Shiatsu News 59 - marzo 2018
41 n. 59 - Marzo 2018 l ’ort ica Controindicazioni L’assunzione dell’ortica è sconsigliata durante la gravidanza ed in concomitanza con farmaci diuretici, e proprio a causa della sua azione diuretica, deve essere usata sotto il control- lo del medico nei casi di insufficienza renale o scompenso cardiaco. La tintura madre di ortica La tintura madre di ortica è una preparazione ottenuta dalla radice fresca per macerazione a freddo in solvente idroalcolico, viene utilizzata per depurare l’organismo, stimolare la diuresi ed eliminare i liquidi in eccesso. Inoltre fortifi- ca e remineralizza l’organismo, eliminando la sensazione di stanchezza. Si può utilizzare per la cura della gotta, tratta la febbre da fieno e i sintomi di allergie stagio- nali. Il dosaggio della tintura madre dovrebbe essere deciso dal un medico ed è sconsigliabi- le fare la tintura in casa se non si possiedono strumenti per misurare il contenuto di principi attivi. La tisana all’ortica È bene raccogliere le foglie più tenere con at- tenzione, preferibilmente nel periodo della fio- ritura, utilizzando un paio di guanti di plastica. Esistono due tipi di ortica ugualmente valide per preparare la tisana: l’urtica urens, che ha foglie più tonde, chiare ed è più bassa, e l’ur- tica dioica, che ha foglie più aguzze ed è più alta e scura. La dose per una tisana è di tre o quattro foglie se le si usano fresche: basta versare una taz- za di acqua bollente sulle foglie e lasciarle in infusione per cinque minuti. Nel caso si usino foglie secche, si mettano un paio di cucchia- ini di erba secca per ogni tazza, lasciando in infusione con acqua bollente per una decina di minuti. È sconsigliabile far bollire la tisana per evitare che la pianta perda parte delle sue proprietà curative. Risotto con ortica e taleggio (per due porzioni) Saltare in padella a fuoco medio-forte una ci- polla media, con due cucchiai di olio EVO. Appena la cipolla comincia ad imbiondire, ag- giungere tre manciate di riso Vialone Nano o Basmati. Saltare in continuazione e tostare il riso finché cambia il colore da traslucido ad opaco, quindi aggiungere vino bianco o rosato fino a coprire completamente il riso, abbassa- re la fiamma ed aspettare, mescolando, che il vino evapori completamente. Aggiungere del brodo bollente, un mestolo per volta, alzare il fuoco al massimo e far saltare il riso quanto più ci si riesce; la tecnica storica del risotto prevede che lo chef faccia saltare il riso almeno per mezzo metro fuori dalla pa- della e lo faccia ricadere fragorosamente sul fondo (della padella!), questo movimento cre- erà la cremina finale che altrimenti deve es- sere sostituita da panna o mascarpone (?!). Aggiungere un nuovo mestolo di brodo quando il risotto ne è quasi a secco, e cosí portare a cottura. Quando il riso è quasi completamente cotto (se si vuole minimizzare il rallentamento in- testinale tipico dei carboidrati “dolci” non bi- sogna cuocerlo completamente) aggiungere un tocco di burro o di olio EVO, una manciata abbondante di ortica ed emulsionare saltando con vigore, aggiungere un po’ di brodo se l’e- mulsione appare oleosa. Spegnere la fiamma, aspettare un paio di mi- nuti ed aggiungere due cucchiai di taleggio insieme ad una generosa spolverata di pepe. Gustare insieme ad un Lambrusco ruspante, ad un Refosco dal Peduncolo Rosso legger- mente raffreddato o ad un Pinot Nero. Nota: la legge raccomanda di ricordare che le suddette affermazioni sono pura- mente discorsive e non intendono esse- re indicazioni terapeutiche, per le quali è sempre bene consultare un bravo medico. Bibliografia: Alimentazione taoista in medicina cinese, F. Bottalo A. Aiuto, Xenia 2015 Fondamenti di medicina tradizionale cinese, F.Bottalo R. Brotzu, Xenia 1999 Natural Medicines Comprehensive Database, Web MD Hildegard Medizin Praxis, Hilegard von Bilden, Pattloch Verlag, Augsburg 1990 Libercolo delle erbe spontanee, G.Guarini C.Nicholson, Lu Zu Wow 2016 Piante Selvatiche, riconoscimento e uso, R.C. Gamacco, Demetra 1995.
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