Shiatsu News 52 giugno 2016

28 n. 52 - Giugno 2016 approfondiment i SFATARE UNA LEGGENDA Metropolitana Intervista a Andreana Spinola C ara Andreana io ritengo che l’obiezione che alcuni pongono sul fare shiatsu ai malati di Tu che sei un’esperta di Shiatsu cosa ne pensi? Vanno fatte due premesse: la prima è che lo Shiatsu sia fatto, sotto il controllo medico, da un professionista competente e preparato [1] ; la seconda è che sentire il proprio corpo è importante per chiunque. Con lo Shiatsu il corpo viene toccato e attraverso il contatto il malato sente che non è solo fonte di sofferenza, non è solo e tutto malato. Avere delle sensazioni piacevoli dal proprio corpo ha un valore importante. Quindi permettere alla persona di ricevere attraverso lo Shiatsu un’informazione gradevole dal suo corpo, gli offre la possibilità di sentire che la sua vita non è solo la malattia. Un’altra obiezione che si sente fare quando si parla di fare Shiatsu ad una persona che ha o ha avuto il cancro è: lo shiatsu attiva la circolazione e c’è il ri- ne pensi? Quando abbiamo a che fare con il cancro pensare che qualunque tipo di attivazione possa di conseguenza attivare delle metastasi, riporta ad una logica un po’ limitata perché, se fosse vero, la persona malata di cancro non potrebbe sorridere, fare una passeggiata, godere dei colori della Natura, di un buon pasto o della brezza del mare, non potrebbe fare niente che la fa star bene, che le fa piacere, che le “allarga il Cuore”, che le fa provare emozioni positive, perché quando il cuore gioisce la circolazione aumenta. Dire che aumentando la circolazione, automaticamen- te si facilita la circolazione delle cellule cancerogene è un’associazione meccanicistica e riduzionista. Ritenere che l’essere contenti possa far aumentare tutti i processi del corpo è ragionare in termini di quan- tità. Sappiamo invece che provare gioia, essere sereni e rilassare il corpo migliora lo stato emotivo portando un cambiamento qualitativo anche nel metabolismo. Pensare che l’organismo funzioni come una giostra che, mandata più veloce, tutto gira più veloce, è un concetto lineare che segue una logica piatta. Il corpo umano NON funziona così. Il corpo umano, per star bene ha bisogno non solo del numero giusto di globuli nel sangue ma anche che nella giornata ci siano momenti piacevoli, che diano motivo di sorridere e gioire. Migliorando la Qualità della vita, si aumenta la capaci- tà del corpo di reagire ai patogeni. Pensare invece che questo acceleri i processi distrutti- vi del corpo è un nonsenso. E’ una logica mortifera in cui non mi ri- conosco. Ribadisco che se fosse vero, la persona malata dovrebbe stare chiusa in casa e non uscire, stare lontana dalla luce del sole, non usare il telefono per parlare con un’amica o con un amico, non co- municare i propri stati d’animo, non do- vrebbe forse nemmeno mangiare, per- ché il mangiare oltre al nutrimento dà piacere ... E’ una visione riduzionista che, tra l’al- tro, riduce la persona alla sua malattia. Lo Shiatsu contatta le Risorse della Per- sona, la aiuta e sostiene nel processo di dare\trovare Qualità, la aiuta a miglio- rare la Qualità della propria vita, e non ha niente a che fare con l’accelerare i processi degenerativi. Nella mia esperienza con il cancro ho compreso che la malattia ci può dare l’opportunità di liberare la nostra vita da zavorre che ci portiamo dietro da lungo In questo per me lo Shiatsu, come anche ! " ! - dere che assumi come dato certo che Tu # - $ # % da un buon sostegno psicoterapeutico, pensi possa essere di aiuto per recupe- & " ' f il rouge di Cecilia Andreini

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