Shiatsu News 45 settembre - ottobre 2014

rono la crescita delle città e una più diffusa alfabetizzazione. La carta cominciò ad essere più fa- cilmente reperibile proprio nel momento in cui la domanda era in forte crescita. Importanti ope- re classiche di letteratura giap- ponese, come La storia di Genji e i Racconti di Ise , iniziarono a cir- colare in forma stampata, dando impulso alla diffusione di libri sui più disparati argomenti: ro- manzi popolari, storie illustrate, studi accademici sulla storia, la geografia e la matematica. Verso il XIV secolo cominciò a diffondersi un tipo di legatura, sempre di origine cinese, che in breve tempo finì per soppianta- re tutte le altre e che ancora oggi è considerato lo stile più tipico della legatoria giapponese. Il Fukuro toji è caratterizzato dalle tipiche pagine “a sacchet- to”, piegate a metà e cucite lun- go il dorso sul lato aperto;ogni foglio, impilato sugli altri con le pieghe ben allineate sul davanti, crea una sorta di busta, aperta nella parte anteriore (testa) e inferiore (piede). Questa tecnica risolveva soprattutto un proble- ma pratico: la carta giapponese, moltomorbida e assorbente, non permetteva di scrivere o dipin- gere sul rovescio del foglio, in quanto gli inchiostri, penetran- do molto in profondità, lo ren- devano inutilizzabile. La tipica cucitura esterna si basava sullo schema della legatura cinese, il Tohōn ; tre splendide varianti furono poi sviluppate anche a scopo decorativo. Lo Yotsume toji rappresenta la legatura base a 4 fori che venne poi modificata e impreziosita da altri modelli: il Kangxi , l’ Asa- no-ha toji – che riproduce la stilizzazione della foglia di Ca- napa – e il Kikkō toji – il cui punto di cucitura si rifà alla tex- ture del guscio della Tartaruga. Un’altra legatura sempre dota- ta del Fukuro toji è la Yamato toji , la cui cucitura si realizza attraverso una coppia di nastri di tessuto o di carta. In Giappone la professione del legatore di libri era distinta e se- parata da quella del legatore di piccoli taccuini e registri conta- bili, detti Chōmen ; tra i princi- pali il Daifuku chō e l’ Hantori chō , legati con sottili corde di Canapa intrecciata o altre fibre naturali. Per quanto piccole e più facili da realizzare, queste legature non hanno nulla da in- vidiare agli stili più complessi. La restaurazione Meiji del 1868 e la conseguente introduzione della tecnologia occidentale por- tò ad una rivoluzione nel campo dell’editoria giapponese, favo- rendo la produzione di carta e di libri realizzati industrialmen- te mediante blocchi metallici. Questo delicato passaggio se- gnò l’inevitabile declino dell’on- nipresente libro a sacchetto e Kangxi Variazione 4 fori n. 45 - Settembre 2014 NEWS TRADIZIONI GIAPPONESI 19

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