Shiatsu News 51 marzo-aprile 2016

10 n. 51 -Marzo 2016 relazione XXVI convegno V i voglio parlare di una possibile progressione da una parte al tutto, basata sulla mia esperienza. Molti anni fa, ho lasciato i con- fini del mio futon e ho comin- ciato a portare lo shiatsu dove pensavo che servisse di più: quando sono cadute le torri ge- melle a New York, ho lavorato con la Polizia, con i militari, con le vittime, con i pompieri e i loro familiari, nelle scuole, in ospedali e ho insegnato shiat- su nelle università. Un po’ per caso e un po’ per scelta mi sono trovato a la- vorare con un chirurgo a New York dove si facevano trapian- ti e chirurgia coronarica. Lì ho capito che siamo noi a decide- re dove finisce la nostra zona di confort. Adesso non lavoro più su un futon, lavoro sul ta- volino e lavoro anche senza tavolino e quello che vi volevo proporre oggi è di lavorare un po’ così senza niente. Per fare shiatsu abbiamo bisogno solo delle nostre mani, del cuore e della testa. Una delle cose che ho trova- to molto utili è stato capire le strutture dei chakra. Il lavoro che propongo è di provare a sentire i chakra così come ab- biamo imparato a sentire i me- ridiani e di integrare il lavoro. Sappiamo che l’energia non è costretta dallo spazio-tempo; un tocco che ricevo adesso mi può far ricordare la mano di mia nonna di quando ero bam- bino o farmi sentire in un altro posto. Faremo degli esercizi appa- rentemente scollegati tra loro; quello che vi chiedo è di avere fiducia e di lasciare andare la vostra curiosità senza parti- re da preconcetti e esplorare come se foste dei bambini. Sto leggendo un libro molto in- teressante sulle nuove ricerche sul cervello: hanno scoperto che noi vediamo le cose nuo- ve con l’occhio sinistro e con l’occhio destro vediamo solo le cose già conosciute. Se sie- te in dubbio, mentre facciamo l’esercizio, chiudete l’occhio destro! Il lavoro che faremo è intuitivo e, quindi, i risultati non sono prevedibili ma saranno comun- que molto precisi. Cominciamo a muoverci in senso antiorario nella stanza occupando tutto lo spazio e cercando la nostra velocità e il nostro posto. E’ una meditazio- ne e, quindi, dovete fare atten- zione alle vostre sensazioni: come appoggiate i piedi, come sentite le spalle, la pancia, il respiro, le gambe, il collo.. Ora giriamo in senso opposto e ri- valutiamo le nostre sensazioni corporee. Qualcuno sente cambiamenti? • Cambiando il senso di rota- zione mi sono sentita subi- to più radicata • Mi sono sentito strano gi- rando dalla parte sinistra • Io ho sentito l’esigenza di- versa dal centro alla peri- feria • Voglia di muoversi • Movimento a spirale • Un po’ di oppressione al petto I CHAKRA E LORO INTEGRAZIONI con i Meridiani Intervento ai lavori del Convegno di Genova Diego Sanchez Abbiamo ritenuto opportu- no pubblicare l’intervento di Sanchez per proporne i passaggi salienti a coloro che non hanno potuto par- tecipare al Convegno. Il testo riporta il colloquio del relatore, senza rias- sumerne il contenuto, in modo da rendere più viva la riproposta. La relazione è completa e risulta quindi di una certa lunghezza. Buona lettura f il rouge

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