Shiatsu News 49 Settembre 2015
17 n. 49 - Settembre 2015 shiatsu e . . . termine: infatti, sono molti i pazienti che avvertono un senso di leggerezza alle gam- be dopo lo Shiatsu. Riguardo alla debolezza è più GLI¿FLOH YDOXWDUH XQ FDPELD- mento, ma posso riferire che in generale il rilassamento permette al malato di riac- quistare sensazioni gradevoli provenienti dal proprio cor- po. Invece nel trattamento della dispnea e della stipsi si osserva un bassa evidenza di miglioramento, perché esse risentono fortemente del peg- gioramento delle condizioni cliniche generali e dell’esauri- mento del jing progressivo. Zone e posizioni di trattamento Le aree corporee trattate maggiormente sono le gambe e i piedi, più gradite dai pa- ]LHQWL D FDXVD GHOOD LPPRELOLWj H SHUFKp D PLQRU LQYDVLYLWj /H altre zone trattate, in ordine decrescente sono: mani, brac- cia, addome, schiena, collo, spalle e testa. La posizione in cui viene effet- tuato il trattamento è princi- SDOPHQWH TXHOOD VXSLQD VHPL seduta, ma sono state usate anche il decubito laterale e la posizione seduta. La posizione laterale risulta faticosa, soprattutto se man- tenuta per un tempo più lun- go, per esempio in caso di di- spnea. Aspetti emersi O¶LPSRUWDQ]D SHU OD SHUVR- na malata di avere una fase temporale di accudimento personalizzato non necessa- riamente collegato alla comu- nicazione verbale; SD]LHQWL FRQ GRORUH DO FRQ tatto non hanno avuto dolore durante il trattamento Shiat- su; LO FRQWDWWR 6KLDWVX SXz FUH- are sensazioni di disagio in persone il cui corpo ha subito grossi cambiamenti collegati alla perdita di peso o all’ede- ma; L PDODWL XQD YROWD LQL]LDWR LO trattamento aspettano l’arrivo dell’operatrice Shiatsu come portatrice di una fase di be- nessere; L SD]LHQWL WUDWWDWL VRQR SL sereni e questo migliora anche i rapporti interpersonali con i familiari e l’equipe terapeuti- co. Criticità OD PDQFDWD FRQVDSHYROH]]D GL GLDJQRVL SURJQRVL LQIDXVWD comune alla maggior parte dei malati italiani in Hospice, crea aspettative di miglioramen- to clinico in relazione a tutti i trattamenti introdotti con, ine- vitabilmente, momenti di de- lusione anche verso lo Shiatsu quando ciò non avviene; OD QRQ FRQRVFHQ]D LQL]LDOH della tecnica Shiatsu crea dif- ¿GHQ]D QHL PDODWL H L IDPL- OLDUL H SHUSOHVVLWj VXOO¶LQWUR- duzione di una tecnica nuova della quale non si conoscono i presupposti e gli obiettivi in questa fase della malattia; VHW DVVLVWHQ]LDOH HPRWLYD- PHQWH GLI¿FLOH VFDUVR WHPSR D GLVSRVL]LRQH per completare i cicli di trat- tamento, la durata mediana Risultati Nei primi tre anni di proget- to è stato possibile avviare al trattamento Shiatsu 81 malati (38 uomini e 43 donne) con XQ¶HWj PHGLD GL DQQL PLQ 21 e max 90). In totale sono stati eseguiti 461 trattamenti con una me- dia per malato di 5,7 tratta- menti (min 1 e max 34). Solo 5 malati (6,2%) hanno chiesto di sospendere i tratta- menti per paura che i sintomi potessero aumentare e per il peggioramento del quadro clinico. Molti pazienti non co- noscevano lo Shiatsu; su 93 persone intervistate solo 10 conoscevano la tecnica. E’ stato riscontrato, in tutte le persone trattate la comparsa e la presenza di una sensazio- ne di rilassamento, sia a breve che a lungo termine, con un miglioramento dell’umore e XQD DXPHQWDWD VHUHQLWj Inoltre sono stati riferiti mi- glioramenti del sonno e della PRELOLWj GD ORUR FROOHJDWL DO trattamento. Il miglioramento della compo- nente emotiva dell’ansia, sia a lungo che a breve termine, si riscontra in quasi tutte le persone trattate, come anche il miglioramento della com- ponente dolorosa articolare e muscolare dovuta alla postu- UD H DOO¶LPPRELOLWj 1HO FDVR di comparsa di dolore severo legato alla malattia, non si ri- scontrano miglioramenti rile- vanti. /D ULJLGLWj GLPLQXLVFH D OXQJR termine con un aumento del- OD PRWLOLWj LQ JHQHUDOH PHQWUH a breve termine si osserva un miglioramento della depres- sione e della tristezza. $QFKH LO JRQ¿RUH DJOL DUWL LQ- feriori diminuisce con i tratta- menti, sia a breve che a lungo
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