Shiatsu News 51 marzo-aprile 2016

11 n. 51 -Marzo 2016 convegno Genova 2015 Osservate adesso come ab- biamo occupato quasi tutto lo spazio e stiamo andando verso il centro; in qualsiasi momen- to mentre faremo gli esercizi, se vi sentite scomodi vi pote- te fermare. Avete notato che è molto diverso girare da una parte o dall’altra. Nella prima parte andavamo in senso antiorario e nella secon- da parte in senso orario. Riproviamo a fare l’esercizio. Se dovete usare due parole fra espansione e contrazione, pensate quale usereste per de- ¿QLUH OD YRVWUD VHQVD]LRQH LQ questo momento che state gi- rando in senso antiorario. Ora andiamo in senso orario. Ora formiamo due gruppi, qua le persone che si sentono me- glio girando in senso antiorario e qua le persone che si sentono meglio girando in senso orario. Chi non ha percepito grosse differenze, scelga un gruppo. Negli ultimi 4000/5000 anni, ci siamo sviluppati per funzio- nare meglio andando in senso antiorario, in armonia con il chakra della terra. A partire dal 2012, abbiamo cominciato ad andare anche in senso orario. Quello che dobbiamo fare oggi è anche capire quale è il movi- mento di questo posto perché solo quando riusciamo a com- prendere qual è il modo miglio- re per stare, riusciamo anche a capire quando non ci troviamo bene e cosa fare per riallinearci con tutte le forze della natura ed in particolare con la terra. Adesso, proviamo a fare due cerchi, uno che gira in senso antiorario ed uno in senso ora- rio, con una decina di persone che si mettono all’interno. No- tiamo che le persone che sono dentro al gruppo che gira in senso antiorario sono separate e le persone dentro quest’altro sono più vicine. Ora invito le persone che sono al centro a cambiare cerchio. Adesso, cercate qual è il po- sto migliore per voi all’interno della sala. Chi si sentiva meglio a girare in senso orario può al- zare la mano? Notate che sono tutti vicini. Il senso antiorario fa un mo- vimento di espansione, il sen- so orario fa un movimento di contrazione; il tutto e la parte, espansione e contrazione. E’ anche la natura dello yin e del- lo yang. Riferendoci alla Terra, è quella forza che ci aiuta a espanderci e il cielo è quello che ci aiuta a contrarci. La prima cosa che dobbiamo fare quando facciamo shiatsu è sapere chi siamo noi e qual è il nostro posto e come posso espandermi per connettermi con il ricevente. Abbiamo bi- sogno di tecniche di espansio- ne perché siamo naturalmente portati alla contrazione. Io uso la terra per aiutarmi a espan- dermi e vi voglio insegnare come lo faccio. Le sensazioni che abbiamo avvertito sono anche legati al chakra del posto in cui ci tro- viamo. In questa parte della sala, c’è più contrazione per- ché c’è un chakra che gira in senso orario naturalmente. Dobbiamo capire il movimento del luogo, il feng shui. ‡ Può essere l’esito di una pratica che abbiamo fatto ieri mattina? Si trattava di qi gong? L’inse- gnante aveva l’intenzione sulla contrazione? ‡ Probabilmente sì. ‡ Io mi sono ascoltata e sono dovuta uscire. E’ importante sapere come stiamo più comodi, la rego- la base è ascoltarsi e sentirsi bene. ‡ Io mi rendo conto che nelle sale mi metto sempre sul lato destro Da che parte del letto dormi? ‡ Destro! ‡ Il fatto che a me piace sempre mettermi davan- ti, non mi piace che ci sia nessuno davanti a me, vuol dire qualcosa? Partendo dal lavoro di Hamer, ho capito che noi subiamo dei condizionamenti. Hai paura quando prendi l’aereo? ‡ Soffro di claustrofobia, non ho mai preso l’aereo Spesso la fobia di volare è lega- WD DOOD GLI¿FROWj QHOO¶XVFLUH GDO canale del parto e raccomando a chi ne soffre di sedersi da- vanti così non vedono tutto il corpo dell’aereo, il tubo lungo. Anche la paura degli ascensori, può essere legata a problema- tiche legate al parto. I chakra Mi sono reso conto che sono tanti anni che sento parlare di chakra, da quando ero ancora un bambino. Uno dei primi libri che mi ha interessato era sulla respirazione di uno yoghi. Ma cosa sono i chakra? Ho cercato le risposte nei libri ma ho tro- vato solo molta confusione. Ho poi incontrato uno sciama- no russo che si chiama Grego- ry Antyuhin e ho cominciato a studiare con lui insieme alla mia maestra Pauline Sasa- ki e ad altri colleghi di shiat- su. Abbiamo cominciato a la- vorare con i chakra partendo dall’esperienza come abbiamo fatto oggi qui. Da lì ho comin- ciato a fare anche un lavoro su di me. Per 17 anni ho vissuto con una valigia: sono nato in Uruguay, ho vissuto a Madrid, a Mila- no, a Parigi, a Londra e a New <RUN 4XDQGR ¿QDOPHQWH KR capito quale era il mio posto nel mondo, sono tornato a vi- vere in Uruguay. Nel mio caso sono state le nuvole dell’Uru- guay a dirmi “Ehi tu devi stare qua” perché io ho un rapporto particolare con la forza spiri-

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