Shiatsu News 48 giugno 2015
30 n. 48 - Giugno 2015 i nuovi koan *
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!! - mente questo, allo scopo di indicare al discepolo un modo alternativo di
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che ciascuno possa esprimere la pro-
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! ! divenire nel tempo Uomini e Donne Consapevoli. ! ! !
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) ! ultimi anni. Buona lettura. I KOAN delle poesie Un maestro zen incontra i poeti Engaku Taino a cura di Fabrizio Bonanomi I l Caproni è un poeta che mi piace, soprattutto mi piacciono i componimenti brevi, ché non amo le poesie lunghe. In queste poche righe, col suo stile riesce a dire molto. Nella poesia cappello che ho scritto, uso questo termine perché in Giappone nella soluzione dei koan viene richiesta una poesia di conclusione che in gergo si chiama cappello. Anche in italiano si dice mettere il cappello per chiudere. La poesia non si deve inventare ma andare a cercare nel zenrin kushu , un libro nel quale ce ne sono un migliaio di diversa lunghezza. Siccome tengo all’essenzialità e alla brevità, le poesie cap- pello sono di sole quattro righe con lo scopo di evidenziare lo zen delle poesie che trattiamo ogni mese. Credo che gli autori non pensassero di scrivere qualcosa che avesse a che fare con lo zen: scrivevano quello che gli veniva. A me va di vedercelo e mostrarlo nello zendo. Il cappello di questo caso, riferendosi alla guida ed evidenziando che può essere di carta oppure una persona, dà per scontato che chi vi si affida dovrebbe sentirsi sicuro. Invece va sul niente, con- cludendo che niente è un altro modo di dire sicuro. È vero che la parola usata qui è niente e non f il rouge 2 []
[] Caso n ° Caproni 6 7 !
punto per punto. V
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! vada tranquillo – niente. 1 ! # J
Che sia di carta o in carne e ossa,
dovrebbe andare sul sicuro. E invece va sul niente, un altro modo di dire sicuro.
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