Shiatsu News 50 Dicembre 2015
9 n. 50 - Dicembre 2015 event i La Settimana dello Shiatsu a Roma e Lazio Relazione evento 2015. N el bel mezzo dell’800 europeo, quando ancora si riteneva che la sorte degli individui fos- VH HVFOXVLYDPHQWH OHJDWD DOOD 9RORQWj H DOO¶D]LRQH GL 'LR XQ ¿ORVRIR WHGHVFR /XGZLJ $ Feuerbach, affermava: “siamo ciò che mangiamo”. Un dire che oggi a noi pare quasi ovvio ed intrinseco nella percezione della vita, ma che è stato, invece, un netto cambio di visione che ha permesso di prendere contatto con la responsabilità dell’umano agire nei confronti della salute e del benessere. Ogni cosa che entra in noi, materiale o immateriale che sia, va a costituire la nostra Struttu- ra: come il cibo compone i tessuti del corpo, dal sangue agli organi e alle singole cellule, così le esperienze, le emozioni, i sentimenti che ci pervadono compongono la struttura psichica, i SHQVLHUL LO VHQWLUH LO SURLHWWDUH ¿Q GHQWUR OH VLQJROH SLHJKH GHOOD YLWD &RVu OD VWRULD SHUVRQDOH VL fa corpo. Tanto che quest’ultimo si forgia in base alla visione della mente. La postura che prendiamo nel tempo non è altro che la risultante dei nostri pensieri e dei nostri sentimenti. I tessuti si unifor- PDQR D FLz FKH SHUFHSLDPR GL QRL H GHO PRQGR 6L FRQWUDJJRQR VL DOOHQWDQR VL LQ¿DPPDQR VL V¿DQFDQR VL UXRWDQR VL LUULWDQR VL FRQJHODQR E nulla a caso. Le spalle si chiudono se siamo tristi, il diaframma si contrae se vogliamo il con- trollo, il petto di espande se ci sentiamo potenti. La storia che ci portiamo appresso ci dà Forma. Il SÉ di cui siamo fatti non è però soltanto il frutto di SÉ: ereditiamo la storia degli altri, dalla IDPLJOLD FKH WUDPDQGD DL ¿JOL XQD PRGDOLWj WXWWD SHUVRQDOH DOOD FHUFKLD GHJOL DPLFL FKH FL LQGLYL- dua in funzione delle proprie aspettative, alla società che ci racconta chi siamo e chi dovremmo essere, al territorio che condiziona inevitabilmente l’agire individuale e quello più globale, alle &XOWXUH SUHGRPLQDQWL FKH FL GDQQR OH LGHH H JOL DUJRPHQWL &Lz FKH FRQ QRL LQWHUDJLVFH PRGL¿- ca inevitabilmente il corpo che incarniamo. ( VH LO FLER QRQ q VDQR FL DPPDOLDPR 6H LO FLER q EXRQR FL IRUWL¿FD %XRQL GHEERQR HVVHUH JOL alimenti che ingeriamo, buona deve essere la capacità di elaborare e di assorbire i nutrienti acquisiti; perché ci sia benessere e salute entrambe le funzioni - alimentazione, o scelta di ciò FKH VL PDQJLD H QXWUL]LRQH R FDSDFLWj G¶LQWHJUD]LRQH GHEERQR HVVHUH GL DOWD TXDOLWj 6LJQL¿FD dunque che tutto quello che tradisce il nostro modo di funzionare e l’equilibrio che ne sovrinten- de crea tossine, ci avvelena piano piano, bloccando il potenziale alchemico di crescita positiva. In questo senso, prima ancora di orientarsi verso un percorso è necessario acquisire una capa- cità di DISCERNIMENTO e quindi di SCELTA, liberandoci dalle “tossine” che abbiamo ingerito. Queste, infatti, cambiano la qualità della nostra percezione e non ci permettono di riconoscere il giusto e l’inopportuno ma vincolano ad una dipendenza, come quel solco che si crea sul terreno a forza di passarci sopra con la ruota e che non lascia libertà di movimento. La memoria del nostro passato può essere infranta e trasformata in esperienza, quella stessa che ci insegnerà a comprendere la buona direzione da prendere. E lo Shiatsu, con la sua capa- cità di penetrare in profondità, di rimiscelare i pieni ed i vuoti della nostra dimensione, di indivi- duare le risorse dietro i limiti ne è Maestro. Tutto magicamente, grazie al contatto “testimone” del Sé, indipendentemente dal modo. Giuliana Carcereri
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODk0MDk=