Shiatsu News 41 settembre 2013
FILO DIRETTO COL COMMERCIALISTA 39 esercitano una professione non regolamentata, di riportare in fattura, come peraltro in tutta la corrispondenza ed in qualsiasi documento rilasciato al cliente, la professione esercitata e la dicitura “libera professione di cui alla legge 4/2013” . Tale dicitura può essere riportata in qualsiasi punto della fattura. Risulta positivo se, anziché ritenere tale disposizione un obbligo fastidioso, valorizzare l’imposizione facendo risaltare la professione esercitata nell’intestazione stessa della corrispondenza. PRESTAZIONI GRATUITE Ai sensi dell’art. 3, comma 1, DPR 633/72, le prestazioni gratuite rese da esercenti arti e professioni non sono sottoposte ad imposizione IVA, né, ovviamente, sono soggette ad imposte dirette. Pertanto, in caso di prestazione gratuita, l’operatore shiatsu non deve emettere alcun documento. FATTURE CUMULATIVE Non necessariamente si deve fare una fattura per ogni trattamento. Se ne possono raggruppare più di uno per lo stesso soggetto. L’essenziale è che, secondo il combinato del disposto degli articoli 21 e 6 del DPR 633/72 (T.U.IVA), la fattura stessa non sia successiva all’atto del pagamento: se incassa una prestazione per volta = una fattura per volta; se incassa un ciclo = una fattura per il ciclo. DESCRIZIONE IN FATTURA La descrizione in fattura deve qualificare in modo univoco e specificare puntualmente la prestazione. Per l’operatore shiatsu la descrizione deve essere: • trattamento shiatsu di riequilibrio energetico non terapeutico (prestazione non sanitaria) oppure • trattamento shiatsu di ripristino funzionale non terapeutico (prestazione non sanitaria) Nella fattura deve essere espresso il riferimento alla legge sulle professioni non regolamentate. FORMATO DELLA FATTURA La fattura deve essere emessa in duplice esemplare e può essere redatta - a mano, a macchina, con il computer; - su un foglio di carta bianca, a righe, a quadretti, colorata; - oppure su stampati commerciali, a fogli o a blocchetti; - in qualsiasi forma e dimensione, purché contenga tutte le indicazioni sopra espresse; Attenzione! Non deve essere una fattura fiscale : per intenderci, le “fatture fiscali” sono quelle redatte su stampati prenumerati emessi dalle tipografie autorizzate, utilizzate da acconciatori, lavanderie, artigiani in genere, alberghi e ristoranti. •
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