Shiatsu News 41 settembre 2013
re il proprio corpo e di riconoscere la propria condizione fisica del mo- mento. Ho riscontrato anche una maggiore comprensione dello shiat- su e lo sviluppo di autonomie e par- tecipazione attiva, anche solo nel si- stemare la stanza, nel fare richieste, nel cambiarsi gli indumenti. Questi incontri mi hanno insegnato che la serenità e la felicità sono stati d’animo che dipendono esclu- sivamente dal cuore , non dalle condizioni che umanamente pen- siamo siano necessarie per poterle ottenere. Vivendo vicino a persone come loro, che sono capaci di gran- di slanci di affetto, noi stiamo bene. Quindi grazie!” Claudio “I ragazzi mi hanno accettato e mi riconoscono; hanno un atteggia- mento positivo, amichevole e rilas- sato. C’è un bel clima in genera- le e un’attenzione alla pratica dello shiatsu anche da parte del persona- le dell’Associazione: questo signifi- ca rispetto e comprensione. Quando ho cominciato sono stato tentato più di una volta di interrompere la mia partecipazione, perché le difficoltà dei ragazzi mi mettevano in crisi. Nel tempo mi sono accorto che era molto di più quello che ricevevo, di quello che davo a loro . Ades- so li incontro con grande piacere.” Raffaele “Dopo un periodo di diffidenza ini- ziale è subentrata la fiducia e la co- noscenza reciproca, che ha permesso di superare le difficoltà. Con lo shiat- su ci vuole tempo e gradualità, per- ché si entra in una sfera profonda ed intima. Ormai da tempo il clima è ri- lassato e tranquillo. Nei confronti dei ragazzi provo affetto. Il “dare” è fa- cile da spiegarsi, il qui ed ora mette in contatto profondo con la persona che riceve il trattamento, per me è il “ricevere” che non è spiegabile. Ho sentito sempre di ricevere una ri- sposta positiva da chi ho trat- tato . Penso sia importante questa esperienza per imparare sempre me- glio a vedere senza giudicare”. Luciano “Ho riscontrato nei ragazzi sempre maggiore fiducia, più apertura nel comunicare e nel rendersi consa- pevoli del proprio corpo ”. Cesare “Credo che il progetto sia stato un grande aiuto per i ragazzi per tenere viva la loro fiducia negli altri. Mi fa stare bene vederli felici e riceve- re così volentieri i trattamenti; dan- no la sensazione di ricevere qualcosa di cui hanno bisogno. Grazie al con- tatto fisico prendono consapevolezza del loro corpo e stabiliscono con noi una relazione positiva di scambio” . Luisa “I ragazzi sono sempre ben dispo- sti, come se non dimenticassero mai i visi che incontrano. Riprendono a parlare come se ti avessero visto poco prima, come se il tempo non fosse mai passato e questo atteggia- mento mi fa sentire bene, accol- ta, vicina a loro . Dimostrano una grande fiducia, che esprime come si sentano sereni in un’attività che a loro piace” . Rossana Dalla parte dei riceventi Abbiamo chiesto ad alcuni dei partecipanti (familiari dei ra- gazzi disabili e amici dell’Asso- ciazione) alle giornate aperte “I sabati del benessere” quali co- noscenze avessero sullo shiat- su e qualche riscontro sui trat- tamenti ricevuti. Si tratta di un’indagine qualitativa, con- siderato l’esiguo numero delle persone intervistate. Alcuni lo definiscono “un’arte”, altri una “simbiosi tra le parti”. Per molti il trattamento ha pro- curato un senso di rilassamento profondo, di distensione osteo- muscolare, effetti benefici per il mal di schiena e buon umore. I riceventi che frequentano l’Associazione In apertura abbiamo riporta- to alcune parole che l’esperien- n. 41 - Settembre 2013 NEWS 22
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