Shiatsu News 39 marzo 2013

n. 39 - Marzo 2013 NEWS che termina nella narice sinistra (parte del corpo a polarità negativo-femminile) ed è associata all’energia lunare - Pingala , si avvolge intorno al sushumna trasportando le due polarità energetiche, che termina nella narice destra (parte del corpo a polarità positivo-maschile) ed è associata all’energia solare. Da: http://it.wikipedia.org/wiki/ File:Diagramma-chakra-Kundalini.gif • 11 Da: http://www.misteria.org/ index_file/copia%20di%20index_ file/v/Kundalini%20Energy. htm. • 12 Da: http://www.satrakshita . com/the_power_of_Kundalini.htm. Da: http://www.omnadelight.com/. • 13 Statua di Asclepio (in latino Escula- pio), musei capitolini di Roma. Figlio di Coronide, a sua volta figlia di Flegia re dei Lapiti, amante del dio Apollo. Nar- rano le leggende che un giorno il dio, dovendosi allontanare da Coronide, ne affidò la custodia ad un corvo (un cor - vo ancora, come nella Cina degli Shang) dalle penne candide come la neve. Co- ronide, che era attratta da Ischi figlio di Ela - to, approfittò dell’assenza di Apollo per ac- cogliere nel suo letto Ischi. Il corvo, che ave- va assistito alla scena, corse su- bito da Apollo per avvertirlo di quanto sta- va accadendo e questi, accecato dalla gelosia, uccise Coroni- de ed il suo amante scoccando dal suo arco due frecce: una per l’infedele a l’al- tra per il suo amante (secondo un’altra versione fu Artemide ad uccidere Coro- nide su richiesta di Apollo). Coronide in punto di morte rivelò ad Apollo che era incinta e che il bambino sarebbe dovuto nascere di lì a poco. A quel punto Apol- lo, stravolto dal dolore per il gesto che aveva compiuto, per prima cosa male- disse il corvo che con tanto zelo lo aveva avvertito ma senza dirgli come stavano esattamente le cose condannando lui e tutta la sua progenie ad avere le penne nere come la notte. Secondariamente trasse dal grembo materno il figlio anco - ra vivo e lo strinse tra le braccia (secondo altre versioni fu Ermes che trasse il neo- nato dal grembo materno fu esortazione di Apollo). Il fanciullo venne chiamato Asclepio e fu affidato dal padre alle cure ed agli insegnamenti del saggio centau- ro Chirone presso le pendici del monte Pelo, dove abitava il centauro. Asclepio divenne in breve capace di curare ogni male, soprattutto dopo aver in dono da Atena due fiale: una contenente il sangue colato dalle vene della parte sinistra del corpo della Gorgona Medusa, che aveva il potere di resuscitare i morti; un’altra con il sangue che era colato dalla parte destra dello stesso corpo ma che aveva il potere di dare la morte. A quel punto, Ade, che regnava sul mondo dei defunti si recò da Zeus per chiedergli di ferma- re Asclepio perché a suo giudizio stava sovvertendo l’ordine naturale delle cose e le leggi stesse della natura. Zeus, dopo averlo attentamente ascoltato, gli diede ragione e decise che l’operato di Ascle- pio doveva essere interrotto e così sca- gliò su di lui le sue folgori, uccidendolo. Apollo, appresa la morte del figlio e di - sapprovando il comportamento di Zeus, si recò presso la dimora dei Ciclopi, che avevano il compito di creare le folgori per Zeus, e li uccise tutti. • 14 Nella mitolo- gia indiana l’ac- qua porta l’uovo cosmico: “che a lungo galleggiò negli oceani pri- mordiali e rilasciò l’intero mondo” . La Genesi parla dello spirito di Dio che, prima della creazione della luce, aleg- giava sulle ac- que. Nella “chi- mica antiqua” l’acqua era rap- presentata da un triangolo equi- latero avente un vertice rivolto verso il basso (come qualcosa che precipita), mentre nel fuoco tale vertice era rivolto verso l’alto (ad indicare la fiamma che sale). Se sovrapponiamo queste due fi - gure abbiamo, a seconda di come si ope- ra, il sigillo di Salomone ovvero la figura di una coppa o Graal. Nel Cristianesimo la purificazione di tutti i peccati che si opera nel battesimo, ha un riferimento culturale con il bagno. • 15 Dove sono conservate due reliquie del santo: un molare ed un ferro della sua mula. Un altro molare del santo è conservato nella chiesa principale di Vil- lalago, anch’esso comune della medesi- ma comunità montana. • 16 Da: http://conoscere.abruzzoturi - smo.it/news.php?IDNews= 2 711. • 17 Da: http://fogliettochenonfalla. blogspot.it/2012/05/amaggio-si-assi- ste-al-trionfo-della.html. In nome deriva da anguis , serpente, in peligno Anaceta. Poiché i serpenti erano spesso collegati con le arti curative, Angizia era proba- bilmente una dea della guarigione. è rappresentata sempre con un serpente in ogni mano e l’ampia diffusione del suo culto nell’Italia centro-meridionale e la tradizione di cerimonie che si svolgono a metà primavera in diverse contrade, sono rivelatrici di un rito propiziatorio della fertilità. Angitia fra i Marsi, Anagtia presso i Sanniti, in Aesernia le veniva ri- servato l’appellativo di diiviia ; Anaceta o Anceta nella peligna Corfinio aveva culto fra le donne ed era invocata con l’attri- buto di Keria , voce che richiama il sume- ro kur (terra), accadico kerû (terra colti- vata, orto) e il latino Cerere , il cui culto in Roma era abbinato a quello della Terra. Detta anche Bona Dea, era una divinità importantissima per i romani e violarne i misteri significava commettere un sa - crilegio. Nel 62 a.C, quando Publio Clo- dio si introdusse di nascosto nella casa di Giulio Cesare, dove erano in atto le celebrazioni della dea, lo scandalo fu talmente grande da indurre lo stesso Ce- sare a ripudiare l’incolpevole sposa con la famosa frase la moglie di Cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto. Il pri- mo giorno di maggio, si celebrava anche un’altra dea: Maia, personificazione del - la terra da cui il mese prende il nome. Le veniva sacrificata una scrofa gravida, il sus maialis (dal quale deriva la moder- na etimologia di maiale) come presagio per la vita prospera dei campi. Maia, chiamata anche Bona Dea, Ops o Fau- na, è probabilmente da identificare con la moglie del dio Vulcano dato che i sa- crifici erano diretti proprio dal Flamen Vulcanalis, sacerdote di questa divinità. La Basica di S. Maria, fatta edificare in tempo record da Celestino V, sorge in un luogo oggi chiamato Collemaggio, cer- tamente derivante da Colle di Maia, cioè luogo dedicato a questa dea. La basilica pro cattedrale Santa Maria di Collemag- gio, fu fondata nel 1287 per volere di Pie- tro da Morrone, che fu incoronato papa, col nome di Celestino V, nel 1294. Con- tiene la prima Porta Santa del mondo ed è sede di un giubileo annuale unico nel suo genere. è stata gravemente danneg- giata durante il terremoto del 2009. Nel 1274 per difendere la sua Congregazione dallo scioglimento, decide di andare fino a Lione dove sta per svolgersi il Concilio voluto da Papa Gregorio X. Un viaggio duro, 1000 km in pieno inverno, che for- gia e segna per sempre la sua vita. è qui shiatsu e… 13

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