Shiatsu News 49 Settembre 2015

21 n. 49 - Settembre 2015 caso n°6 Q uesto poeta, fra i suoi più di duemila sonet- ti, ne ha scritti un buon numero interpretando la Bibbia alla sua maniera, di Belli cioè, e del popolano che vuole far vive- re nella sua opera. E la Bibbia ha rappresentato e ancora rappresenta per noi ita- liani ed occidentali un testo che ha influenzato in maniera pro- fonda la nostra civiltà e cultura. Se si facesse un’indagine negli USA si potrebbe constatare che coloro che credono a una crea- zione del mondo simile a quella descritta dal Belli sono la mag- gioranza. Invece sono sicuro che ai praticanti di questa scuo- la non interessa una discussio- ne sulla validità o meno della teoria creazionistica, quanto andare a vedere in profondi- tà l’esclamazione finale di Dio, uomini da venire siete fottuti e il koan che propone la poesia che fa da corollario a quella di Belli. Ovvero considerare se si possano condannare a vita i propri figli che si sono fatti na- scere o creati in un momento di distrazione, oppure si tratta sol- tanto di una sceneggiata. Quasi che, una volta maledetti gli uo- mini che gli hanno disobbedito, Dio si volti verso un fantomatico regista per chiedere se ha reci- tato bene, se sembrava davve- ro così terribile tanto da terroriz- zare Adamo ed Eva e gli uomini da venire. Perché comunque la si giri, se un padre dice a un fi- glio di non toccargli un oggetto, sia pure il preziosissimo vaso cinese, e al figlio gli capita di romperlo, per disattenzione o perché vuole vedere che succe- de se si rompe, un padre nor- male, non parliamo di un Dio d’amore come viene presentato quello della cristianità, non è che lo maledice per l’eternità. Sì, poi si sono inventati il battesimo che lava il peccato originale, ma sono miliardi i figli che del bat- tesimo non sanno nulla. E poi, basta dire a uno: “Io ti battezzo in nome...” e la colpa dei proge- nitori che hanno mangiato una mela gli viene scontata? Questo avviene proprio perché siamo di fronte all’assurdità di un cre- atore che mette al mondo due figli dal niente, per cui dovrebbe farli bene, come vuole lui, non come un normale genitore che come vengono vengono. I figli potranno fare soltanto ciò che sanno fare, come se uno costruisse un robot che non segue i comandi che gli dai. Allora, o s’è sbagliato a farli, e di conseguenza è solo con se stesso che deve prendersela, oppure se li ha fatti bene, liberi di comportarsi come gli pare, non deve stare a criticarli se ap- punto, fanno come gli pare. O ancora, è tutta una sceneggia- ta, con Dio che si crea delle ma- rionette? Ma da dove? Belli dice che nell’impastare il mondo la pasta c’era già. Ecco allora che tutta la tragedia che dovrebbe rivelare questa rappresentazio- ne della condizione umana si risolve in una farsa, si sta gio- cando, ognuno interprete del- la parte, proprio come l’ultima strofa della poesia a cappello: oppure è tutta una sceneggiata. Si può, da questo luogo che non gode alcuna considerazione in ambito religioso, politico e filo- sofico dichiarare che la Bibbia è solo una sceneggiata? Io pen- so che un discepolo di Rinzai si possa permettere tutto, perché solo chi ha realizzato l’illumina- zione, e perciò il senso o il non senso dello stare al mondo, può liberamente muoversi a proprio agio in ogni situazione. Così saper vedere nella realtà della condizione umana e sor- ridere al Dio che gli grida dietro di essere fottuto. Si potrebbe al massimo rispondere che chi è causa del suo mal pianga se stesso, come disse una vol- ta mia madre a proposito di un fratello che aveva fatto una stupidaggine: “Era meglio se con tuo padre ci facevamo una passeggiata”. Si vede che Dio invece di farsi una passeggiata ha preferito giocare a creare gli uomini. ‡

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