Shiatsu News 61 - dicembre 2018 - gennaio 2019
5 n. 61 - Dicembre 2018 dal Pres idente Si è trattato di un importante traguardo, che rimane tuttora un riferimento per i nostri professionisti che volessero approfondire la storia, la filosofia e l’evidenza sperimentale di specifiche discipline corporee e comprenderne il paradigma scientifico. Possiamo dire che una trasformazione profonda sta avvenendo nel mondo dei sistemi di cura. Siamo perciò di fronte ad una scelta: o aspettare e vedere cosa succede dall’esterno, o entrare a far parte del cambiamento sostenendolo in prima persona. Noi come FISieo crediamo che la seconda opzione rappresenti al meglio la nostra filosofia. La strada del progresso è quella da seguire e già da tempo siamo impegnati su questo fronte. Le iniziative che portiamo avanti ormai da anni sono rivolte a creare un forum di incontro e collaborazione tra professionisti di varie aree che si occupano della persona nel suo intero processo di riequilibrio energetico. Tracciare e definire un profilo chiaro di ciò che siamo e di ciò che offriamo ai nostri utenti è la nostra scommessa. Un punto da cui partire è la definizione di salute proposta dall’OMS nella conferenza di Alma ATA (1978) che afferma che la salute va intesa come uno “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, e non come semplice assenza di malattia”. La FISieo ha ben chiara la necessità di lavorare in questo campo e ha proposto una ricerca al Professor Marco Ingrosso (Docente di Sociologia della Salute presso l’Università di Ferrara) e ai suoi collaboratori, che hanno trovato compimento nel libro: “L’operatore shiatsu in Italia” di Ingrosso - Paolucci, che ci aiuta a capire quale percorso di professionalizzazione di operatori e insegnanti dobbiamo sviluppare. Il Professor Ingrosso ha relazionato in più occasioni tra cui il nostro ultimo Convegno. Questo lavoro è anche in sintonia con la legge 14 /2013 che ha previsto un primo quadro di riferimento per le attività lavorative non disciplinate da specifiche norme ordinistiche. In riferimento a questa legge vorrei portare l’attenzione sull’articolo 2, perché delinea il ruolo fondamentale delle Associazioni professionali come la FISieo, “con il fine di valorizzare le competenze degli associati e garantire il rispetto delle regole deontologiche...”. È importante ricordare in questa sede i motivi che ci hanno portato a commissionare tale ricerca al gruppo di lavoro del professor Ingrosso, essendo una parte fondamentale del programma che ho proposto ai soci. Riteniamo sia prioritario contribuire a sviluppare un’autonoma e caratterizzata identità professionale dell’operatore shiatsu. Bisogna continuare a lavorare per la legittimazione professionale e il riconoscimento sociale della nostra professione definendone le caratteristiche distintive. Altra area di azione è lo sviluppo e il riconoscimento dello Shiatsu e dei nostri operatori nello specifico, all’interno di ambienti e sistemi che si occupano di educazione e promozione della salute, della cura di sé e della cultura del benessere. Non meno importante è ricercare le prospettive di impiego dell’operatore shiatsu a livello nazionale e comunitario e sarà decisivo per l’affermazione della nostra disciplina contribuire alla crescita della FISieo e delle Scuole di formazione attestate. Fondamentale, per la realizzazione di questo disegno, sarà la riuscita della nuova struttura organizzativa della FISieo, il Comitato Scientifico Tecnico(CST). Esso si occupa, nelle sue tre aree, del progetto “La scienza dello shiatsu” , che nasce per facilitare lo sviluppo della proposta culturale che il direttivo pone come essenziale per la Federazione nei prossimi anni, anche dopo aver recepito le richieste dei soci. Ciò che ci ha spinto a sviluppare “La scienza dello shiatsu” è l’esigenza di arricchire la professionalità degli operatori. Lavorare sull’identità professionale è una prerogativa fondamentale del nostro lavoro federativo. Punto essenziale è sviluppare nei professionisti una maggiore capacità di comunicazione, soprattutto nell’ottica di poter spiegare in cosa consista il proprio lavoro. Il nostro obiettivo è migliorare la comunicazione tramite l’elaborazione di materiale teorico, partecipando alle ricerche nel campo delle neuroscienze, mantenendo le nostre caratteristiche di disciplina autonoma. All’interno di una nuova programmazione delle relazioni di cura, assumono un ruolo rilevante quegli interventi salutogenetici che sono capaci di sostenere il soggetto in un atto di riequilibrio
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