Shiatsu News 59 - marzo 2018

40 n. 59 - Marzo 2018 erbe spontanee Utilizzo e benefici Consumare ortica aiuta ad eliminare le scorie e i residui acidi del metabolismo, ha un effetto diuretico e viene quindi considerata molto de- purativa. È un astringente, antidiabetico, an- tireumatico e stimola la produzione del latte. La sua azione nei confronti dei metaboliti acidi la rende preziosa nel trattamento di sindromi come la gotta, le affezioni reumatiche, l’artri- te, i calcoli renali e la renella, ma anche l’i- perglicemia e la cistite. In generale l’ortica è molto utile quando occorre stimolare un’azio- ne disintossicante. La studiosa naturopata tedesca Ildegarda Von Bingen consigliava di usare l’ortica come con- torno nelle pietanze a base di carne o carboi- drati: “… quando è fresca e appena cresciu- ta dalla terra, se viene cotta è utile per i cibi dell’uomo, poiché purifica lo stomaco…”. Nella farmacopea occidentale era usata già da Plinio il Vecchio e Ippocrate come rime- dio a svariate sindromi, dalle riniti allergiche alle infezioni urinarie, dalla forfora all’asma. È anche espettorante, riduce le infiammazioni, cicatrizza e stimola le mestruazioni. Una delle ultime sue potenzialità scoperte dalla medici- na occidentale è quella di essere terapeutica nei casi di ipertrofia prostatica benigna. Per la sua qualità di tonico astringente si usa nella cosmesi naturale come antirughe, ma anche per alleviare le borse agli occhi e le emorroidi. Nel medioevo si usavano fasci di ortica per flagellare le parti colpite dai dolori reumatici perché il veleno della pianta stimolasse azioni benefiche. In passato è stata usata come integratore alimentare prima, durante e dopo la gravidan- za. I Celti la ritenevano afrodisiaca e in molti ancora oggi credono che stimoli la fertilità, aiu- ta sia il feto che la madre a mantenere valori ottimali di alcuni minerali e vitamine, previene crampi e spasmi, e il contenuto di vitamina K diminuisce la possibilità di un’emorragia dopo il parto. E dopo aiuta a produrre più latte… D’altra parte, l’assunzione dell’ortica è scon- sigliata durante la gravidanza perché stimola la motilità dell’utero, aumentando il rischio di complicazioni. Oggi il macerato di ortica ha anche trovato ampissimo uso nell’agricoltura biologica, come repellente per i parassiti, come ricco concime e stimolante delle difese naturali della pianta contro attacchi fungini come l’oidio e la pere- nospora. Il QIAN MA Per la Medicina Cinese Qian Ma aiuta il corpo a produrre Sangue e ad eliminare tossine grazie alla sua azione su Milza-Pancreas. Facilita la trasformazione dei nutrimenti in gu qi, ying qi e Xue, stimola i processi digestivi e di assimi- lazione, e possiede anche qualità diuretiche. Disperde il vento, calma il meridiano di Fegato e il sistema nervoso. Le due specie delle circa 500 nella famiglia delle ortiche che vengono usate dai cinesi sono l’Urtica cannabina L. e l’U. angustifolia, in oc- cidente invece usiamo l’Urtica dioica L. e U. urens L.. Pare che le proprietà terapeutiche siano le stesse ma l’utilizzo da parte degli orientali si avvale, più che delle proprietà diuretiche, del suo potere di espellere il vento-umido e smuo- vere le stasi di Xue. Secondo lo Zhong Yao Da Ci Dian, la radice Qian Ma Gen ha sapore amaro e acre, e natura tiepida, mentre la parte aerea della pianta ha natura fredda. Altre fonti definiscono il sapore salato, dolce e piccante e la natura di tutta la pianta tiepida. La qualità del sapore amaro è quella di “pro- sciugare, seccare, eliminare i liquidi e stimo- lare la detossicazione, caratteristiche tipiche dell’ortica. La sua natura, se considerata fred- da, potrebbe essere un problema nel caso di aggressioni da vento freddo e soprattutto umi- do, per cui va usata con attenzione nel caso di sindromi di stasi di qi dovute a deficit di yang e quando sono presenti deficienze di Stoma- co e Milza. In questi casi è meglio intervenire con un metodo di cottura “riscaldante”, quale la frittura, oppure saltandola in padella, meto- do che oltre ad aggiungere una considerevole dose di “fuoco” per un tempo breve abbastan- za da non danneggiare le sostanze nutritive, imprime nell’alimento l’energia del movimen- to. Alcune fonti sottolineano l’alto contenuto di principi attivi del Qian Ma, definendola una pianta tossica. In effetti sono riportati sintomi da sovraddosaggio come vomito, crampi, pal- pitazioni e capogiri. Questi sintomi appaiono quando si supera la dose consigliata di 15-30 grammi, ma si può rimediare riequilibrando con del succo di zenzero fresco zuccherato.

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