Shiatsu News 61 - dicembre 2018 - gennaio 2019

18 n. 61 - Dicembre 2018 ident i tà e prospet t ive C ome noto a molti lettori di Shiatsu News , la Fisieo ha commissionato al Laboratorio Paracelso - Studi sociali sulla salute e a cura dell’Università di Ferrara una ricerca su “Iden- tità e prospettive dell’operatore shiatsu in Italia” . I risultati di tale ricerca sono stati pubblicati dall’e- ditrice Aracne (M. Ingrosso e P. Pierucci, L’Ope- ratore Shiatsu in Italia . Identità e professionalità, Roma, 2018) e presentati al XXIX Convegno Na- zionale tenuto a Sacrofano (Roma) dal 13 al 15 aprile scorsi. Tale ricerca rappresenta un importante passaggio di riflessione e progettazione della presenza dello shiatsu nel contesto italiano e, come è stato detto da autorevoli esponenti Fisieo, dovrebbe entrare a far parte della cultura condivisa del mondo shiatsu e della formazione dei nuovi operatori. Dando, quindi, per almeno parzialmente conosciuti (o co- noscibili attraverso almeno la sintesi del volume stesso) i “dati” della ricerca, è importante ragiona- re sulle indicazioni più rilevanti che sono emerse dallo studio. In primo luogo, l’esame della condizione di vita degli operatori ha evidenziato diverse situazioni in- termedie fra un’operatività a tempo pieno o una a tempo parziale. L’autosufficienza economica e la centralità dell’identità di praticante shiatsu sono obiettivi che molti si pongono, in diversi momenti della vita, ma che non per tutti sono facili da rag- giungere. Sul piano generale, ossia dell’affermarsi di Marco Ingrosso dello shiatsu fra le professioni di cura disponibili in tutto il territorio italiano, è chiaro che la presenza di un “ceto” di operatori che lavora a tempo pieno ed è interessato alla crescita della disciplina costi- tuisce una condizione necessaria e favorente mol- to rilevante. A tale condizione si avvicinano mag- giormente gli operatori-insegnanti mentre cresce la figura emergente dell’operatore-imprenditore che riesce a proporre una serie di pratiche e me- todi integrati di benessere in stretta sinergia col proprio territorio. La prospettiva potrebbe essere, quindi, quella di puntare su una nuova leva giova- nile capace di sintonizzarsi con nuove fasce sociali e di installarsi in territori ancora poco coperti dalla pratica shiatsu. Alla formazione tecnica – basilare e indispensabile – va, quindi, affiancata una for- mazione socio-economico-comunicativa adeguata ad avviare progetti attivi di incontro del pubblico dei possibili interlocutori del metodo shiatsu. Il cammino di professionalizzazione (ossia di approfondimento, riconoscimento e legittimazio- ne della pratica shiatsu) ha dato finora frutti si- gnificativi e riconoscibili. L’approvazione della L. 4/2013 ha segnato un confine simbolico e prati- co che gran parte degli operatori ha percepito e riconosciuto (meno il pubblico). In questo senso, il percorso della professionalizzazione è avviato e irreversibile, ma restano ancora molte incertezze e resistenze sia interne che esterne rispetto agli indirizzi che tale strada possa prendere. La caren- za di un quadro regolamentare e di una visione d’insieme in Italia su questi temi certo non aiuta! Alcune delle resistenze dipendono dal timore di una omogeneizzazione ai canoni prettamente tec- nicisti e economicisti con cui vengono oggi gestite molte professioni, perdendo quegli aspetti etico- estetici che motivano molti praticanti a far diven- tare lo shiatsu non solo una scelta di lavoro ma di vita e di valore. Tale rischio va senz’altro conside- rato e affrontato trovando opportune mediazioni e motivazioni, ossia sviluppando più sapere e più relazioni con gli interlocutori. In altri termini, ad una presunta purezza originaria e incontaminata, ma spesso sterile e autoreferente, va contrappo- sto un complesso di “ragioni” (non solo di utilità, ma piuttosto “del cuore”) che portino a sviluppare una identità e caratterizzazione altrettanto coin- IDENTITÀ E PROSPETTIVE DELL’OPERATORE SHIATSU: indicazioni emergenti da una ricerca

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