Shiatsu News 53 settembre 2016
23 n. 53 - Settembre 2016 intervi ste Di tutti questi temi abbiamo parlato con il Maestro. /HL q XQ PLVVLRQDULR GHOOD PHGLWD]LRQH 1HL VXRL OL- EUL OD PHWWH DOOD SRUWDWD GL WXWWL GL FKL YXRO IDUOD GL FKL QRQ YXROH GL FKL QRQ KD WHPSR GL FKL WURYD VFXVH GL RJQL JHQHUH HFFHWHUD 3HU- FKp" «Sì, l’impegno che sento nel mio cuore è di aiutare tutti gli esseri a vivere una vita miglio- re. Come esseri umani abbiamo migliorato tante cose, ma nel PRQGR F¶q DQFRUD WDQWD VRϑH- renza e penso sia un impegno di tutti cercare di apportare un contributo per eliminarla o al- meno alleggerirla. Non ci sono scuse, noi tutti respiriamo, mangiamo, camminiamo, la- voriamo o stiamo con amici. Si tratta di trasformare ogni sem- plice nostro vivere in consape- volezza del viverlo, e questo è possibile per tutti, non richiede un’altra cosa da fare in più nel- la giornata, ma solo una mo- dalità un po’ più attenta. Dob- biamo incominciare da noi per migliorare noi stessi e aiutare il mondo in cui viviamo, passo dopo passo iniziare a vivere la nostra vita con maggior con- sapevolezza e meno egoismo. La meditazione è una pratica che sviluppa consapevolezza, non è religiosa o trascendente, anche se ci sono alcune forme di meditazioni che sostengono questo. Quella che propongo LR DϑRQGD OH UDGLFL QHOOR ]HQ H nella psicologia cognitivista. Lo zen si rifà agli insegnamenti del Buddha, non come corpus reli- gioso, ma come insegnamenti SHU HPDQFLSDUVL GDOOD VRϑHUHQ- za. Così lo zen diventa una via, una metodologia dell’essere per prendere consapevolezza della realtà in cui siamo im- mersi, e maggior consapevo- lezza prendiamo di noi stessi, maggiori possibilità abbiamo GL DϑURQWDUH OD YLWD LQ PDQLHUD libera e creativa. La medita- zione non allontana dalla vita ma al contrario è lo strumento che aiuta a immergersi sempre più nella realtà e a superare i preconcetti, gli attaccamenti dell’io, i condizionamenti. Tut- te cose che distorcono la realtà e che quasi sempre producono VRϑHUHQ]Dª ,Q SRFKH SDUROH FRPH SRV- VLDPR IDUH D VHJXLUH L VXRL FRQVLJOL ROWUH D OHJJHUH LO OLEUR V¶LQWHQGH " «Se ci occupiamo della no- stra vita sviluppando costante attenzione e consapevolezza stiamo già meditando. La me- ditazione è ritrovare se stessi in ogni cosa che facciamo, per questo tutti possono meditare svolgendo la loro normale quo- tidianità. Non occorre fermarsi o sedersi in meditazione, ogni nostra azione può essere tra- sformata in atto di consapevo- lezza profonda, e questo è lo scopo: ritrovare chi siamo ve- ramente, non solo quello che pensiamo nella nostra mente, e viverlo nella vita assieme a tutti gli uomini in armonia e serenità. La meditazione sedu- ta aiuta ma se poi non viviamo la nostra giornata in consape- YROH]]D QRQ VHUYLUj D PROWRª 8UEDQ]HQ H 1RWWL GHOOH ODQ- WHUQH VRQR GXH LQL]LDWL- YH FKH KDQQR RWWHQXWR XQ JUDQGH VXFFHVVR 3HUFKp" «Penso che la forte richiesta di aggregazione che oggi si ri- scontra sia dovuta al fatto che molte persone sentono den- tro di loro l’esigenza di stare, di fare, di condividere con gli altri. Noi siamo tutti interdi- pendenti, non so se questa esigenza di aggregazione è già la matura consapevolezza che OD WXD IHOLFLWj H OD WXD VRϑHUHQ- za sono interconnesse con tutti gli uomini e che per realizzare IHOLFLWj R XVFLUH GDOOD VRϑHUHQ- za devi fare i conti con la tua relazione con gli altri esseri. Di fatto l’esigenza oggi più di ieri è di compartecipazione, con le altre persone. Tanto più inter- net ci isola alla conoscenza de- gli altri nel virtuale, tanto più sentiamo l’esigenza di relazio- QH UHDOHª 2JJL VL SDUOD PROWR GL =HQ H VSHVVR LQ PRGR DSSURV- VLPDWLYR Ê XQD PRGD R XQ¶HVLJHQ]D" «L’esigenza è di trovare un aiu- to oltre gli schemi conosciuti e oltre ogni fede, credo. L’inda- gine della mente è importante ma ci stiamo accorgendo tut- ti che noi siamo più di quello che pensiamo, e che i nostri pensieri sono condizionati e ingabbiati dalla stessa nostra mente. Lo zen si propone come misticismo laico di conoscenza profonda di noi stessi e questo corrisponde al sentire di una parte degli uomini oggi. Se lo zen fosse anche una moda, dobbiamo considerare che le mode nascono socialmente da HVLJHQ]Hª &RPH ID XQD ¿ORVR¿D FRVu DQWLFD D HVVHUH DQFKH FRQ- WHPSRUDQHD" «Il pensiero zen coincide con i pensieri più avanzati della psi- cologia, con le ultime teorie GHOOD ¿VLFD TXDQWLVWLFD VXOOD UH- altà, con l’esigenza delle per- sone di oggi alla ricerca di sé stessi in una vita diversa, con valori diversi. La ricerca del- la felicità, l’eliminazione della VRϑHUHQ]D QRQ KD WHPSR /R zen ci dice che solo nella sco- perta della realtà e nel suo vi- verla, liberi da condizionamen- ti e preconcetti puoi trovare te stesso. Noi abbiamo tutti una visione personale della realtà costruita dalla nostra educazio- ne e sclerotizzata dalle nostre esperienze, che utilizziamo, invece di avere più strumenti, come rotaie su cui far scorrere la vita a senso unico con po- chi scambi. Finiamo per avere più un’idea della realtà, anzi- ché vederla realmente. Lo zen
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