Shiatsu News 40 giugno 2013
to, ma ora che ti vedo da vicino mi rendo conto che sei un uomo. Posso domandarti qual’è il tuo metodo per muoverti così nell’acqua?” “Non ho nessun metodo. Ho co- minciato, poi ho acquistato fiducia, la cosa mi è divenuta abituale, ora è parte della mia natura. Mi lascio aspirare dai vortici quando mi tra- scinano giù e risalgo con le correnti ascendenti. Seguo il Dao dell’acqua anziché cercare di dirigermi con la volontà. Così mi muovo nell’acqua.” Confucio insistette: “Cosa intendi con ‘ho cominciato, poi ho acquistato fiducia, la cosa mi è divenuta abitua- le, ora è parte della mia natura’?” “Sulla terraferma, dove sono nato, mi sentivo sicuro: questo è l’ini- zio. Poi sono cresciuto nell’acqua e ho acquistato fiducia. Muover- mi nell’acqua è diventato abituale. Quando non ho più saputo come lo facevo, è diventato parte della mia natura innata.” (Lie Zi, II) “Eccellente”, dice l’Operato- re Shiatsu. “Non ho più nessun metodo. Ho cominciato, poi ho acquistato fiducia, la cosa mi è divenuta abituale, ora è parte della mia natura. Mi lascio aspi- rare dai punti quando mi trasci- nano giù e risalgo con le corren- ti ascendenti. Seguo il Dao del Ricevente anziché cercare di di- rigermi con la volontà. Così mi muovo nell’Energia Vitale mia e del Ricevente.” “Quando seguivo un metodo mi sentivo sicuro: questo è l’ini- zio. Poi sono cresciuto nell’Ener- gia Vitale e ho acquistato fidu- cia. Muovermi nell’Energia Vi- tale è diventato abituale. Quan- do non ho più saputo come lo fa- cevo, è diventato parte della mia natura innata.” Entrambi gli aneddoti che abbia- mo letto ci insegnano quindi a “penetrare” ed a seguire il flusso spontaneo dell’Energia Vitale. Il maestro Wataru Oashi invi- ta esplicitamente a “non preme- re, ma penetrare”. I principi del- lo stile Zen Shiatsu , fondato da Shizuto Masunaga , sono stati così, magistralmente, da lui stes- so sintetizzati: 1) Rilassamento Bisogna essere il più naturali e rilassati possibile, mantenendo sempre la continuità e la regola- rità del movimento ed il contatto con la persona. 2) Non premere, penetrare L’azione del palmo o del pollice non si effettua spingendo o pre- mendo, ma “appoggiando il pro- prio peso” (immaginato concen- trato nell’HARA, cioè nell’addo- me, dove si trova il baricentro fi- sico ed energetico del corpo) e seguendo il ciclo della propria respirazione: si appoggia il peso durante l’espirazione (mante- nendo l’appoggio costante alme- no per 3÷5 secondi o, meglio, al- meno per la durata di un respiro) e con un peso tale da non gene- rare dolore e si rilascia durante l’inspirazione (rilasciando pro- n. 40 - Giugno-Luglio 2013 NEWS 31 L'azione del palmo o del pollice non si effettua spingendo o premendo, ma appoggiando il proprio peso
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