Shiatsu News 51 marzo-aprile 2016
14 n. 51 -Marzo 2016 chakra e mer idiani caso pratico. Nel primo esercizio ho vi- sualizzato che il chakra si espandeva, cambiava pure di colore, e aumentava di dimensioni In senso antiorario, espan- sione In senso orario io lo ve- devo che si restringeva e cambiava forma, diventava un po’ a sigaro, io ho pen- sato forse sbagliando che nel secondo caso io stavo visualizzando una maggio- re concentrazione del cha- kra invece stando a quello che tu hai detto mi sembra di comprendere che inve- ce stavo visualizzando la sua massima condizione in espansione L’espansione e la contrazione vanno insieme perché non ci si SXz HVSDQGHUH DOO¶LQ¿QLWR DU- riviamo a un punto nell’espan- sione, dove per forza dobbia- mo ricontrarci perché sennò perdiamo la forma. La contrazione dà forma, l’espansione è liberazione dalla forma. Quello che abbiamo fatto con gli esercizi è solamente quel- lo di collegarci con l’energia dell’espansione, con l’energia della liberazione, da piccolo a grande e, nell’altro senso, con l’energia di contrazione da grande a piccolo. Non ne- cessariamente stai sentendo una parte o l’altra del chakra, il chakra è non dimensionale, quello che abbiamo fatto vera- PHQWH q XQ DUWL¿FLR SHU DUULYD- re ad intuire la potenzialità dei chakra. Io sto guardando il suo hara e ho già capito quale è il meri- diano che voglio lavorare. Per confermare faccio la diagnosi di hara passando sopra con la mano senza appoggiarmi. Sto- maco e intestino crasso. Co- munque, siccome partiamo dalla parte e andiamo al tutto, io da molti anni cerco di trova- re una sola cosa che colpisce tutto allo stesso tempo. Se noi vogliamo aiutare la per- sona a sentirsi uno, dobbia- mo già partire dalla base che dobbiamo creare uno spazio di unità. Allora tra intestino cras- so e stomaco, stomaco mi at- tira di più. Per me stomaco è il meridiano che lavoreremo per tutta la seduta. Inoltre, ho an- che l’informazione che anche intestino crasso potrebbe es- sere da trattare. Ma per lei, stomaco è un’espressione materiale o è un’espressione simbolica, ar- chetipica? Per lei, in questo momento, nutrimento è una questione materiale, problemi con il cibo. Proviamo con un’altra perso- na... Le persone stanno diventan- do ogni giorno più complica- WH SL VR¿VWLFDWH , SUREOHPL non sono più quelli legati alla sopravvivenza ma sono legati alla relazione con gli altri. Al- lora, per lei, il meridiano che mi viene di lavorare è vescica. Faccio la mia diagnosi di hara e trovo vescica e intestino cras- so (adesso sarete tutti con in- testino crasso attivo) però mi devo chiedere vescica in senso materiale o in senso simbolico e per lei è simbolico. Quando io trovo questa differenza tra materiale e simbolico,invece di usare la funzione del meri- diano quello che uso è il dirit- to del chakra corrispondente a quel meridiano. Vescica e rene regolano l’acqua nel corpo e sono associati al secondo cha- kra. Il diritto del secondo cha- kra è il diritto di sentire e per lei sentire è importante. Allora io posso fare tutta la seduta pensando al diritto di sentire cosa senti, cosa non senti cosa vuoi sentire... mi senti? Velo- cemente mi punta direttamen- te su una cosa che devo fare che colpirà a tutti i livelli quello che è importante per lei ades- so. Siediti un po’ per favore... ti vuoi girare? Perché il diritto di sentire è importante per te? Sentire per sentire me, prima di tutto e per po- ter sentire l’altro, sentire quello che l’altro mi chiede e per poterglielo dare nel- la mia veste di shiatsuka ma non solo... nella mia vita è importante sentire per capire, per sentire che cosa c’è di vero dentro alle persone. Ho avuto delle brutte esperienze con delle persone quindi ho bisogno di rimettere in piedi il mio sesto senso, il mio sentire l’altro, sentire oltre quello che vedo Allora hai avuto brutte espe- rienze, non senti o non senti- vi... Non ho sentito e quindi adesso devo ritirare fuori il mio sentire, quindi, risen- tire, ascoltare, vedere per- cepire, direi più che senti- re, anche sentirmi... Il diritto di sentire è riferito an- che al piacere e al dolore e tut- ti gli altri sensi possibili perché stiamo parlando di qualcosa di simbolico, sentire vuol dire anche l’udito, vescica-rene, ac- qua, ascoltare e anche essere ascoltata. Vorrei qualcuno che faccia il la- voro per me... ti chiami? Antonio “then use the Hara” Immagina la mappa, attiva il primo chakra, immagina il pallone, senti i piedi a contatto con la terra, adesso puoi os- servare Gli farei milza-stomaco, più milza che stomaco io più stomaco che milza Quello che ci da il radicamento è la spinta per fare tutte le al- WUH FRVH D OXL KD GDWR OD ¿GXFLD per vedere. Come ti chiami?
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