Shiatsu News 59 - marzo 2018

27 n. 59 - Marzo 2018 feng shui In questo caso, bisogna inoltre potenziare in tutta la casa il tipo di energia associata al numero 4, che è quella dell’Elemento Albero, con piccoli accorgimenti che la rafforzano, come ad esempio: inserire delle piante, utilizzare mobilio in legno, scegliere colori, ten- daggi e tessuti di tonalità verde, appendere alle pareti quadri o poster di piante, boschi o foreste e così via. Naturalmente se la zona carente fosse un’altra, per intervenire biso- gnerebbe tener conto delle caratteristiche specifiche del numero, del Trigramma e dell’E- lemento specifico di quella zona. Rendere vitali tutte le nove aree della propria casa consente di realizzare le Otto Felicità che, secondo la mentalità popolare cinese, rendono la vita piena e soddisfacente: 1. Raggiungere il successo professionale 2. Essere felici nella vita coniugale 3. Godere di buona salute e vivere a lungo 4. Conseguire la prosperità 5. (vuoto) 6. Ottenere la stima ed il sostegno di persone influenti 7. Avere una prole numerosa 8. Riuscire negli studi ed acquisire saggezza 9. Vedere riconosciuti i propri meriti In questo elenco ciascuna “felicità” è associata al numero corrispondente del quadrato magico, ma rimane la questione della posizione centrale, la numero 5. Il “centro vuoto” rappresenta il legame con la sorgente dell’energia vitale, con il Cielo Anteriore. Nel mezzo di obiettivi di vita così prosaicamente concreti deve rimanere una possibilità di apertura all’ineffabile ed all’indeterminato. L’energia deve poter circolare affinché la sana concretezza non si trasformi in bieca grettezza. “Nel vuoto sta il senso dell’uso” recita il Tao Te Ching: Trenta raggi si uniscono in un solo mozzo e nel suo non-essere si ha l’utilità del carro, s’impasta l’argilla per fare un vaso e nel suo non-essere si ha l’utilità del vaso, s’aprono porte e finestre per fare una casa e nel suo non-essere si ha l’utilità della casa. Perciò l’essere costituisce l’oggetto e il non-essere costituisce l’utilità. (Tao Te Ching, XI “L’utilità del non-essere”) Il centro è “vuoto”, “non agisce”, ma definisce la struttura entro la quale tutti gli attori possono cooperare e muoversi armoniosamente. È il ”centro di gravità permanente” della casa. NOTE [1] Calcolando l’anteriore dell’anteriore e così via si ottiene una sequenza ripetitiva di Esagrammi che è la seguente: 59, 45, 48, 19, 59, … Gli Esagrammi 59 e 45 condividono nella sentenza la frase “il re si avvicina al suo tempio”, ma è inte- ressante notare che in tutti questi Esagrammi compare (e solo in questi) la funzione sacrale del re come collegamento fra Cielo e Terra: • 19.5 – Alla linea sovrana il grande principe sta diventando saggio e si avvia a diventare un “antico re”. • 48.3 – Alla linea della difficoltà il re deve imparare a collegarsi alla fonte originaria dell’energia vitale scegliendo il tempo ed il luogo adatti. • 45.0 – Il re officia il rito nel tempio ed il popolo si raccoglie intorno a lui. • 59.0 – Al tempo della dispersione il rito officiato dal re dimostra la sua utilità nel mantenere il popolo unito ed impedire la disgregazione sociale.

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