Shiatsu News 40 giugno 2013

gressivamente e lentamen- te). Nella pratica la sensibi- lità e l’esperienza dell’Ope- ratore consentono di adat- tare duranta ed intensità della pressione alla rispo- sta (feedback) che si riceve in ogni singolo punto. L’azione del palmo e del pollice non deve essere la conseguenza di una pres- sione muscolare e rigida, effettuata con la forza delle braccia, bensì una penetra- zione rilassata che sfrutta la forza di gravità ed il peso del cor- po (si tengono le braccia solidali con il corpo e si sposta il peso del complesso corpo+braccia verso la persona da trattare). Questo permette al Ricevente di rilassarsi ed all’Operatore di an- dare in profondità per entrare in contatto con il Ki (Energia Vita- le) della persona. 3) Penetrazione statica e perpendicolare La penetrazione deve essere di- retta “perpendicolarmente” alla parte da trattare (cioè diretta ver- so il centro, fisico, ma anche sim- bolico ed energetico) e mantenu- ta fissa e costante, perché sia effi- cace. La staticità della pressione, attraverso il “non fare”, esprime la nostra fiducia nella natura e nella sua capacità di risanare. 4) Collegamento delle due mani Si devono sempre usare entram- be le mani che, a seconda della funzione, vengono definite: Mano madre: è la mano ferma, apparentemente statica. Serve a sostenere il peso dell’Operatore durante il trattamento (sia quan- do l’Operatore appoggia il pro- prio peso che quando si solleva), a dare al Ricevente il sostegno costante della nostra presenza e a creare il collegamento con la mano figlia. Normalmente è po- sizionata sull’osso sacro, sull’ad- dome, o vicino alle articolazioni. Mano figlia : è la mano mobi- le che esegue il trattamento e si sposta lungo la il meridiano se- guendone il percorso. Tra le due mani possiamo per- cepire un collegamento, detto “l’eco della vita” o “due in uno”, che richiama lo stato di unità pri- mordiale, essenziale per operare un effetto di riequilibrio ed auto- guarigione. 5) Continuità nel trattamento del meridiano Il contatto col meridiano non viene mai interrotto: il palmo o il pollice scorrono lungo il meri- diano tra una pressione e l’altra, per altro molto ravvicinate, in modo che il Praticante ed il Rice- vente provino un senso di conti- nuità lungo tutto il percorso del meridiano. Infatti lo Zen Shiat- su lavora sull’intero meridiano e non solo sui singoli punti. La sentenza Il Penetrante. Mediante piccole cose riuscita. Propizio è avere ove recarsi. Propizio è vedere il grand’uomo. La Sentenza indica la strategia generale da seguire per “pene- trare”: • “Mediante piccole cose riu- scita”: procedere a piccoli passi, con pazienza e flessibilità. • “Propizio è avere ove recarsi”: tenere sempre presente l’obietti- vo finale. • “Propizio è vedere il grand’uo- mo”: accettare di sottomettersi docilmente a chi detiene il pote- re nella situazione. Per l’Operatore Shiatsu il “gran- de uomo”, il “maestro” è il Rice- vente, secondo la celebre massima di Shizuto Masu- naga . Il “grande uomo” è anche, in generale, la parte mi- gliore di ognuno di noi e l’azione dello Shiatsu mira a sostenere la parte sana, la parte migliore, della persona. L’immagine Venti che si susseguono: L’immagine del Sottomesso. Così il nobile rinnova il suo mandato (celeste) e porta avanti la sua realizzazione. Il “destino”personalenella tradi- zione cinese è chiamato “ ming “, “ mandato (celeste) “, e rappre- senta il compito fondamentale della nostra esistenza. C’è un punto specifico associa- to al “mandato celeste”: il ming men , la porta del destino (lette- ralmente “la porta del manda- to”), il punto numero 4 del Me- ridiano Straordinario Vaso Go- vernatore , che si trova fra la se- conda e la terza vertebra lom- bare, all’altezza dell’ombelico. Si dice che, oltre al cordone om- belicale fisico, Yin , che unisce il bambino alla madre, esista un altro cordone ombelicale imma- teriale, Yang , che unisce l’esse- re umano al cielo, collegando il punto ming men alla Stella Po- lare. Attraverso di esso il neona- to riceverebbe appunto, alla na- scita, il suo “mandato celeste”. Il tema spirituale dell’Esagram- ma 57, La Sottomissione, si rife- risce proprio all’accettazione ed alla messa in opera del proprio mandato celeste. Lo Shiatsu è una disciplina evo- lutiva , il suo fine ultimo è quello di sostenere il ricevente nel suo percorso personale per ritrova- re se stesso, la propria strada (il Dao) e compiere il proprio man- dato. • Valter Vico wiching.wordpress.com valter.vico@facebook.com n. 40 - Giugno-Luglio 2013 NEWS SPECIALE XXIV CONVEGNO NAZIONALE 32

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