Shiatsu News 51 marzo-aprile 2016

13 n. 51 -Marzo 2016 convegno Genova 2015 to in senso orario. Cominciate D IDU JLUDUH LO SDOORQH PRGL¿- catelo, mandatelo alla velocità massima e ora lasciatelo an- dare alla velocità che vuole. Chiudete gli occhi e osservate come è il salone e come è il rapporto di distanza fra noi e gli altri. Sembra che siano più lontani, ci siamo separati. Allo- UD ULXQL¿FKLDPRFL &RPH VL ID" Giriamo in senso antiorario. I meridiani, come i chakra, sono dappertutto, non sono solo dove dice la mappa. Il pri- mo chakra non è al perineo, il radicamento non è ai piedi, l’energia della terra non è lì è dappertutto perché l’ener- gia è non dimensionale, non è costretta allo spazio-tempo allora quello che stiamo facen- GR q DUWL¿FLDOPHQWH JHQHUDUH un movimento X. I chakra si muovono in tutte le direzioni allo stesso tempo perché sono multidimensionali non hanno destra, sinistra, avanti, dietro, su, giù. Quello che facciamo è usare la mente per forzare un movimento, solo con lo scopo di avere un punto di riferimen- to che ci fa tradurre una cosa impalpabile in qualcosa di più o meno comprensibile dalla mente. Quello che ci interessa non è tanto orario/antiorario ma la sensazione del corpo. Lì è il vero strumento per capi- re come siamo in rapporto al primo chakra, come siamo in rapporto al collegamento con la terra. Come dicevo prima, io lavoro con il movimento associato ad ogni chakra ma anche con il di- ritto relativo. Il diritto del primo chakra è il diritto di esistere, di essere. Quando io attivo il mio dirit- to di essere, appaio. Se non attivo il mio diritto di essere non sono, sparisco. Quanti di voi siete spariti per la mag- gior parte della vostra vita? Noi guaritori abbiamo questa qualità, è molto facile fondersi negli altri, diventare non pro- tagonisti cercare di nasconder- si. Dobbiamo capire qual’è il nostro posto nel mondo e darci il permesso di usarlo, di occu- pare il nostro posto sulla terra perché non abbiamo bisogno di fare niente, dobbiamo solo sta- re, essere. Il primo chakra è il nostro col- legamento con il territorio. L’intestino crasso è l’organo e il meridiano che ci fa vivere i FRQÀLWWL GL WHUULWRULR SHUFKp QRL marchiamo il nostro territo- rio con l’intestino crasso. Se ci sentiamo bene a casa, pos- siamo andare in bagno, se non ci sentiamo molto bene o non siamo a casa nostra, magari è XQ SR¶ SL GLI¿FLOH /H SHUVRQH che hanno problemi di inte- stino crasso per esempio co- stipazione sono delle persone FKH KDQQR GLI¿FROWj D PDUFD- re il territorio, che cercano di sparire un po’. Le persone che vanno in bagno parecchie volte sono di solito persone territo- riali. Anche i bambini quando ci VRQR GLI¿FROWj D FDVD TXDQGR F¶q XQ WHUUHPRWR ¿VLFR R SVLFR- logico (separazione...) quando c’è una problematica, quando manca la terra sotto i piedi, di solito reagiscono con la diar- rea. E’ il modo di fermare il movimento della terra. E’ interessante notare che in 8UXJXD\ GRYH VLDPR WXWWL ¿- gli di immigrati, ci sono tan- ti problemi di intestino crasso perché si tratta di persone che hanno perso tutto. Quando si lavora con intestino crasso, quindi, io vi raccoman- derei di tenere a mente, oltre alle parole chiave che usate sempre, anche questa idea di territorio. Come risponde que- sta persona allo stress? Ab- bandona il territorio, reazione femminile, o rimane, reazione maschile? Il primo chakra ha a che fare anche con la sopravvivenza. Le situazioni di vita o morte atti- vano il primo chakra; le rea- zioni delle persone di fronte ad un avvenimento grave posso- no essere di radicamento o di evasione. Di solito, gravitiamo verso le persone che si radica- no. Per me questo è il chakra più importante perché quando sia- mo in situazione di crisi, quan- do lavoriamo con un uke che è sotto stress, è possibile che anche noi sentiamo lo stress e perdiamo il radicamento. Ri- chiamando alla mente la rota- zione del chakra, rinforziamo velocemente il nostro radica- mento. Fare questo esercizio di radi- camento è fondamentale per calmare l’ansia. In termini di energia, i meri- diani sono meno espansi dei chakra. I chakra sono delle strutture molto più espanse solo che si espandono al con- trario dei meridiani. Mentre il meridiano è più espanso all’esterno e più denso all’interno, i cha- kra sono al contrario, sono più espansi all’interno e più densi all’esterno, come un’implosione. Per contenere quella espansio- ne all’interno del nostro corpo, i meridiani che sono intorno ai chakra, fanno girare i chakra come abbiamo fatto girare il pallone ma è interessante ca- pire questo rapporto all’inver- so fra l’espansione e la contra- zione. Dovete sapere che tutti gli tsubo sono chakra e tutte le articolazioni sono chakra e in più ci sono parecchi chakra nelle articolazioni e ci sono dei chakra che si attivano per una ragione precisa e dopo spa- riscono e ci sono anche come abbiamo visto qua dei chakra del posto dove siamo e della situazione. Cominciamo a vedere qualche

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