Shiatsu News 45 settembre - ottobre 2014
Cercando di essere propositivi, non chiedere di eliminare qualcosa ma coltivare nuove possibilità, risvegliando anche i propri talenti. Invece che man- giare davanti alla tv sul divano, rispolverare com- petenze acquisite in passato che davano piacere. Così anche per l’attività corporea, il movimento: inutile consigliare le attività che piacciono a noi, ma che possono risultare poco interessanti per ukè, ma piuttosto cercare di cogliere quali aspetti curare. Ad esempio, se Metallo è da sostenere, un’attività che abbia le caratteristiche di essere fatta in grup- po, possibilmente all’aperto o comunque in luogo ventilato, in cui ci sia del ritmo e la respirazione si possa espandere ma senza sforzo. Se poi sia il tai chi oppure una danza tradizionale, o il trekking, di- pende da cosa può essere stimolante per ukè. Un piccolo input settimanale lo possiamo lanciare , inserito nella vita quotidiana, che sia facili da segui- re, in modo da rafforzare l’autostima della persona. Insieme ad una proposta allettante , qualcosa da fare, da riscoprire. Cercando di farla emergere dai “sogni nel cassetto” del nostro ukè. Sono proprio questi momenti quotidiani di consa- pevolezza che possono crescere e raggiungere quel- la massa critica che produce un cambiamento non solo dal di fuori ma interno/esterno, nella migliore tradizione del biao/li cinese. E soprattutto quello che cerco di offrire è un punto di riferimento, che rimandi al trattamento e al suo effetto, che sia di sostegno reale alla persona. Potrebbe essere utile: U stilare una piccola lista delle proprie competenze; U scrivere le attività che ci piace fare e che facciamo; U scrivere le attività che ci piace fare e che non facciamo; U scrivere le attività che non ci piaccio- no ma che facciamo; U osservare in concreto la scansione del tempo nella giornata. Naturalmente una sola di queste “liste di presa di consapevolezza” è sufficiente a portare l’attenzione sui temi che vogliamo richiamare all’attenzione di ukè, per consolidare e dare sostegno . sul tipo di esercizi fisici da praticare, attingendo alla tradizione degli Esercizi di lunga vita , i colori da indossare, la sistemazione e decorazione degli am- bienti di vita e lavoro. Da parte mia, sempre ottimista, ho cercato di lavo- rarci per individuare delle prassi utili. Per esempio, cosa non dire. Come rispettare dav- vero il ricevente . Mi spiego con un esempio ricor- rente: il tema del cibo, a cui bisogna avventurarsi in punta di piedi, ma che ci viene spesso proposto dai riceventi, come altamente conflittuale. Da un lato c’è l’aspetto formale, cioè la realtà che come opera- tori non siamo autorizzati a proporre diete. Ma so- prattutto, ha un senso dare consigli alimentari a chi ruota intorno al cibo? Non sto rafforzando un jitsu? Al tempo stesso, non si può ignorare una domanda spesso esplicita. Quindi piuttosto che dare consigli su cosa mangia- re, proporre delle linee guida, come: • mangiare lentamente; • cercare di dedicare tempo al momento in cui si mangia; • evitare di discutere, di leggere mentre si mangia; • seguire la stagionalità del cibo privilegiando la freschezza, meglio se coltivato nella zona (preser- vando l’integrità del jing presente nei cibi); • fermarsi e chiedersi: “perché mangio …” n. 45 - Settembre 2014 NEWS SHIATSU SUL TATAMI 23 Cosa posso offrirgli da portare con sé per consolidare il messaggio del trattamento, il modello energetico proposto nella seduta shiatsu? Metallo U Esercizo aerobico UÊ In gruppo UÊ Con ritmo
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