Shiatsu News 41 settembre 2013
n. 41 - Settembre 2013 NEWS CASO N° 18 KOAN, Bukkosan roku La primavera nella “tradizione” A cura di Fabrizio Bonanomi Prosegue la rubrica dedicata ai Nuovi Koan, proposti dal Maestro Zen Enga- ku Taino, contemporaneo, italiano. Egli, qualche anno fa, affondando le radici nella Tradizione ha elaborato una interessante nuova rassegna di Koan, con il proposito di dialettizzare koan e contemporaneità. Nella Tradizione estremo orientale vengono proposte diverse modalità per colui che voglia intraprendere un percorso interiore, alla ricerca della propria “natura”. Una di queste si chiama Zen, in alcune scuole si adotta la pratica dei “Koan”. Koan letteralmente significa “caso pubblico”, sono domande parados- sali che il Maestro dà al discepolo, hanno lo scopo di renderlo capace di vivere l’arte della vita , nella tensione ultima alla comprensione delle cose, un sentiero verso l’illuminazione. Buona riflessione. 29 Settembre 2004 CASO N° 18 Cristo e il cieco Un discepolo ( stavolta è uno preparato ) chiese al maestro: “Nella vita di Cristo si racconta che un giorno gli presentarono un uomo cieco dalla nascita ( riaffiorano le ore del catechismo ). Qualcuno gli chiese se per la cecità fosse colpevole il cieco o i suoi genitori ( andavano subito al sodo ). Cristo rispose che dipendeva dalla volontà di Dio ( uno scarica barile ancora molto usato ). Se la stessa domanda l’avessero fatta a lei che avrebbe risposto? ( non se ne laverà le mani pure lui ). Il maestro disse: “È la volontà di Dio ( Ah! )”. Qualche tempo dopo un altro discepolo pose la stessa domanda al maestro ( non mollano la presa ). Egli rispose ( speriamo bene, stavolta ): “Non dipende dalla volontà di Dio. Dio è solo carta igienica usata ( esaggerato! ). Se è vero che non si muove foglia che Dio non voglia è facile rispondere. Chissà perché i maestri rendono complicata la semplicità. KOAN 25
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