Shiatsu News 41 settembre 2013
n. 41 - Settembre 2013 NEWS SHIATSU E... 17 Dio/Kami è universale. Solo quando l’essere uma- no sarà unito al Kami, il potere infinito apparirà. Per riuscire in questa via di ricongiungimento tra uomini e Dei/Kami è importante trovare il giusto modo di muovere il corpo e di respirare. Tutti gli esseri umani sono fratelli e sorelle che si muovono e vivono sotto questa stessa volontà di vivere, e ciò significa che le nostre vite si svolgono sotto le stesse regole. Michi (la Via per Dio/il Kami) è ugualmente valida per tutti gli uomini e le donne. Abbiamo co- minciato ad imparareMichi (Do-Via) il giorno stesso in cui siamo nati in questo mondo. Non è dunque la prima volta che camminiamo su questa strada/ Michi (Do-Via). Abbiamo già camminato su di essa nelle nostre vite passate, ancora e ancora attraverso la reincarnazione. Noi chiamiamo la pratica del Waraku come Kei- ko wo suru/fare Keiko. E Keiko significa ricorda- re il passato. Keiko è tornare nel passato remoto dell’umanità quando gli uomini vivevano con gli Dei/i Kami. Quando hai fatto Keiko, sei tornato in quel tempo. Keiko ti ricorda chi sei, per quale scopo sei nato in questo mondo. Io sono nato in Giappone e vivo questa vita. Tuttavia, nella vita passata forse ero nato in Italia, o in Svizzera, o in Inghilterra Il mio spirito è stato in giro per il mondo e fatto molte esperienze prima di venire qui. Poiché ab- biamo condiviso il nostro destino karmico in una vita precedente, è il nostro fato che ci fa incrociare nel percorso. Solo rispettandoci l’un l’altro, la porta d’accesso al nostro sentiero rimarrà aperta. Per tutti i lettori di Shiatsu News c’è un parti- colare suggerimento o consiglio che si sente di dare? C’è un detto che è il principio fondamentale del Wa- raku: “ Non danneggiare te stesso o gli altri, fai del bene a te stesso ed agli altri ”. È questa l’idea fonda- mentale di entrambi, Shiatsu e Waraku, cioè spera- re, lavorare, agire per la felicità degli altri. Dobbia- mo vivere la nostra vita con la speranza di pace e la felicità per tutte le persone del mondo. Il fatto stesso di sperare fortemente in questo, ci porterà pace e felicità. È anche una grande gioia per tutti noi che tutte le persone abbiano una vita sana e felice. Shiat- su e Waraku hanno lo stesso scopo, condividono la stessa visione che è quella di essere arti della guari- gione. Nel processo di sviluppo delle competenze in queste arti, saremo con naturalezza risvegliati fino a riconoscere la fonte del potere e incontrare finalmente il Kami. E quando finalmente incontria- mo il Kami, tutti noi condividiamo la stessa idea e la stessa azione allo stesso tempo. È il momento in cui inizia la risonanza e di conseguenza accediamo alla stessa “rete”. Noi esseri umani viviamo in una profonda connessione sotto la stessa volontà. Se riu- sciremo pazientemente a coltivare questa attitudine di ricerca verso il potere del centro, raggiungeremo lo stesso punto e questo fatto ci permetterà di essere uniti con grande forza. Cosa immaginate di vedere, cosa pensate di prova- re, alla fine di questo viaggio? Quale mondo troveremo alla fine di questa strada? Io penso di trovare il mondo della purezza, una pu- rezza tale da dissolvere ogni nostra parola. Che ne dite, camminiamo insieme verso questo mondo? In quel luogo potremo essere chiamati Kami. Auspico di cuore la Vostra salute e felicità e che l’amore e la pace possano essere sempre con Voi. GLOSSARIO Waraku Il Waraku si scrive: -Wa che sta per Heiwa (pace) - Ra che sta Yoku (bene) - Ku per Hisashiku (durevole) “In poche parole, praticare desiderando la pace nel mondo. Esiste una cosa che si chiama Kototama. La legge del Ko- totama si tramanda in Giappone sin dai tempi più antichi. Non è una stregoneria o un’idea filosofica ma si manifesta in forma concreta ed è la sorgente di energia che influenza tutte le cose. Il Waraku ha la finalità di realizzare una pace durevole tramite la legge del Kototama.” (Maeda Sensei) Nelle domande dell’intervista è scritto Kotodama, mentre nelle risposte è scritto Kototama. Sono termi- ni equivalenti ma nella pronuncia si tende ad usare Kotodama. Kami La lingua giapponese non possiede arti- coli e spesso lascia indeterminato il singolare ed il plurale. Inoltre la traduzione della parola Kami con Dio o Dei o Divinità è controversa ed alcuni studiosi propongono di non tradurla. In questa traduzione ci siamo attenuti a questa linea. ( Shinto. The Kami Way, S. Ono, pag. 6). L’uso dell’articolo al singolare deriva dal fatto che nella Oomoto (Grande Origine) Scuola Shinto alla Kishi Sensei a Naigu con un sacerdote Shinto.
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