Shiatsu News 62 - marzo aprile 2019
SH I ATSU E . . . Hachiriki CENTRATURA E DISCIPLINA EVOLUTIVA PER L’OPERATORE SHIATSU N el 2009 a Castel Fusano (Rm) si è tenuto il Convegno Nazionale della F.I.S. “Shiatsu Oggi, Esperienze in un Confronto Internazionale” . Il convegno presentava una caratteristica unica. Per la prima volta si riunivano nello stesso evento in Europa, insegnanti del Japan Shiatsu College (Namikoshi) e insegnanti come Endo e Kishi di derivazione Masunaga. Erano presenti come relatori anche numerosi insegnanti ed operatori di diversi paesi europei come Rape- necker, Andrews, Edward, Copers e altri italiani, tra i quali pure io. Se avete partecipato ad un convegno FIS/FISIEO, sapete che al mattino si inizia con pratiche utili per l’operatore che van- no dal Qi Gong allo Yoga, dal Do In alla meditazione. Potete immaginare la mia sorpresa quando il compianto Akinobu Kishi mi avvicinò e con il suo sorriso ironico e accattivante mi chiese “e tu domani mattina perché non fai Waraku?” Grazie a lui, durante un viaggio in Giappone, quattro anni prima avevo conosciuto presso la Scuola Shinto Oomoto, il fondatore del Waraku, Maeda Hiramasa. Kishi sapeva che, da allora, stavo praticando Waraku sotto la guida di Maeda. Egli, infatti, aveva iniziato a venire regolarmente in Europa dopo il primo seminario organizzato in Italia. La domanda che Kishi mi aveva posto, fatta con la tipica cortesia giapponese, nascondeva però una sottile sfida. Io, infatti, non avevo mai praticato Waraku davanti a dei giapponesi conducendo un gruppo, perciò rimasi interdetto e anche intimorito. Ma non potevo rifiutare. Avrei offeso prima che Kishi, il mio maestro Maeda. Perciò da incosciente quale sono accettai e il sorriso di Kishi si allargò. Così, risolti alcuni passaggi organizzativi poiché questa pratica non era prevista nel programma, il mattino dopo trovai la delegazione del J.S.C. al completo, Aki- nobu e Kioko Kishi, Shigeru Onoda e numerosi altri shiatsuka italiani e non a praticare l’Hachiriki del Waraku sotto la mia guida. Sembrava che il mondo si fosse ribaltato: un’antica pratica della tradizione giapponese si teneva in Europa con- dotta da un italiano che la mostrava ad un gruppo di giap- ponesi. Kishi, con il suo spirito ribelle ed iconoclasta, se la godeva alla grande, io un po’ meno. Pur non avendo fatto paracadutismo, sfoggiai uno spirito degno di un lancio in ca- duta libera: mi buttai. Non ho ricordi chiari dell’evento. Quel- lo che ricordo con precisione è, alla fine, la processione dei giapponesi che venivano a ringraziarmi con un’ordinata fila iniziata da Kishi e conclusa da Onoda, il quale mi chiese di poter scrivere a Maeda per informarsi riguardo al Waraku e per sottolineare quanto fosse importante formare la “pan- cia” (Hara). Se ho descritto tutto questo è perché in quella occasione ho avuto la conferma di quanto giusta fosse stata la mia intu- izione sull’importanza per l’Operatore Shiatsu di conoscere una disciplina come il Waraku, anche solo nella forma base dell’Hachiriki. Hachiriki è la prima forma del Waraku, disciplina che nasce dalla sapienza antica del Kotodama, il cuore dello Shinto giapponese. Kotodama significa “suono dello spirito” o “spi- rito del suono” e si rifà alla energia creatrice delle matrici sonore primigenie. Hachiriki significa “otto forze/poteri” e manifesta nel movi- mento i suoni del Kotodama. Il Waraku è stato diffuso per la HO INIZIATO A PRATICARE LO SHIATSU COME PROFESSIONE NEL 1984. FIN DA SUBITO MI È STATO CHIARA LA NECESSITÀ DI MANTENERE BILANCIATE LE CONDIZIONI DI CORPO, MENTE E SPIRITO .QUESTOPERESSERED’AIUTOAL RICEVENTE E, CONTEMPORANEAMENTE, A SÉ STESSI. UNO DEGLI STRUMENTI PIÙ EFFICACI E COMPLETI SCOPERTI NELLA MIA RICERCA, PROVIENE DAL WARAKU ; IL SUO NOME È HACHIRIKI . IN QUESTO ARTICOLO SI TROVA UNA SPIEGAZIONE DI COSA SI TRATTI E COME SIA UTILE. Shiatsu n.62 - Marzo 2019 26 di Aldo Ricciotti
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODk0MDk=