Shiatsu News 46 dicembre 2014

dell’intervento umano. Il sole sorge sempre all’ora esatta, gior- no e notte si alternano con la stessa regolarità con cui le ma- ree salgono e scendono, i fiumi scorrono tutti da monte a valle, la pioggia cade dall’alto e i sassi ancora non volano, almeno auto- nomamente. Anche il corpo è natura , una forma di natura resa forse più complessa dalla presenza del- la mente. Potremmo forse dire una forma di natura alla quale non siamo più capaci di affidar- ci ciecamente. Noi pensiamo. Il pensiero è per sua natura limi- tazione, l’ascolto è invece non limitato. Il paradosso è affidarsi al pensiero invece che all’ascol- to delle sensazioni che sono per loro natura sincere. Così nei secoli ma in modo molto evidente dopo la scissione Carte- siana, si è definita una gerarchia che mette la mente al vertice esi- stenziale e il corpo al suo servi- zio. Stessa sorte è toccata alla natura: al servizio dell’uomo. Antropocentrico e “mentecentri- co” potrebbero essere sinonimi. E così la necessità di intervenire, di aggiustare, di correggere. Mettere le reti per evitare una caduta sassi su una strada a traffico intenso ha un senso. De- viare un fiume per evitare che le esondazioni allaghino quartieri costruiti nel suo alveo, sia pure non quello abituale, dimostra una perdita di senso. Anche in ambito di lavoro corporeo esse- re interventisti o biomeccanici a volte ha senso, altre meno. La natura è biodinamica . Essere biodinamici è nella natura delle cose, naturale come il respirare. Avere un atteggiamento di fidu- cia nei processi che il corpo sta attuando è sinonimo di fiducia nell’operato della natura, della salute al lavoro. Avere un’attitu- dine di accoglienza evitando il giudizio su come le cose dovreb- bero essere, arrenderci all’impos- sibilità di comprendere tutto e di poter dirigere le funzioni del cor- po secondo modelli prestabiliti è operare in modo biodinamico. Lasciare spazio al sistema di trovare la propria soluzione in- tendendo ogni espressione del corpo come espressione della salute senza la pretesa di aver compreso tutto, di sapere cosa è giusto per lei in quel momento sebbene se ne ignori la biografia, è biodinamico. Non essere biodinamici richiede lo sforzo di andare contro na- tura arroccandoci nella egotica e spesso ingombrante presenza della mente. Biodinamico non è alternativo a biomeccanico, è altro. Cono- scenza e uso dell’intelletto, qua- lità maschili o da cervello sini- stro, non sono bandite da questo approccio. Tutt’altro. Sono piut- tosto le qualità femminili come l’accoglienza, il non giudizio, la neutralità, la fiducia, la profon- da capacità e disponibilità ad ascoltare, a necessitare un’acco- glienza maggiore. È a partire da queste qualità che si sviluppa una seduta biodi- namica. L’attitudine a rimanere muti testimoni dei processi in atto nel sistema portando atten- zione allo spazio e confidando nella salute al lavoro, è frutto della capacità di rimanere in contatto con queste qualità. Tecnica o presenza L’epigenetica afferma che il 90% delle nostre risposte agli accadi- menti della vita sono di caratte- n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 14

RkJQdWJsaXNoZXIy ODk0MDk=