Shiatsu News 53 settembre 2016
15 n. 53 - Settembre 2016 shiatsu nel sociale Esperienza di Do-in ed esercizi per il benessere: Il progetto di Do-in con le persone diversa- mente abili è iniziata nel 2005 presso Ceod “Il Sentiero” di Verona, quando un ospite mi ha chiesto di insegnargli gli esercizi. Successivamente nel 2014, quando ai &HRG sono subentrati i & ' (Centri Diurni) delle Co- operative, l’attività è ripresa. L’obiettivo del progetto è quello di rendere gli ospiti consapevoli della propria corporei- Wj QRQFKp FRVFLHQWL GHL FRQ¿QL GHO ORUR FRUSR quindi dello spazio che occupano nell’ambien- te il tutto realizzato in modo giocoso per dare leggerezza all’incontro. Gli ospiti che hanno aderito erano circa una decina: essendo un gruppo limitato mi ha con- sentito di lavorare bene e dare un’attenzione mirata ad ognuno; ad ogni incontro erano inol- tre presenti uno o due operatori del C.D.. Gli esercizi proposti erano: il 'R LQ FODVVLFR , il 'R LQ D FRSSLH , lo VWLUDPHQWR GHL PHULGLDQL , l’ DWWLYD]LRQH GHO UHVSLUR , i VHL VXRQL GL JXDULJLRQH , semplici WHFQLFKH GL 6KLDWVX e poi VSD]LR DOOD FUHDWLYLWj dove ogni ospite presentava un esercizio e gli altri dovevano imitarlo, il tutto ovviamente modulato e presentato in base alle capacità del gruppo. /D GLϒFROWj GL PRELOLWj YLHQH VXSHUDWD FRQ esercizi ad hoc a volte utilizzando strumenti FRPH O¶KXOD KRS ELULOOL SDOOLQH VWUR¿QDFFL FX- scini ecc. per permettere loro di fare gli eserci- zi e dare un senso agli stessi. Si usava spesso la visualizzazione ad esempio per fare gli stretching si immaginava di puli- UH VXSHU¿FLH LQ DOWR LQ EDVVR RSSXUH VSLQJHUH due pareti, o ancora passeggiate nella natura con ostacoli da superare. /D PDJJLRU GLϒFROWj O¶KR WURYDWD QHOOH PRELOL]- zazione delle gambe come se fossero parti del corpo non considerate, non presenti. Diversamente le braccia, forse perché le vedo- no e le usano, riescono bene o male a gestirle. Abbiamo lavorato con l’emissione dei suoni: attraverso le vocalizzazioni si imparava ad esprimere le emozioni. Le vocali infatti sono la prima forma di espres- sione dell’umanità; sono suoni potenti, hanno le loro radici nel corpo, vengono mobilitate dal- le emozioni e dirette dai pensieri. I suoni sono vibrazioni in grado di attraversare il corpo pro- vocando cambiamenti nello stato emozionale e quindi nella personalità dell’individuo. All’inizio i ragazzi ridevano molto, pensavano fosse una trasgressione perciò iniziavano ti- tubanti poi, piano piano, si lasciavano andare HG LQ¿QH VL VRQR DELWXDWL SHU FXL O¶HVSUHVVLRQH vocale è diventata una cosa naturale e molto HϒFDFH Si è lavorato anche sul respiro e sulla vibra- zione. (¶ VWDWR DEEDVWDQ]D GLϒFLOH SHUFKp L SDUWHFL- panti non hanno il senso del ritmo. Gli esercizi erano semplici: inspirazione ed espirazione, ascolto del movimento dell’ad- dome. Talvolta utilizzavamo un foglio di car- ta leggera per far comprendere la durata dell’espirazione. Abbiamo sperimentato anche il Do-in a coppie per farli entrare in relazione con l’altro. Tendenzialmente non si toccavano ed abbiamo cercato di insegnare loro il piacere di un “toc- co” rispettoso ma anche di fargli comprendere che è possibile sostenere ed essere di soste- gno al compagno. Questo tipo di attività dà all’operatore oltre alla possibilità di dare Shiat- su, anche una grande soddisfazione. Per far conoscere il Do-in, durante la presen- tazione annuale delle attività dei C.D., l ‘abbia- mo fatto sperimentare anche ai genitori degli ospiti che hanno accettato con entusiasmo, riconoscendo il valore della pratica ed apprez- zando la qualità degli insegnamenti. L’esperienza del Do-in ed esercizi per il benes- sere è stata portata anche in una 6FXROD SUL- PDULD GL 9HURQD QHO con bambini di prima elementare che hanno apprezzato mol- tissimo gli esercizi vivendoli come un gioco e ci hanno ringraziato con una serie di disegni che rappresentavano l’attività svolta. 9HURQD VHWWHPEUH
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