Shiatsu News 47 marzo 2015

2 n. 47 -Marzo 2015 edi tor iale A limentarsi con cibi che ricordano i colori stagio- nali, assecondare la necessità di movimento e di riposo, spronarsi quando ci si sente giù, sapersi appagare dei successi raggiunti, sapersi perdonare gli errori, scrollarsi di dosso le abitudini, sono alcune delle tante azioni quotidiane sulle quali, in parecchi, hanno e abbiamo steso un velo. E’ passato da pochi giorni il 21 marzo, in astronomia l’equinozio di primavera, momento temporale in cui il dì e la notte hanno uguale spazio. Da quella data in poi la luce, il calore, il movimento in natura, il colore verde, la voglia di muoversi, la voglia di pulizia e di no- vità, gli indumenti leggeri, avranno la meglio su situa- zioni e comportamenti adottati sino a quel momento. Certo, il clima freddo e piovoso, la neve che imbianca ancora le nostre Prealpi, suggeriscono il contrario, tuttavia se si osserva la natura, si può notare l’immi- nente risveglio, e soprattutto non è possibile fermare il processo. Questa cosa originale, questa situazione senza forma che è condizione per una serie incredi- bile di manifestazioni che avvengono nel periodo, si chiama “primavera”. Tuttavia su questo, con voi cari lettori, son certo di sfondare una porta aperta. Il giorno precedente, qualche ora prima, è avvenuta un’altra importante evento astronomico, un’eclissi di sole. Il sovrapporsi dei due avvenimenti è di straordi- naria importanza dal punto di vista delle coincidenze temporali. Probabilmente non riusciremo a vivere la prossima medesima concomitanza astro-temporale. Ad onor del vero, non esiste nessun nesso “causa- effetto” rispetto al quale si possano collegare simili eventi con la vita quotidiana. Tuttavia se tutto è energia circolante in un sistema globale, gli allieneamenti ce- lesti rispetto alla Terra, che spesso chiamiamo “influssi celesti”, sono stati senza dubbio importanti. Qualcuno di voi, cari lettori, vuole leggerci altro nell’ot- tica astrologica? Siete naturalmente liberi di farlo. In natura quell’organizzazione vitale chiamata “prima- vera” permette a tutto ciò che era dentro la terra, di ri-emergere e dare vita alla vegetazione. Lo stesso imprinting avvolge e coinvolge tutto e tutte le creature dell’emisfero interessato all’evento. Pur tuttavia, avete mai pensato se si possa assumere o meno un particolare “comportamento” o “atteggia- mento” in questa peculiare situazione temporale? E nel caso, diverse stagioni diversi comportamenti? Vi propongo una lettura, singolare, di un passo del SoWen 素問 , Testo Classico Cinese, in cui si descrive proprio questo, i diversi atteggiamenti per essere in accordo con le stagioni, ripotato al capitolo due, che per la primavera così recita: “ I tre mesi della primavera sono chiamati: zampillare e spingere; Cielo e Terra insieme producono la vita, i diecimila esseri ne risplendono. […] Si esercita il proprio volere per l’impulso della vita: far vivere e non uccidere, dare, non togliere, ricompensare, non punire. Così ci si conforma alla vitalità della primavera, via per il mantenimento dello slancio della vita.” […] 1 Usciti da un periodo di letargo e stasi chiamato “in- verno”, la Natura ripropone nuovamente la vita, come ogni mattina all’alba il corpo si risveglia ad un nuovo giorno. È la “mattina dell’anno”, la vita zampilla e spin- ge fuori e dentro di noi, assecondare questa spinta permetterà, in autunno, di raccogliere copiosi frutti. Se tarpiamo le ali ai fiori primaverili, alle novità, ai pro- getti, non avremo frutti estivi ne raccolto in autunno. La primavera della vita, la primavera negli Umani è chiamata “gioventù”. Dare spazio ai giovani, a idee e novità, dare possibilità ai giovani di esprimersi attra- verso la dignità di un lavoro creativo, è garantire la sopravvivenza degli Esseri fra molte generazioni. In ultima analisi questo importante testo afferma: “In Primavera si deve perdonare, in Autunno non è possibile”, ricordandovi la lettura più analogica e meno letterale della citazione. Se a questo sovrapponiamo l’eclissi di sole, la sorgen- te di vita che si oscura se pur per breve tempo, cosa aspettiamo ancora per leggere, iterpretare e rendere concreti questi evidenti segnali, espressione di neces- sità di cambiamento? Son certo che anche la nostra Federazione si allineerà agli astri, nel percorso di metamorfosi. Fabrizio Bonanomi Direttore responsabile e di Redazione 1 Da: “SoWen le domande semplici dell’Imperatore Giallo”, E. R. de la Valleè, C. Larre, Jaka Book Oltre alle notizie dal Direttivo, dalla Segreteria e Rappresentanti regionali, la rivista accoglie articoli tecnici, culturali e filosofici. Nelle pagine che seguono questa traccia culturale, questo filo conduttore, è riconoscibile dagli articoli che riportano il logo “fil rouge”. Per i nuovi lettori a cui diamo il benvenuto, ricordiamo che nel “fil rouge” potrete trovare un insieme di argo- menti che da un lato stimolano l’introspezione, dall’altro promuovono la riscoperta di ambiti sottili, a volte dimenticati. Un modo per contat- tare l’intimo. Il senso delle stagioni f il rouge

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