Shiatsu News 49 Settembre 2015

9 n. 49 - Settembre 2015 pratiche corporee è possibile agire immedia- tamente. Possiamo governare anche la nostra mimica facciale, con aspetti culturali e emotivi che fac- ciamo estremamente nostri, ma ci sono situa- zioni in cui siamo messi duramente alla prova, con un dispendio psichico estremo. In questi casi si sono dimostrate delle eviden- ]H VFLHQWL¿FKH LQ FXL VL FRPXQLFD FRQ OH HPR- zioni e le si regola. Per esempio, una perdita può ferire, e bisogna che questa ferita si rimargini con le emozioni stesse. È auspicabile in questi casi, non rimuginare il proprio dolore, ma è fondamentale esternare le proprie emozioni con qualcuno di molto im- portante per noi, e in forme simboliche (paro- le, oppure su un diario personale). La regolazione avviene sugli eventi, sui loro processi valutativi, sulla risposta emotiva e la regolazione di residui emozionali intensi. C’è un intreccio fra tutti questi aspetti e fra le componenti della risposta emotiva. 5HJRODUH L SURFHVVL ¿VLRORJLFL SURGXFH XQ PRGR di assorbire le emozioni in modo soggettivo. Reprimendo le risposte espressivo-motorie delle emozioni ne risentono tutti gli apparati. Certi processi mentali producono delle conse- guenze sulla risposta di difesa (immunitaria). Noi possiamo esteriorizzare le emozioni in due modi: - l’espressione non verbale e spontanea, in contemporanea con l’emozione che si sta pro- vando; - simbolica, quindi vocale, volontaria e inten- zionale. Le relazioni interpersonali sono facilitate dall’interazione emozionale. L’espressione è un processo innato e sponta- neo, e dispone di un apparato neuro motorio che produce l’espressione, in base all’emozio- ne che sta provando. L’esposizione dei nostri interlocutori di volta in volta delle proprie espressioni è da noi im- PDJD]]LQDWD DI¿QFKp OH VL ULFRQRVFDQR D ORUR volta. Il FRQWDWWR ¿VLFR è limitato ai giorni nostri: evolutivamente, in passato, esso era di grande rilievo. Molto importante era il carattere olfattivo che in alcuni casi è utilizzato anche oggi. (VSULPHUH H ULFRQRVFHUH OH HPR]LRQL DL ¿QL dell’adattamento sociale è un argomento a sé. &Lz IDFLOLWD H UHQGH HI¿FDFL OH UHOD]LRQL LQWHU- personali. Questi due processi erano ritenuti prevalen- temente indipendenti: l’espressione è un pro- cesso innato e spontaneo, non si impara ad avere l’espressione da arrabbiato. L’apparato neuro motorio nel momento stes- so in cui si prova quella determinata emozione agisce e produce l’espressione; a sua volta, le regole su base socio culturale sono apprese nel tempo, ma il repertorio di cui disponiamo è presente in tutti i membri della specie. Il riconoscimento si dice sia un processo ap- preso. La rappresentazione delle emozioni fonda- mentali è un elemento presente nel cervello dell’essere umano. Le azioni attivano nell’individuo determinate strutture che fanno capire l’emozione prova- ta dall’altro e permette agli individui di essere empatici l’uno con l’altro. L’empatia in un rapporto di condivisione delle emozioni è molto importante, e la comprensio- ne è a un livello superiore. A livello facciale possiamo comprendere l’emo- zione e ricollegarla al nostro schema menta- le, per creare un’empatia tra i due individui in questione. Alcune emozioni non possiedono una manife- stazione facciale, come il senso di colpa o la vergogna. La comprensione e l’empatia non sono indi- pendenti dall’osservato e dall’osservatore, ma sono strettamente dipendenti l’un l’altra. ‡ relazione XXVI convegno

RkJQdWJsaXNoZXIy ODk0MDk=