Shiatsu News 61 - dicembre 2018 - gennaio 2019
ERBE SPONTANEE l’Artemisia Qing-Hao di Giovanni Guarini e Germana Scafetta L ’artemisia è una di quelle erbe che nei millenni ha conosciuto fama e oblio a fasi alterne, almeno in Europa. Questo cespuglio erboso, che cresce anche spontaneamente in tutta Italia fa parte della famiglia delle Asteracee e comprende specie con proprietà diverse ma sempre interessanti. In Europa con l’Artemisia absinthium, si confezionava un liquore molto aromatico che all’inizio del secolo scorso fu bandito per le sue proprietà allucinogene, salvo poi essere riammesso con un contenuto di principio attivo inferiore. Tutte le varietà sono molto profumate, ricche di olii essenziali e terpeni, specialmente nelle sommità fiorite, motivo per cui questa pianta ha trovato sempre impiego in rituali sacri e di purificazione. I principi attivi sono presenti soprattutto nelle foglie, negli steli e nelle sommità fiorite della pianta, e sono tujone, absintina, anabsintina, artabsina, anabsina e anabsinina. Negli ultimi anni l’Artemisia annua è ritornata all’attenzione del grande pubblico per le sue presunte capacità di sconfiggere il cancro in pochissime ore, ma in realtà questo miracoloso effetto è stato osservato solo in vitro e su cellule isolate, e ad oggi non ci sono studi scientifici che testino sull’uomo sia l’efficacia che la tossicità. La sua efficacia contro patologie come la malaria invece è stata ampiamente dimostrata, tanto che l’OMS ha valutato negli anni ’80 di usarla per la cura e la prevenzione su larga scala nei paesi in via di sviluppo. Altre patologie per cui si è dimostrata efficace comprendono infezioni batteriche e fungine, l’asma, lo stress ossidativo e le malattie cardivascolari di natura aterogena (arteriosclerosi). Ha dimostrato notevoli capacità antiossidanti e pare che sia un eccellente immunoregolatore, è antisettica, carminativa (riduce i gas intestinali), diaforetica (agevola la sudorazione), emmenagoga (regola il flusso mestruale), digestiva e antispasmodica. Le foglie e le infiorescenze vengono utilizzate in decotto come tonico, aperitivo, digestivo, vermifugo. Per lavaggi esterni è utile come antisettico e vulnerario. Oltre che nell’erboristeria le proprietà di questa pianta la rendono preziosa anche nel giardino, dove tiene lontani gli animali e gli insetti tra cui le farfalle cavolaie, le lumache, gli afidi e le formiche. Ma non è una buona pianta da associare alla coltivazione di piselli e fagioli. IL QING HAO In Cina l’artemisia viene usata per la moxibustione, sia sottoforma di “lana” che arrotolata in sigari, probabilmente perché bruciando sviluppa un calore che non solo è 46 n. 61 - Dicembre 2018 erbe spontanee
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODk0MDk=