempio sulla Salmonella enterica, causa delle febbre tifoide, sulla Shigella dysenteriae e sullo Staphylo- coccus aureus, causa di infezioni suppurative a carico del sistema nervoso, della pelle, delle ossa, dell’apparato respi- ratorio e urinario. Per i suddetti motivi trova impiego in tante sindromi dell’ap- parato urinario, dalla cistite alla pollachiuria (eccessiva fre- quenza della minzione) e si dimostra eccellente come trat- tamento topico di varie condizioni della pelle e della bocca, come le afte e le gengive infiammate. Una nota interessante che differenzia la piantaggine dalle altre piante utili per la pelle è il suo potere di espellere, per esempio, una spina che si è conficcata bene dentro la pelle o l’aculeo di un ape a seguito di una puntura. IL CHE QIAN ZI La medicina tradizionale cinese prende in considerazione soprattutto i semi della piantaggine, i quali hanno una natu- ra energetica fredda e un sapore dolce. Il sapore secondo la teoria dei “cinque elementi” determina l’azione di un ali- mento sul corpo. Il sapore dolce ha una tendenza energeti- ca a rallentare e disintossicare, inoltre ha un effetto tonico in quanto nutre il Qi e il Sangue Xue . Il sapore indica anche gli organi che ne sono influenzati e infatti il Che Qian Zi ha un tropismo sui meridiani di Vescica , Reni , Polmoni e Fe- gato . Espelle l’umidità, regola i liquidi, abbassa lo Yang. Per queste sue caratteristiche energetiche trova impiego nelle sindromi Lin come l’urinazione frequente, soprattutto se dovute a Calore Umido, calma la diarrea muovendo liquidi dalle feci alla vescica, espelle il flegma e i catarri, dissolve il calore nei polmoni . La sua azione detossificante la rende utile per le sindromi dovute al Calore di Fegato, per cui chiarifica gli occhi ed è efficace contro la cataratta. Viene adoperata anche in caso di edemi e disfunzioni sessuali. Shiatsu n.62 - Marzo 2019 38
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