Shiatsu News 40 giugno 2013

temente di quiete o di attività. La consapevolezza investe l’in- tero essere della persona, come è evidenziato dalla sequenza del testo delle linee che mostra- no come la stabilizzazione della mente non può prescindere dal- la stabilizzazione del corpo in tutte le sue parti, in progressio- ne: piedi, gambe, bacino, dorso, mascelle ed infine tutto il corpo. Una struttura analoga si ritro- va nell’ Esagramma 31, La Sti- molazione , che mostra l’effetto psico-fisico immediato ed incon- trollato dell’emozione che scuo- te la persona in ogni sua parte, prima ancora che la mente sia in grado di elaborarla. La Stabilizzazione insegna in- vece come integrare il potenzia- le destabilizzante degli stimoli esterni attraverso la consapevo- lezza del proprio corpo e delle sue reazioni spontanee. La quiete non può consistere nell’irrigidimento di una parte del corpo, che provocherebbe un blocco, ma deve essere un azio- ne coordinata in cui “non si per- cepisce più il corpo” e la propria persona come un insieme di par- ti distinte, ma bensì come un in- sieme armonico . Le singole linee Sei al secondo posto significa: Tiene salde le sue gambe . Non può salvare colui che segue: il suo cuore non è lieto . La posizione della seconda linea è salda e centrata. Si trova a metà del Trigramma Inferiore, a metà della sua ascesa al Monte, ma, malgrado la fatica dell’ardua sa- lita, le sue gambe rimangono so- lide. Il suo cuore non è lieto per- ché, essendo Yin , femminile, ed in una posizione di servizio, vor- rebbe salvare la terza linea che, come vedremo, è in difficoltà, ma, come specifica il Commen- to: “non si volta per ascoltarla”. Inoltre la terza linea, essendo Yang , è più veloce, per cui la se- conda linea Yin, più lenta, anche volendo, non può tenerle dietro. 27 il suono risulta distorto. Buddha comprese immediatamente il si- gnificato profondo di queste af- fermazioni ed abbandonò quelle pratiche troppo rigide per dedi- carsi invece alla ricerca del “ giu- sto mezzo ”. Un percorso analogo è narrato nel romanzo “Siddharta” di Her- man Hesse dove il protagonista, Siddharta , abbandona la sua ric- ca famiglia d’origine per anda- re a vivere da asceta nella foresta (il Monte ). Poi decide di tor- nare a sperimentare la vita mon- dana e, grazie alla forza interiore ed alle capacità acquisite con la meditazione, in breve tempo di- venta un ricco mercante (il Ven- to ). Dopo aver conosciuto la ricchezza materiale e le passioni, ritrova infine la sua vera indole spirituale percorrendo il percor- so inverso e scegliendo uno stile di vita semplice, ma equilibrato, a contatto con la natura. Gesù stesso va nel deserto dove, malgrado le tentazioni del demo- nio, accetta il suo destino e sceglie consapevolmente di percorrere la strada del sacrificio. Il “destino” personale nella tradizione cine- se è chiamato “ ming ”, “ mandato (celeste) ”, e rappresenta il com- pito fondamentale della nostra esistenza, come vedremo meglio a proposito dell’Esagramma 57, Il Penetrante. L’Immagine dell’Esagramma sin- tetizza i principi della “ mindful- ness ”. L’immagine Montagna serrata a Montagna : l’immagine della quiete . Così il nobile coi suoi pensieri non va oltre la sua situazione. Cioè la persona nobile di spirito è completamente presente, qui ed ora, nella sua situazione at- tuale, che può essere indifferen- n. 40 - Giugno-Luglio 2013 NEWS

RkJQdWJsaXNoZXIy ODk0MDk=